rieccomiiii
grazie di cuore egipta
nn sapete ke mi è successo..........l'avevo scritto e mi si è canc........
grrrrrr
vabbè riscrivo
Quarto Capitolo-Contradictions-
Quella notte dormii di nuovo male. Anzi, per essere precisi, non dormii affatto...
Il mio pensiero era sempre fisso al ui...
Edward...
Ma perchè la vita dev'essere tanto complicata?
Perchè non può andare, per una volta, come vorremmo?
Mike mi veniva dietro, era così evidente...
Ma a me, di lui, non importava nulla..
So per certo, che più di metà delle ragzze della scuola avrebbero pagato oro per stare al mio posto, ma non me ne importava un accidente!
A me non interessava affatto Mike Newton...
Avevo solo lui, Edward, nella testa... e non riuscivo a dimenticarlo...
Non potevo più negarlo a me stessa... e perchè avrei dovuto poi...
io ero...
No, non volevo nemmeno pensarla quella parola...
Che strazio,pensai, non me ne và bene una....ma perchè?
Non riuscii a trovare una risposta a quella domanda e, comunque, se anche avessi voluto, non ne avrei avuto il tempo materiale...
La notte era fuggita via, al suo posto una nuova alba.
E, manco a dirlo, faceva freddissimo. Bè, fortuna che non pioveva...
Mi preparai in fretta e uscii. Arrivata davanti alla porta rimasi immobile, stupefatta.
I punti erano due:o aveva nevicato, o la temperatura si era abbassata a tal punto da creare quella sottile patina ghiacciata che ricopriva ogni cosa.
Srando bene attenta a dove poggiavo i piedi e,soprattutto, come, raggiunsi la Smart.
Aveva nevicato, come dimostravano le apposite catene che mio padre aveva montate per me...
Dio, chissà come si era alzato presto...
Con un sorriso e un briciolo di buonumore in più, mi diressi a scuola.
Arrivai troppo presto, così scesi dall'auto, decisa a fare un giretto. Presi il mio mp3 e feci per indossare gli auricolari.
Se non altro, la mia canzone preferita mi avrebbe potuta aiutare a calmarmi un pò...
ero piuttosto agitata... e saopevo bene perchè...
Non feci nemmeno in tempo a indossarli, gli auricolari...
Lui era lì, a qualche auto di distanza, bello come il sole, appoggiato alla sua macchina, una Volvo metalizzata, bellissima.
Era persino più pallido del solito, e più bello, se possibile.
M'inchiodo con i suoi occhi ammaliati, ipnotici,e io mi persi, annegando in quel mare dorato...
Dio, com'era bello...
e perfetto...
e come mi guardava...
di solito, gli uomini ti guardano come se volessero spogliarti...
no...non lui...
mi guardava come se volesse leggere in me...
giù,nelle profondità recondite della mia anima...
lui era diverso...
lui era...
Il suo sguardo cambiò di colpo, facendosi di ghiaccio, mentre s'irrigidiva...
ma perché?
Non riuscii a capirlo...
Non ne ebbi il tempo...
Il furgone di tyler sbucò dal nulla, completamente fuori asse, procedeva sbandando verso di me...
Com era vera quella frase...
quando stai per morire, vedi tutta la tua vita passarti davanti...
ma non soltanto...
vedi quella che sarebbe potuta essere la tua vita...
quella che ti sta per venire negata...
e poi, gli sbagli, i rimorsi, i rimpianti, le occasioni mancate...
Non riuscivo nemmeno a muovermi, a uralre...
nulla...
l'unica cosa che riuscii a fare fu chiudere gli occhi, e coprirmi il viso con le mani...
poi, accadde...
fu un attimo...
qualcosa di freddo, e forte, mi prese saldamente per la vita, trascinandomi via...
aprii gli occhi, sconvolta, e vidi Edward, lì, accanto a me...
con me...
per me...
annegai nei suoi ipnotici occhi di topazio...
si, ero già in paradiso...
o all'inferno...
poi, successe qualcosa di assurdo...irreale, quasi...
spinse via il furgoncino di tyler con una mano sola, dopo avermi fatto scudo con il suo stesso corpo...
rabbrividii
ma non gli accadde nulla...
l'impronta perfetta delle sua spalle era rimasta impressa sul furgoncino,come un calco...
Ma...come...
<<kiara>> mi chiamò piano
Zucchero...
Zucchero e miele...
Musica...
sentivo persino un coro di angeli...
si, ero davvero in Paradiso...
<<kiara...-ripetè piano, una nota d'ansia nella sua voce celestiale-stai bene?>>
<<edward...>>mormorai, cercando di alzarmi.
<<non muoverti>>fece brusco, accigliandosi.
<<perchè no?-mi lagnai-è freddo qui...>>
Rise a mezza voce:<<potresti, per una volta, fare ciò che ti chiedo?>>
Rimasi immobile, senza rispondere...
L'aveva fatto ancora...
mi aveva imbambolata di nuovo...
<<io sto benis...ugh!>>
<<te l'avevo detto-fece esasperato-sù,fa la brava...>>sospiro, un che di rassegnato nella voce.
Sbuffai, ma non dissi nulla.
Poi li vidi.
Erano tutti lì...
Prof, compagni...
e loro...
i suoi fratelli... accigliati,scuri in volto...
tutti, tranne la piccoletta dal viso elfico...Alice...
Chissa perchè...
non ebbi tempo di accertarmene, perchè già erano arrivati i soccorsi...
ovviamente, c era anche mio padre...
<<papà?>>lo chiamai, mentre i soccorritori mi caricavano su una barella.
<<kiara...tesoro...stai bene?>>dalla sua voce trapelavano il panico e l'inquietudine.
<<si, papà...sto bene...non preoccuparti...io... non è colpa mia....il furgoncino...è apparso dal nulla e...>>
<<va tutto bene...tranquilla...>> mi blandì dolcemente.
Mi voltai:Edward non c'era più, era scivolato via, lontano da me, silenzioso come un gatto.
Mi portarono in ospedale, e mi fecero tutte le radiografie del caso.
Tyler, nel lerro accanto al mio, non smetteva un momento di scusarsi...
un vero strazio...
<<kiara...mi dispiace...davvero...>>
<<dacci un taglio, Tyler!-sbuffai esasperata e fin troppo veemente-non fa niente ok?>>
<<come stai?>>mi chiese una ben nota voce.
Tyler ricominciò la sua lagna:<<edward...mi dispiace molto...io>>
<<no sangue? No problem!>>replicò, incomprensibilmente sarcastico.
<<allora-ripetè-come ti senti?>>
<<bene...e tu?>>
<<io sto bene...non ti preoccupare per me...>>fece brusco,accigliandosi di nuovo.
ma perchè?
L'arrivo del dottore interruppe le mie insensate elucubrazioni mentali.
<<e allora,signorina,come stai?>>
Edward rise sottovoce.
Quello doveva essere suo padre, dedussi.
Il dottor Cullen.
Bè, più che ad un medico, somigliava ad un modello...
Pallido, gli occhi cerchiati dalle stesse occhiaie del figlio, e bello da non crederci.
<<bene...>> sospirai
Mi prese la testa tra le sue mani fredde e delicate, studiandomela.
<<solo qualche ammaccatura...dì,ci vedi bene?ti gira al testa?>>
<<no,no...sto bene>> ribattei per l ennesima volta.
annuì<<puoi andare-mi disse,poi si rivolse a tyler-tu, invece,dovrai restare ancora...>>
Lui si contorse, mugugnando tra se, e riprese a farfugliare inutili scuse.
No, ne avevo abbastanza.
<<edward?>>
<<si?>>replicò,sollevando un sopracciglio cesellato, perfetto.
<<posso parlarti?>>
annuì, senza rispondere,accigliandosi per l'ennesima volta, e mi seguì fuori dalla stanza.
Mi superò con due falcate rapide ma aggraziate.
<<che cosa vuoi?>>mi chiese, duro.
Trasalii<<come...come hai fatto?>>
<<ti ho salvato la vita...non ti basta?>>
<<certo...certo...io...-farfugliai,confusa-bè...ecco...grazie...grazie ma...>>
<<ma?>>
<<vorrei saper come...come hai fatto...eri lontano da me...e...>>
<<non fare domamde alle quali non ti posso rispondre>>replicò,asciutto,freddo.
<<ma...ma...io...>>
<<lasciami perdere...è meglio così...>>
abbassai lo sguardo,frustrata, in cerca delle parole migliori per replicare.
Quando lo rialzai, lui non c'era più...
ma come diavolo faceva???
e,soprattutto, chi era veramente Edward Cullen???
Edited by kyacullen2488 - 22/9/2008, 23:55