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ANORESSIA E BULIMIA, Chi? Come? Quando? Perchè?

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†Fallen_Whisper†
CAT_IMG Posted on 1/1/2009, 20:03




io ti dò pienamente ragione eh..ogni volta che vado in bagno poi mi metto a piangere..un pò perchè sono molto sensibile e penso a chi non ha da mangiare..e mi sento un verme..
nessuno malato vuol sentirsi una top model..il problema è con te stesso alla fine te ne freghi degli altri.
io comunque spero che questo topic serva per le persone in modo che ci pensino 2 volte prima da sbagliare
 
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tairèce
CAT_IMG Posted on 1/1/2009, 21:03




si...hai fatto bn a scriverlo. io volevo dire la mia, spero tu nn t sia offesa in qualche modo. ti faccio i migliori auguri e li faccio a tt.....

ah, e ancora una cosa. qst difficoltà di vita nn è solo creata da noi. le cose dall'esterno ci inducono a pensieri a gesti nn sempre giusti x noi. ho solo 18 anni e nn so ancora tante cose. mi sento piccola e nn voglio abbandonare la bambina che c'e in me, perchè sento, che sarebbe una perdita troppo difficile da vivere. io voglio bene a quella bambina che tt prendevano in giro e che è cresciuta piena di prblemi e complicazioni mentali. ho fatto tanti sbagli eppure te l'ho detto, sn giovanissima. alcune cose nn le rifarei più e cercherei altre strade....però cacchio, sn stata bambina e ora sn una ragazza...........bahhhhhh : )

e visto che c'è una ragione in tt qst, anche se un pò ignota, mi affido al mio passato, al presente e ...al futuro.
 
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†Fallen_Whisper†
CAT_IMG Posted on 1/1/2009, 21:34




no figurati, hai ragione...
io apprezzo le persone che dicono le cose...
purtroppo però ora..la gente vuole dare dei messaggi stupidi...ste malattie le coprono..o ne parlano male...quando parlano di anoressia...cannano tutto
 
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RossHy;
CAT_IMG Posted on 24/1/2009, 18:52




Mi Ficco due dita in gola dopo essermi mangiata pure cristo; fino a vomitare sangue.
Ne soffro io; e ne soffre la mia ragazza. Ci siamo conosciute così.
Ci aiutiamo a vicenda; da quando ho Eve{La mia donna; appunto}, è tutto meno potente.
Lei; mi mette sotto i piedi meno volte.
Però io non sono forte quanto Lei; mi comanda comunque. Sono sua a vita. E' la mia maledizione.
 
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MissWhite10
CAT_IMG Posted on 19/3/2009, 12:28





Io non sono anoressica, ma - ed ecco il tanto odiato "ma" - non posso escludere di essere bulimica.
Non ne ho la certezza, non sono in grado di capirlo... Ma sono certa che il mio comportamento nei confronti del cibo non sia normale... Per il resto, non sono ossessionata dal cibo e quando sto a casa con qualcuno spesso nemmeno ci penso... Il problema si pone quando sono da sola.
Quasi ogni giorno mangio di nascosto... Quando la casa è vuota, quando non c'è nessuno...
Inizio col prendere una, due cose... e, prima che me ne renda conto, tutto si triplica. Alla fine, mi accorgo di aver collezionato 8 o anche più carte - rigorosamente vuote - di merendine, snack e quant'altro. Qualunque cosa a portata di mano.
Solo quando mi sento "esplodere", capisco che è il momento di fermarsi, non prima. Forse sento proprio la necessità di provare quella sensazione di pienezza eccessiva... Non vomito volontariamente, né ricorro ad altri metodi come lassativi, ecc. Credo sia peggio, in questo modo, perché se almeno riuscissi a vomitare potrei in un certo senso liberarmi.
Invece no, devo sentire quel peso che mi grava sullo stomaco...
Neanche in situazioni come questa riesco a rendermi la vita facile.
Ad ogni modo, non appena è finita, non appena la mia fame inesistente sembra essersi placata, una volta eliminate le "prove", è come se non fosse successo nulla. Non ci penso neanche più.
Non fino al momento in cui sarò di nuovo sola e libera di agire.
Ogni mattina, tanto che ormai è diventata praticamente un'abitudine, oltre alla normale colazione non posso fare a meno di ingerire più cibo di quanto in realtà abbia voglia... Prima di uscire di casa ficco tutte le cartacce nelle tasche del giubbotto e le getto nel cassonetto più vicino, in modo da non farmi scoprire. La vergogna è troppa, non oso neanche immaginare l'umiliazione che proverei se mia madre venisse a conoscenza del gran casino che faccio...
Se solo la vergogna venisse PRIMA, probabilmente non mangerei così tanto... Invece no, mi si riversa tutta addosso DOPO, quando ormai quello che ho mangiato è già bell'e sistemato al sicuro nella pancia.
E, ogni mattina, non posso fare a meno di schifarmi, di vergognarmi di me stessa.
Tutte le volte mi riprometto di attenermi alla dieta che, in teoria, starei seguendo... Ma, sistematicamente, il giorno successivo mangio sempre più di quanto dovrei. Mia madre ha iniziato a insospettirsi, dato che non ho perso un grammo e, apparentemente, le porzioni sono corrette e non faccio strappi...
Sottolineo, apparentemente.
Ma con che coraggio posso rivelarle che non appena distoglie lo sguardo mangio tutto quello su cui riesco a mettere le mani?
Questa situazione va avanti da troppo tempo, ormai... Sono stanca, ma allo stesso tempo non faccio nulla per cambiare le cose. Probabilmente, non ci provo neanche seriamente.
So solo che mi chiedo perché continui a comportarmi in questo modo. Quando guardo tutte quelle cartacce in attesa di finire in un cestino, non posso fare a meno di chiedermi "cosa sto diventando? Che cosa sto facendo?" Ma non riesco a smetterla, né a capire.
Io, quella che tende a cercare una ragione in tutto. Qui la ragione dov'è?

Mi sono informata, ho fatto ricerche sull'argomento, per tentare di avere una risposta. Ogni volta mi dico: Se fossi bulimica lo saprei, no?
La verità è che ormai non so più nulla...

So che dovrei dirlo a mia madre, ma non ce la faccio. Con lei ho un ottimo rapporto, e forse è proprio per questo che non voglio dirle nulla... Non credo se lo meriti.
Vorrei dirlo a qualcun altro, ma poi mi blocco... A chi posso dirlo, che poi non mi guardi diversamente? Ho molti amici che sicuramente mi starebbero vicini, ed è proprio questo il punto... Se si preoccupassero per me, se anche loro iniziassero a "controllarmi", sarebbe solo peggio...
Una volta tanto, desidero dire qualcosa di così mio, di così intimo, ad una persona totalmente sconosciuta. Mi è sempre sembrata una cosa stupida, quella di confidarsi con chi non si conosce, ma adesso... non c'è più molto che abbia senso.

Scusate per questo post estremamente deprimente e lungo, ma è da troppo tempo che vi rimugino sopra senza tuttavia fare qualcosa di concreto per rispondere a questa domanda...


 
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Artemide96
CAT_IMG Posted on 20/3/2009, 15:44




Non credo sia peggio...forse è la via per uscirne...Miss io non sono una che ne è specialista ma penso che se tu dica qualcosa a un tuo amico hai anche l'occasione di non stare sola....
 
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spidina
CAT_IMG Posted on 20/3/2009, 20:17




CITAZIONE
Io non sono anoressica, ma - ed ecco il tanto odiato "ma" - non posso escludere di essere bulimica.
Non ne ho la certezza, non sono in grado di capirlo... Ma sono certa che il mio comportamento nei confronti del cibo non sia normale... Per il resto, non sono ossessionata dal cibo e quando sto a casa con qualcuno spesso nemmeno ci penso... Il problema si pone quando sono da sola.
Quasi ogni giorno mangio di nascosto... Quando la casa è vuota, quando non c'è nessuno...
Inizio col prendere una, due cose... e, prima che me ne renda conto, tutto si triplica. Alla fine, mi accorgo di aver collezionato 8 o anche più carte - rigorosamente vuote - di merendine, snack e quant'altro. Qualunque cosa a portata di mano.
Solo quando mi sento "esplodere", capisco che è il momento di fermarsi, non prima. Forse sento proprio la necessità di provare quella sensazione di pienezza eccessiva... Non vomito volontariamente, né ricorro ad altri metodi come lassativi, ecc. Credo sia peggio, in questo modo, perché se almeno riuscissi a vomitare potrei in un certo senso liberarmi.
Invece no, devo sentire quel peso che mi grava sullo stomaco...
Neanche in situazioni come questa riesco a rendermi la vita facile.
Ad ogni modo, non appena è finita, non appena la mia fame inesistente sembra essersi placata, una volta eliminate le "prove", è come se non fosse successo nulla. Non ci penso neanche più.
Non fino al momento in cui sarò di nuovo sola e libera di agire.
Ogni mattina, tanto che ormai è diventata praticamente un'abitudine, oltre alla normale colazione non posso fare a meno di ingerire più cibo di quanto in realtà abbia voglia... Prima di uscire di casa ficco tutte le cartacce nelle tasche del giubbotto e le getto nel cassonetto più vicino, in modo da non farmi scoprire. La vergogna è troppa, non oso neanche immaginare l'umiliazione che proverei se mia madre venisse a conoscenza del gran casino che faccio...
Se solo la vergogna venisse PRIMA, probabilmente non mangerei così tanto... Invece no, mi si riversa tutta addosso DOPO, quando ormai quello che ho mangiato è già bell'e sistemato al sicuro nella pancia.
E, ogni mattina, non posso fare a meno di schifarmi, di vergognarmi di me stessa.
Tutte le volte mi riprometto di attenermi alla dieta che, in teoria, starei seguendo... Ma, sistematicamente, il giorno successivo mangio sempre più di quanto dovrei. Mia madre ha iniziato a insospettirsi, dato che non ho perso un grammo e, apparentemente, le porzioni sono corrette e non faccio strappi...
Sottolineo, apparentemente.
Ma con che coraggio posso rivelarle che non appena distoglie lo sguardo mangio tutto quello su cui riesco a mettere le mani?
Questa situazione va avanti da troppo tempo, ormai... Sono stanca, ma allo stesso tempo non faccio nulla per cambiare le cose. Probabilmente, non ci provo neanche seriamente.
So solo che mi chiedo perché continui a comportarmi in questo modo. Quando guardo tutte quelle cartacce in attesa di finire in un cestino, non posso fare a meno di chiedermi "cosa sto diventando? Che cosa sto facendo?" Ma non riesco a smetterla, né a capire.
Io, quella che tende a cercare una ragione in tutto. Qui la ragione dov'è?

Mi sono informata, ho fatto ricerche sull'argomento, per tentare di avere una risposta. Ogni volta mi dico: Se fossi bulimica lo saprei, no?
La verità è che ormai non so più nulla...

So che dovrei dirlo a mia madre, ma non ce la faccio. Con lei ho un ottimo rapporto, e forse è proprio per questo che non voglio dirle nulla... Non credo se lo meriti.
Vorrei dirlo a qualcun altro, ma poi mi blocco... A chi posso dirlo, che poi non mi guardi diversamente? Ho molti amici che sicuramente mi starebbero vicini, ed è proprio questo il punto... Se si preoccupassero per me, se anche loro iniziassero a "controllarmi", sarebbe solo peggio...
Una volta tanto, desidero dire qualcosa di così mio, di così intimo, ad una persona totalmente sconosciuta. Mi è sempre sembrata una cosa stupida, quella di confidarsi con chi non si conosce, ma adesso... non c'è più molto che abbia senso.

Scusate per questo post estremamente deprimente e lungo, ma è da troppo tempo che vi rimugino sopra senza tuttavia fare qualcosa di concreto per rispondere a questa domanda...

Non preoccuparti per lo sfogo, sai a volte fa bene sfogarti con persone che non conosci perchè magari possono essere più obiettive rispetto a quelle che conosci e che ti vogliono bene quindi un loro giudizio sarebbe sempre influenzato.
Non sei bulimica, almeno non lo sei del tutto, è vero, le bulimiche mangiano fino a sentire il bisogno di vomitare, ma poi vomitano invece tu non lo fai e credo che questo sia molto importante.
Dovresti davvero parlarne con qualcuno che ti è vicino e che ti possa aiutare senza aver paura del suo giudizio. Magari prendi una persona di cui ti fidi ciecamente e che sai ti possa comprendere e confidale tutto, vedrai, il sostegno di una persona che ti vuole bene ti sarà di grande aiuto.
 
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MissWhite10
CAT_IMG Posted on 20/3/2009, 23:25




CITAZIONE (spidina @ 20/3/2009, 20:17)
Non preoccuparti per lo sfogo, sai a volte fa bene sfogarti con persone che non conosci perchè magari possono essere più obiettive rispetto a quelle che conosci e che ti vogliono bene quindi un loro giudizio sarebbe sempre influenzato.
Non sei bulimica, almeno non lo sei del tutto, è vero, le bulimiche mangiano fino a sentire il bisogno di vomitare, ma poi vomitano invece tu non lo fai e credo che questo sia molto importante.
Dovresti davvero parlarne con qualcuno che ti è vicino e che ti possa aiutare senza aver paura del suo giudizio. Magari prendi una persona di cui ti fidi ciecamente e che sai ti possa comprendere e confidale tutto, vedrai, il sostegno di una persona che ti vuole bene ti sarà di grande aiuto.

Innanzitutto grazie... per la risposta, per i consigli, per il supporto, per non avermi giudicata... per tutto.
Purtroppo esistono due tipi di bulimia: quella purgativa, e quella non purgativa. Non vomitare, non esclude una diagnosi di bulimia... È proprio per questo che non riesco a capire se lo sono davvero o no...
Dovrei parlarne con qualcuno, e lo so, ma proprio non ci riesco... Non riesco nemmeno a pronunciare quella parola ad alta voce... e non so come potrebbero prenderla le persone più vicine a me... Non voglio che pensino che abbia qualcosa che non va, che mi guardino in modo diverso dal solito... e poi potrebbero preoccuparsi inutilmente ed eccessivamente...
Tutto questo basta a farmi tenere la bocca sigillata e non dire nulla.
La cosa migliore sarebbe rivolgersi ad uno specialista, uno psicologo o che ne so, per capire realmente qual è il problema... Ma non so nemmeno se farò questo...
 
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spidina
CAT_IMG Posted on 21/3/2009, 12:32




CITAZIONE
Innanzitutto grazie... per la risposta, per i consigli, per il supporto, per non avermi giudicata... per tutto.
Purtroppo esistono due tipi di bulimia: quella purgativa, e quella non purgativa. Non vomitare, non esclude una diagnosi di bulimia... È proprio per questo che non riesco a capire se lo sono davvero o no...
Dovrei parlarne con qualcuno, e lo so, ma proprio non ci riesco... Non riesco nemmeno a pronunciare quella parola ad alta voce... e non so come potrebbero prenderla le persone più vicine a me... Non voglio che pensino che abbia qualcosa che non va, che mi guardino in modo diverso dal solito... e poi potrebbero preoccuparsi inutilmente ed eccessivamente...
Tutto questo basta a farmi tenere la bocca sigillata e non dire nulla.
La cosa migliore sarebbe rivolgersi ad uno specialista, uno psicologo o che ne so, per capire realmente qual è il problema... Ma non so nemmeno se farò questo...

Credo che rivolgersi ad uno psicologo sia anche una buona soluzione se proprio non riesci a parlarne con qualcuno che ti è vicino. Magari una psicologa della scuola se ne avete o rivolgerti proprio ad uno specialista (ma credo che se non sei maggiorenne poi verrebbero coinvolti i tuoi genitori).
E figurati, non devi ringraziarmi, io non sono qui per giudicare ma per dare un piccolo aiuto se posso.
 
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Ilsyr
CAT_IMG Posted on 23/9/2009, 20:22




Come ho già detto in un'altra sezione io ho sofferto per molto tempo di anoressia.

La scorsa estate ho toccato il fondo, sono finita in ospedale per le mie gravi e preoccupanti condizioni fisiche.
La mia permanenza è durata circa 10 giorni, ho ricordi abbastanza vaghi, ma so che sono stati i 10 giorni più brutti della mia vita.

Credevo di morire.
Ho avuto seriamente paura.
Ci sono situazioni in cui tocchi il fondo e maledici te stesso per la tua idiozia.
Per tutto ciò che stavi per perdere. Per cosa? Perchè non potevo mangiare?
Perchè sfogavo la mia rabbia e la mia frustrazione sul rifiutare del cibo?
Sinceramente, ora che ci penso e che sono maturata mi rendo conto di aver fatto un grave errore. E la stavo pagando molto cara.
Se non altro, questa esperienza mi è servita, una mia carissima amica ci stava per cadere, quando le ho raccontato questo fatto, bhe, inutile dire che ci ha pensato due volte a rimettersi in carreggiata, e a fare quello sforzo in più che ti permette di non rovinarti.

Di perdere il bene più prezioso che abbiamo: La vita.

Lo dico con il cuore, non ne vale la pena, qualunque problema va affrontato di certo non come ho fatto io.
 
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PainfulParadise
CAT_IMG Posted on 6/7/2010, 22:12




E' uno strazio.
Non mi sono mai preoccupata del cibo in tutta la mia vita. Dopo la 5 elementare ero un po' ingrassata, ma continuavo a mangiare tranquillamente: mi accettavo cosi com'ero. Nell'estate della 3 media mangiavo peggio... Pane e pomodoro la notte alle 3-4, dormivo, mi svegliavo tardi e verso le 18.00 cominciavo ad avvertire la fame e mangiavo qualcosa da fuori di solito. Mangiavo SOLO schifezze, sempre senza controllarmi, finché non andavo a dormire. Così, nel Dicembre 2009 decido di fare una "mia" dieta. Giusto per perdere quei 4 kiletti in piu', ma anche per tutte le ragazze in tv e in giro che mi avevano fatto il lavaggio del cervello. Ho iniziato a eliminare tutte le schifezze (hamburger/patatine/pizze/cioccolata) etc etc; ma mangiavo senza contare le calorie. E bevevo tanta acqua. Mano a mano che dimagrivo, mi sentivo bene e volevo scendere piu' giù con il peso. Ho iniziato a fare tanta ginnastica e poi, a volte sgarravo.
Dalla dieta da 1200 kcal sono passata ad una di 1000, poi a 800, 700 e da poco ne faccio anche meno. La scorsa settimana sono stata con sole 300-400 kcal.
Da un bel po' di tempo ogni volta che mi alzo (da seduta o sdraiata) mi sento svenire, e non vedo nulla. E infatti spesso svengo.
Circa 3 o 4 settimane fa la dietologa mi ha fatto una dieta (1800 kcal) ma io non l'ho seguita nemmeno per un giorno.
Quando non mangio devo dire che con il mio corpo mi sento meglio; poi quando sgarro, mangio come se fosse l'ultima volta che toccherò cibo (anche schifezze), e poco dopo mi sento terribilmente in colpa e spesso piango. Altre volte invece mi dico che non fa nulla. Il cibo è diventato un ossessione, e... quanto darei per tornare come prima. Non riesco a seguire la dieta che mi ha fatto la dottoressa (un po' perchè sono allergica al lattosio,e la carne non mi piace se non è come dico io). E poi mi vedo enorme quando mangio piu' del normale. Tra l'altro quando mangio un po' di piu' mi sento scoppiare ma continuo a mangiare.
Io pesavo 60 per un altezza di 1.60, ora peso 45 kg.
 
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mandar
CAT_IMG Posted on 7/7/2010, 09:04




Ciao ragazze, ho letto alcuni dei vostri messaggi ed è bello che abbiate questo posto dove confrontarvi e non sentirvi sole.
Io sono stata anoressica per un paio d'anni, con alti e bassi, ma ora ne sono fuori da 8 anni. Ed è bellissimo: il cibo non è più la mia ossessione, non ci penso proprio, cioè, ci penso quando ho fame, un normale Che mi mangio? , e stop. E' libertà ragazze, e se ci sono arrivata io, ci potete arrivare anche voi. Ma dovete deciderlo: decidere di voilervi bene, decidere che non valete solo se avete quel particolare aspetto. Dovete capire che non si può controllare tutto, nè i crampi della fame nè la vita.
Chiedete aiuto, con umiltà ma senza vergogna.
Toglietevi di dosso quella catena.
 
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56 replies since 3/7/2008, 15:13   2572 views
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