Parlando prima di musica e di come io la intendessi...
Beh dato che non ho molto da fare (la scuola è finita oggi per me yeah!! xD) e dato che mi è piaciuto il saggio breve che ho fatto un pò di tempo fa come compito in classe che mi ha fatto guadagnare un 7 (da una professoressa che come criteri di valutazione invece di partire dal 10 parte dall'8 ._.°) anche se avrei voluto dire mooolto ma moooolto di più ma che per questioni di tempo non ho potuto scrivere posto qui il mio saggio breve.(se non avete nulla da fare anche voi magari ve lo leggete e mi dite che ne pensate,sinceramente)
Saggio Breve
destinatario:
Carlo Antonellidestinazione editoriale:
Rolling StonesAmbito:
Socio-economicoArgomento:
Musica per tutti,tra arte e industriaTitolo:
Storia della Musica:Musica verso la morte?!
Sin dai tempo più remoti la musica,sempre presente, era un'arte ricercata e raffinata.Comporre versi in musica significava essere un artista.Questa accezione di musica come arte rimase sino ai famosi anni 60-70-80 assumendo presto un significato diverso:RIVOLUZIONE.Comporre e suonare in quel periodo ,significava dare dei messaggi e trasmettere degli ideali.Grandi artisti e icone della musica nascono e si sviluppano in questo periodo.In America e a Londra Band come i Beatles,i Rolling Stones, i Deep Purple, i Led Zeppelin ,gli Who e molti altri nascono in uno scantinato accomunati dalla grande voglia di fare musica e senza accorgersene segnano un periodo,influenzando poi quella che è la musica oggi.Nasce in quel periodo lo slogan “sesso,droga e rock’n’roll”; gli artisti oltre alla composizione di testi e musica che faranno storia lasceranno quell’icona del “Rocker maledetto” che si alcolizza , va con donne diverse ogni sera e scrive i testi sotto gli effetti della droga.Come apice di questo periodo nel 1969 si decise di creare un concerto “Woodstock” a cui parteciparono i più grandi musicisti nella scena internazionale come Jimi Hendrix,i Rolling Stones..ma i famosissimi “baronetti” della regina,i Beatles non poterono partecipare per una questione di immagine.Nella Scena italiana si seguì la scia di comporre musica impegnata. Un Grande esponente della musica italiana fu il cantautore Fabrizio De Andrè. Un testo molto importante è quello del “Bombarolo” che evidenzia l’alienazione di una società e nello specifico l’inadeguatezza in cui versava un trentenne italiano,che decide di diventare “bombarolo” perché “subisce terrore chi non fa terrore” e “c’è chi aspetta la pioggia per piangere” .De Andrè partecipò al festival di Sanremo nel momenti un cui vi erano i più grandi della musica italiana. Negli anni Sanremo , in quanto specchio della società degenera e diventa “un Censis tradotto in canzone, un Istat in rima baciata, un Osservatorio di dati orecchiabili”. Sanremo diventa perciò: effetti scenici ,discussioni sugli abiti delle vallette e sul compenso del conduttore,lasciando poco spazio a quello per cui dovrebbe essere nata la trasmissione…la Musica! .La musica odierna è costellata da “meteore” , da pop star a misura di adolescente che fanno successo con il tormentone dell’estate,per poi finire nel dimenticatoio collettivo. “Cantanti” che come Ricky Martin definito nel 2000 “dio in terra del pop latino” diventa con gli anni sempre più “mortale” lasciando di stucco gli spettatori quando,in un concerti non funzionando il playback mostra quella che è la sua vera voce senza i perfezionamenti dei computer.Il risultato?! Fan inferociti che vogliono indietro i soldi del biglietto,delusi da quello che fino a pochi minuti fa era il loro idolo.Musica che diventa in definitiva lo specchio di una società e che anche a livello economico aiuta lo stato,come nel caso della congrua vendita di dischi dei Led Zeppelin a Londra, che aiutò ad alzare l’economia in Inghilterra. Non c’è da disperare però perché in questo mondo senza ideali è rimasto ancora qualche musicista o qualche gruppo di giovani che crede in ciò che fa e che compone “la musica di un tempo”
