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| Grazie a tutti^^ Ecco qui il primo capitolo,spero vi piaccia!!! Kiss,kya
Note: Qui il raiting si fa rosso, mi sa. E’ un po’ più forte, rispetto alla prefazione e al prologo.
1° Capitolo –Hungry- Osservai a lungo il cervo che giaceva a miei piedi, dissanguato. Avevo appena bevuto il suo sangue e, in qualche modo, mi aveva saziato. Certo, non sarebbe mai stato come bere sangue umano, ma io non volevo essere un mostro. Io non volevo essere un assassino. Non di nuovo. Avevo iniziato una vita nuova, avevo fatto delle promesse. In fondo, dovevo qualcosa a Carlisle. Non potevo tradirlo, rinnegarlo, abbandonarlo, come già avevo fatto in passato. Non lo meritava, ne ero conscio. Non gli avrei dato una delusione del genere. Mai. Mi alzai da terra, spingendo lontano da me la carcassa senza vita dell’animale con un gesto stizzito. Avevo praticamente tutto, ma ero infelice. Perché? Ero bello, giovane, forte, ricco, immortale. Ero perfetto. Ma a me tutta quella perfezione non serviva a nulla. Mi dava la nausea. Non ero nessuno, in realtà. Ero l’ultimo, misero essere di questo mondo. L’immortalità non serve a niente, se non c’è nessuno accanto a te. Ed io ero solo. E avevo fame, ancora. Mi acquattai di nuovo tra i cespugli, per attaccare altri cervi. Eccomi pronto, per uccidere ancora. Bè, almeno non uccidevo persone. Meglio di niente. Mi gettai sul branco, atterrando due maschi. Un gemito gutturale uscì dalla mia gola, quando straziai i loro colli, assaporando il loro sangue, dolce e caldo. Le due carcasse fecero la fine della prima, scaraventate lontano con un calcio stizzito. Il predatore aveva vinto, come sempre. Ma io, in fondo alla mia anima nera e dannata, non mi sentivo nient’altro che un perdente. E la fame continuava. Forse, non era solo fame di sangue… Forse… Di cosa avevo fame veramente? Non lo sapevo. E nessuno avrebbe potuto mai darmi quella risposta. Nemmeno Carlisle. O Esme. Forse Alice… No, nemmeno Alice. Mi gettai in ginocchio, nel fango, urlando, maledicendomi. Ma non avrebbe cambiato le cose. Non avrebbe cambiato me. No. Io sarei rimasto comunque solo. E dannato. Per l’eternità. Singhiozzavo, ma non potevo piangere. Già, niente lacrime. Altra condanna dell’essere vampiro. Come se le altre non bastassero…
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