@ bella and edward italian forum -

Sweet Obession, E se Edward non fosse stato affatto perfetto?

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TOPIC_ICON13  CAT_IMG Posted on 27/6/2011, 17:57
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é la mia PRIMA fan fiction, perciò xD...

RATING : verde/arancione/rosso
GENERE : sentimentale, triste in alcuni punti
PERSONAGGI : Tutti quelli della saga, più qualcuno di mia invenzione

:blink: CAPITOLO UNO


Doveva pur esserci qualcosa di positivo in quel posto piovoso e sperduto dell’ America, pensò Bella mentre attraversava la strada con borse, zaini e valige a passo svelto.
Un po’ troppo svelto, visto che rischiò di scivolare sull’ asfalto bagnato due volte.
Di fronte a lei, una casa. La sua casa, quella di quando era bambina e i suoi genitori erano ancora insieme. E vivi.
Già, erano morti in un incidente stradale. E ora lei, rimasta sola, non aveva più nessuno; era maggiorenne da due mesi, e il tribunale l’ aveva ritenuta autosufficiente per poter vivere senza l’ aiuto di nessuno.
Si sarebbe dovuta trovare un lavoro lì a Forks, per pagare le bollette della luce, dell’ acqua e del gas. Sarebbe stata dura, ma in un modo o nell’ altro se la sarebbe cavata.
<< Ma che posto dimenticato da Dio! >> esclamò rude, armeggiando freneticamente con le chiavi di casa, mentre reggeva tre zaini in bilico l’ uno sull’ altro.
Aprì la porta di casa e sorrise.
Era rimasta come se la ricordava. Renee, sua madre aveva uno stile inconfondibile per quanto riguardava l’ arredamento. C’ era qualcosa di indiano, o indie… incensi profumati, statuette di legno. Sì, era proprio di sua madre.
E le mancava da morire.
Una lacrima le scese sulla guancia bianca.
No, Bella, basta piangere. Devi andare avanti, andare avanti!
Dopo aver sistemato tutte le sue cose, decise di andare a fare un giro.
Voleva prendere familiarità con Forks, con le sue case.
Era tardo pomeriggio, più o meno le sei, e aveva finalmente smesso di piovere.
Ora che non c’ era più nessuno a controllarla, si sentiva libera di fare una passeggiata.
Entrò nella sua camera dipinta di rosa – era rimasta uguale a com’ era quando lei aveva 7 anni –
E i buttò di peso sul letto, decisa a contemplare il soffitto. Cinque minuti, e si alzò di scatto : aveva deciso cosa mettersi. Mica poteva uscire con quei pantaloni e quella T-shirt! Si diresse verso l’ armadio e l’ aprì – aveva fatto proprio un buon lavoro, i vestiti erano tutti in ordine! – prendendo dei jeans a vita bassa, una maglietta (parecchio?) scollata e le sua ballerine preferite.
Decise di mettersi anche una giacchetta, si ricordava che la sera lì a Forks le temperature si abbassavano non poco.
Oh! Come aveva potuto scordarsi di mettersi la sua molla a forma di farfalla sui capelli? Fece in modo che le rimanesse un ciuffo libero che le ricadeva ostinato su un occhio.
Uscì di casa e cominciò a gironzolare per le stradine senza una meta precisa.
<< Hey! – una voce la fece voltare all’ improvviso – Pace e amore, sorella! >>
Un ragazzo, che sembrava avere più o meno la sua età, con una bottiglia (quasi vuota) di birra le si stava avvicinando.
Bella gli fece un debole sorriso e ricominciò a camminare.
<< Dove vai? >> le chiese lui raggiungendola e ridendo istericamente.
Era ubriaco, dedusse Bella. Non gli rispose, aumentò solo il passo.
<< Che fai, scappi? Guarda che volevo solo offrirti l’ ultimo sorso! >> e con gli occhi lucidi e la voce impastata le porse la bottiglia.
Bella decise di accontentarlo, probabilmente in quel modo l’ avrebbe lasciata stare.
<< Grazie. >> mormorò, e bevve in pochi secondi il liquido rimanente.
Lui scoppiò a ridere, contento come un bambino di due anni.
<< Sei una tipa tosta, mi piaci, baby! >> esclamò, riafferrando la bottiglia e lanciandola poco più in là. << Sei nuova di qui, vero? >>
<< Sì… >> riuscì a dire Bella, intimorita dal fatto che il ragazzo era di fronte a lei, e la guardava come se avesse voluto mangiarla.
<< Come ti chiami? >> le domandò dopo un’ altra risata psicotica.
<< Bella. >>
<< Vuoi fare un giro insieme a me, Bella? >> si dondolò leggermente sulle gambe, mettendosi le mani in tasca e reclinando la testa da un lato.
<< Mi piacerebbe molto, ma… dovrei tornare a casa. >> si scusò gentilmente lei, che non vedeva l’ ora di scappare via.
<< Uhm. – asserì lui, poi la squadrò dalla testa ai piedi e – Uhm! >> strillò, in tono di approvazione.
Automaticamente Bella si chiuse il giubbotto, coprendo la generosa scollatura della sua maglietta.
<< Allora, Bella! – esclamò lui, in tono improvvisamente euforico – quando vuoi… >>
Mimò il gesto rispondere al telefono, facendo la cornetta con la mano e mettendosela vicino all’ orecchio. << Mi raccomando, eh! >> continuò, e fece un passo indietro.
Quasi inciampò sui propri piedi.
Ridacchiò e cominciò ad allontanarsi.
Che tipo strano! Vuole che lo chiami anche se non ho il suo numero… certo che l’ alchool gioca brutti scherzi. Riflettè Bella divertita.
<< Edward! – disse lui all’ improvviso, come ricordandosi di qualcosa – Vedrai, baby, più resterai in questa città, più il mio nome ti rimarrà impresso! >> sghignazzò, e le fece l’ occhiolino prima di girare l’ angolo.



vi posto anche il secondo capitolo!

xD

Edited by *julienne* - 13/7/2011, 21:28
 
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CAT_IMG Posted on 27/6/2011, 18:45
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CAPITOLO DUE



Il giorno dopo si alzò al suono della sua sveglia a forma di ranocchio.
Fece colazione con tutta la calma del mondo, e poi andò a prepararsi : avrebbe iniziato a cercare un lavoro.
Din Don! Qualcuno suonò il campanello. Chi poteva essere? Andò ad aprire.
<< No! – strillò eccitata – Jake! >>
Jakob (Jake) era stato il suo amico d’ infanzia lì a Forks.
<< Mi fa piacere che tu ti ricorda di me, Bella. >> disse lui con un sorriso. << Ti disturbo? >> fece poi guardandola.
Solo allora Bella si rese conto di essere vestita solo un accappatoio arancione.
Arrossì. << No, no, entra. Fa come se fossi a casa tua. Io mi preparo in un secondo e arrivo. >>
Volò in camera sua mentre Jacob si sedette educatamente sul divano a disegni cashmere del salotto.
<< Bella, io… volevo innanzitutto farti le condoglianze, e dirti che se vuoi una mano qui a Forks… io ci sono. Insomma, puoi contare su di me per qualsiasi cosa, volevo che tu lo sapessi. >> parlò lui a voce abbastanza alta da farsi sentire da Bella nell’ altra stanza.
<< Grazie, Jake. Anche perché adesso –
<< Hai messo la maglietta al contrario. >> osservò divertito quando lei gli si avvicinò.
Bella si bloccò un attimo. << Oh, cielo! >> e se la tolse di fronte a lui, per poi rimettersela dal lato giusto.
<< Non sei cambiata per niente, lo sai? >>
<< Neanche tu. >>
E scoppiarono entrambi a ridere.
Parlarono del più e del meno, di quando erano bambini, dei loro programmi per il futuro, dei loro castelli di fango e di carta.
< < Hey, Jacob. Non è che tu sai di qualcuno che sta cercando un’ apprendista, vero? Perché ho bisogno di un lavoro. >>
Lui ci pensò un poco, poi lo sguardo si illuminò.
<< Il dottor Cullen cerca un aiutante all’ ospedale. >>
<< Fantastico! Mi accompagneresti? >> gli chiese felice.
Che bello, pensò lei, Jacob non è affatto cambiato, è proprio un amico.
Meno male che c’ è lui.

<< Salve, signor Cullen! Lei è Bella, è venuta per il posto di aiutante. >> la presentò Jake, fermando un dottore in bianco in un reparto che Bella si era già scordata : enorme quell’ ospedale!
<< Bella? – ripetè l’ uomo, guardandola – Sei la figlia di Renee? >>
Lei annuì.
<< Oh, mi dispiace per i tuoi genitori… - fece cauto lui – te la cavi con le bende e le disinfezioni? >>
<< Sono la mia specialità! Con tutte le volte che sono caduta… >>
<< Bene, sei in prova per una settimana. Ti pagherò – e disse un prezzo piuttosto alto.
<< Grazie, signor Cullen. >>
<< Carlisle. >> la corresse lui con un sorriso.
<< Io vado, Bella. Ci vediamo, okay? >> la salutò Jacob allontanandosi.
Le diede un fugace bacio sulla guancia e scomparve prima che lei avesse potuto rispondere.
<< Allora… vedi quel ragazzo laggiù? – fece Carlisle, indicando un ragazzo seduto di spalle su un lettino – vediamo un po’ come te la cavi. >>
Bella si diresse verso il punto indicato.
<< Buongiorno! >> disse entusiasta alla persona di spalle, mettendoglisi di fronte.
Ma le parole le morirono in gola. << Edward? >> riuscì solamente a dire.
<< Sapevo che non avresti cordato il mio nome. >> rispose lui, spaccone.
Le venne da ridere. Aveva un occhio nero e il viso pieno di tagli e lividi.
<< Ma che ti è successo? >> contenta che lui fosse sobrio.
<< Una bella scazzottata. >> rispose Edward, sferrando pugni in aria. << Ahia! >> urlò poi, stringendosi il polso della mano sinistra.
Bella si mise i guanti e pazientemente cominciò a medicarlo. Prima di tutto gli diede una borsa del ghiaccio da mettere sull’ occhio nero, poi gli fasciò il polso slogato così delicatamente da non fargli male.
<< Accidenti, papà! Lei non è un’ infermiera, è un angelo! >> osservò a Carlisle, che si era avvicinato.
E così Edward era il figlio del dottor Cullen!
<< Lo spero. >> disse lui gentile, guardando Bella. Poi rivolse uno sguardo di rimprovero al figlio. << tu invece quand’ è che la smetterai di bere? >>
Lui sbuffò. << Mi fa sentire bene. >> disse soltanto, evitando lo guardo.
Bella fu presa da un attimo di tenerezza. Povero ragazzo…
Carlisle si allontanò con un grugnito.
Lei si ricordò che doveva disinfettargli i tagli sul viso.
Con una mano glielo girò un poco, e continuò a tenerla fra il mento e le guance mentre passava un’ ovattina imbevuta di alchool sulle ferite.
Lui sobbalzò : bruciava.
Mise la sua mano su quella di lei, e le sorrise.
Aveva un bel sorriso, pensò Bella. In effetti non solo quello, si sorprese ad aggiungere.
Ebbe però la prontezza di ritirare la mano.
Edward sembrò deluso, ma rimase in silenzio.
Finita la sua medicazione, egli se ne andò e Bella continuò a lavorare per tutta la giornata.
All’ uscita dell’ ospedale, Carlisle le diede il suo primo compenso. Lo ringraziò ancora e gli assicurò che il giorno dopo sarebbe tornata.
Carlisle rientrò. Bella sentì due mani cingerle i fianchi e una voce familiare.
<< Hey, Bella… >>
<< Edward. >> fece lei seccata, liberandosi.
<< Posso riaccompagnarti a casa? >>
<< No, grazie. >> gli rispose Bella, brusca.
<< Perché no? >> chiese Edward.
<< Meglio soli che mal accompagnati. >> disse in un respiro abbassando la testa.
Lui la fulminò con lo sguardo e schioccò la lingua.
<< E invece ti accompagno. >> disse, e le si mise di spalle. La strinse tra le sue braccia e la sollevò un po’.
Prese a camminare mentre lei strillava di lasciarla andare.
<< E va bene, va bene! – fece lui seccato, facendola scendere – non sono un molestatore! >>
<< Ah no? >> disse lei, ironica.
<< No. >> rispose deciso Edward, andandosene a passo svelto.






 
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Carlie Cullen
CAT_IMG Posted on 27/6/2011, 19:26




Woow!! Scrivi davvero bene! Complimenti!
Continua così
PS. Potresti andare a vedere la mia FanFiction? Si chiama Dreamy Eyes.
Grazie :)
 
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-Cherry.Bomb
CAT_IMG Posted on 27/6/2011, 21:40




Ok, l'inizio mi piace.
Ma povero Eddy l'hanno picchiato, oh povero tesoro :cry:
Va bè passiamo oltre.
MI PIACE MI PIACE E MI PIACE!
Davvero fantastici i primi due capitoli, stupendi!
Continua così.
Cherry.
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 28/6/2011, 11:48
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grazie, ragazze <3

CAPITOLO TRE


L’ aveva sognato. Aveva sognato Edward! Fu quello il suo pensiero appena sveglia, il giorno seguente. Cercò di accantonare quell’ idea, anche se continuava a vedere il viso di lui in ogni specchio.
Ecco, era pronta per la sua seconda giornata di lavoro!
Suonarono alla porta; era sicuramente Jacob…
<< Ciao, Ja – si bloccò sulla soglia, perché non era Jake.
Edward stava davanti a lei con una rosa rossa fra le mani.
<< Per te. >> disse porgendogliela con sguardo serio e speranzoso.
Bella la prese delicatamente e la annusò : era ancora fresca, aveva un buon profumo.
<< Come sapevi dove abito? >> chiese invece, non curandosi di essere sgarbata.
<< Grazie, Edward. Davvero gentile da parte tua farmi questo pensiero. >> la rimbeccò lui facendole il verso.
Bella non parlò. Lo fissò con espressione asettica.
<< Tutti qui a Forks sanno dove abiti. >> spiegò Edward con un cenno del capo.
<< Lo vedo. >>
<< Bella, io… volevo scusarmi con te. Per come mi sono comportato. Ti ho dato l’ impressione sbagliata, non sono come tu credi che sia. Tu non sei come la maggior parte delle ragazze di qui, e non l’ avevo capito. Giuro che non sarò mai più così maleducato nei tuoi riguardi. >> disse, e sembrava veramente dispiaciuto << Perciò, vorrei ricominciare da zero. Con. Te. >>
<< Sempre che tu sia d’ accordo, ovviamente. >> si affrettò ad aggiungere con sguardo apprensivo.
<< Va bene, Edward! >> esclamò lei ridendo.
Era così importante per lui che Bella cambiasse idea?
<< Bene, allora… - si chiarì la voce – Ciao, io sono Edward Cullen. E tu? >>
Le strinse la mano. << Isabella Swan, Bella per gli amici. >>
<< Così… che ne pensi se per sdebitarmi ti portassi a vedere le Bellezze di Forks? >> le chiese, concentrandosi sulla parola “bellezze”.
<< Dovrei andare da tuo padre, adesso. >>
<< Naa! Gli ho già detto che avevi da fare con me oggi. Hai tutta la giornata libera. >> rispose con noncuranza, e le fece un sorriso sghembo che per un attimo non le fece capire più niente.
<< Oh… ma-ma io, insomma, ho bisogno di soldi, per –
Riuscì a formulare appena il cervello le ricominciò a funzionare.
<< Tranquilla, Bella! Se è solo quello a preoccuparti, in un modo o nell’ altro lo convincerò a pagarti. Ora rilassati, e non pensare al lavoro! >> affermò gaio, e fece per cingerle i fianchi con un braccio, ma poi si rese conto che forse non era la cosa giusta da fare in quel momento, e portò il braccio sulla testa, grattandosi un punto indistinto dei suoi capelli castani.
Le venne da ridere, e scosse la testa.
In fondo non era così antipatico!
<< Andiamo. >> disse allora, lanciando alle spalle la rosa che aveva ancora in mano.
Se voleva “uscire” con lei, avrebbe dovuto accettare anche il suo lato meno dolce, pensò Bella.
Come Jane Eyre con Edward. Hey, non aveva mai pensato a questa omonimia!
Lui rimase interdetto per un attimo al gesto improvviso di lei, ma non sembrò prendersela. Anzi, la guardò come un servo alla propria padrona, e poi le disse << Sì, andiamo. >>

Avevano camminato un sacco, ed Edward le aveva mostrato tutto quello che si poteva mostrare. Bella si era divertita come non capitava da tempo. Avevano parlato, ed Edward le aveva raccontato delle penose barzellette sporche che l’avevano fatta divertire ancora di più.
Cominciò a piovere.
<< Accidenti! – sbuffò Bella, trovando un riparo improvvisato – E fa anche freddo. >> si lamentò in un sussurro.
Di tutta risposta Edward la strinse a sé, sorprendendola di spalle.
<< Cosa –
<< Ti sto riscaldando. >>
<< Ne approfitti sempre, vero? >>
<< Con te mai. >>
<< Perché, con le altre sì? >>
<< Prima. >>
<< E ora? >>
<< Ora no. >>
<< Perché? >>
<< Perché non ne ho più bisogno. >>
<< Perché? >>
<< La smetti di usare quella parola? >> fece lui con un risolino.
Bella avrebbe potuto liberarsi dalla (dolce, dovette ammettere) stretta di Edward, ma dentro di sé non le dispiaceva stare così. Stare fra le braccia di Edward… la faceva sentire sicura.
<< Comunque, perché ho trovato la ragazza che voglio. >>
<< Ah. >>
<< E non me la lascerò sfuggire. >>
<< Ora sto bene, grazie. >> gli disse, e sgusciò dalle sue braccia, ma subito se ne pentì : perché accidenti la testa comandava sempre sul cuore?
Ripresero a camminare, e dopo poco si trovarono completamente zuppi d’ acqua.
<< Vieni! >> le urlò Edward, prendendola per mano e trascinandola, correndo, sotto un tetto.
La spinse delicatamente contro un muro riparato.
<< Io… - le si avvicinò tanto che i loro corpi si toccavano – lo sai che sei molto bella? >>
<< Che stupido! >> fece lei, pensando che lui avesse fatto una battuta con Bella e bella.
<< Io ti faccio un complimento… e sono stupido? >> stizzito davvero, le si allontanò di un passo.
<< Scusa. Grazie. >>
Lui tornò di buon umore e le fece di nuovo quel sorriso sghembo, e Bella sentì il cuore volare via.
<< Stai tremando! – osservò lui con tono paterno – Dai, ti riporto a casa. Non voglio farti morire di freddo, o farti prendere un malanno.
<< No, no, sto bene. Davvero! Vorrei solo… entrare in un posto caldo. >>
<< Appunto, casa tua. >>
Le riprese la mano, stavolta in modo più consapevole e cauta, e la strinse come farebbe un padre con la sua bambina, cioè senza intrecciare le dita.
<< Prenderò una scorciatoia. >> le promise discreto, evitando di guardandola negli occhi.
Infatti, prima che Bella potesse accorgersene erano già davanti casa sua.
<< Così… >>
<< Grazie. >> lo interruppe lei sulla porta.
Solo allora tolse la mano da quella di lui.
<< Per cosa? >> chiese Edward, confuso.
<< Per avermi fatto cambiare idea. >>
Sorrise quando notò l’ espressione felice e sollevata di lui.
<< Quindi, posso dedurre che avrò la possibilità di rivederti… come amico. >>
Fece Edward, cercando di suonare il più naturale possibile.
<< Come amico. >> affermò Bella, ma dopo si maledisse per non averlo domandato.
<< Sì. – le baciò entrambe le guance con estrema lentezza – allora, ci si vede, Bella. >>
<< Ciao… >> gli disse, quasi in trance, ma lui si era già allontanato.
 
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-Cherry.Bomb
CAT_IMG Posted on 28/6/2011, 13:12




Ma Bella è proprio scema..ora me ne rendo conto!
C'è, Eddino Bello la corteggia in un modo favoloso, l'abbraccia..e lei? Segue la mente? Fossi stata io gli sarei saltata addosso sin dal primo momento u.u
Cherry.
 
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CAT_IMG Posted on 28/6/2011, 13:14
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ahahah non sai io!
dmn posterò il 4uarto. xD
 
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memories`
CAT_IMG Posted on 28/6/2011, 22:24




Scrivi benissimoo *Q*
Aspetto il 4° con ansia **
 
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TOPIC_ICON4  CAT_IMG Posted on 29/6/2011, 20:55
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grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

CAPITOLO UNO - PRIMA PARTE

Il giorno dopo Edward non si era ancora fatto vedere.
Piuttosto, Bella aveva conociuto delle persone simpatiche : Mike Newton le aveva offerto un caffè, Jessica Stanley le aveva parlato della vita di chiunque vedesse passare e Angela Weber l’ aveva invitata ad un party a casa sua la settimana seguente. Bella si rese conto di non essere più sola, e questo la rendeva felice.
<< Ragazzi, ma… voi cosa ne pensate di Edward Cullen? >> buttò lì, e sembrò che fosse scoppiata una bomba a mano.
Jessica saltò sulla sedia del bar, e le disse che era un ragazzo fichissimo, il più fico di tutta Forks! Con espressione sognante.
Mike, invece, sprezzante, disse solo << ubriacone. >>
Angela le sorrise. << Perché ce lo chiedi? >>
<< Beh, penso di piacergli. >>
<< A Cullen piacciono tutte le ragazze.. >> fece Mike.
<< No, io intendo DAVVERO. >>
<< Se fosse vero che Edward prova qualcosa di serio per te, non sarebbe una cosa negativa. >> Angela, gettando un’ occhiataccia a Mike.
<< Però non è giusto! Io ci provo con lui da tutta la vita e niente, poi arrivi tu e in due giorni lui si innamora di te! >> gracchiò Jessica, cercando di mantenere un tono scherzoso. Ma non era troppo brava a fingere, si vedeva lontano un miglio che le bruciava che Edward preferisse Bella a lei.
Sì, pensò Bella con un sorriso, non era più sola.

<< Ciao! >>
<< Edward! >> esclamò lei, illuminandosi in volto.
<< Come stai? >>
<< Tutto bene, grazie. >>
<< Volevo invitarmi a casa mia, stasera. >>
<< Stasera, cioè… ora? >>
<< Beh, sì. >>
Bella ci pensò per cinque secondi, aveva letto che bisognava fare così quando un ragazzo, insomma…
<< Allora? >> chiese lui impaziente.
<< D’ accordo. >> rispose Bella, non completamente convinta.
<< Dai, ci vediamo un film! Come due… amici. >> provò lui.
<< Sei sobrio? >> fece lei, guardandolo di sottecchi.
<< Più che mai, giuro. >> sostenendo divertito lo sguardo di lei, si mise una mano sul cuore.
<< Devo cambiarmi? >> gli domandò alla fine.
<< Per venire a casa mia? Non è necessario, tanto non importerà come sarai vestita. Faremo altro.>>
Non le piacque il possibile doppio senso della frase di Edward.
<< cosa intendi dire? >> sbottò, nervosa.
<< Perché pensi che il mio invito abbia un secondo fine? Volevo solo dire che per me sei sempre carina e simpatica, anche con due tracci addosso! Era una cosa gentile, Bella, un complimento. A volte penso che tu debba rilassarti un po’ e smetterla di stare sempre sulla difensiva. >> ringhiò Edward spazientito.
<< Tu… non mi conosci! Non puoi dire queste cose, okay? >>
Sentiva già le lacrime appannarle lo sguardo.
<< Non ti conosco… non ti conosco, perché tu non mi dai la possibilità di farlo! >> rispose lui, addolcendo il tono. << Per favore, Bella. Vieni. >>
Bella sopirò. << Okay. Ma il film lo scelgo io! >>
<< Affare fatto. >>
Edward sorrise e andò verso la macchina parcheggiata più in là.
<< Prego, madamoiselle. >> disse, aprendo lo sportello anteriore.
<< Grazie, ma credo che verrò con la mia auto. >>
<< Bella… - la rimproverò – rilassati, eh? Respira, su. >>
<< D’ accordo. >> e prese posto sul sedile accanto al guidatore. << Ma vai piano! >>
<< Rilassati. >> le ripetè Edward, mentre accendeva il motore.

<<accidenti, Edward! Casa tua è bellissima!! >>
<< Come te. >>
Bella gli lanciò un’ occhiataccia, quindi Edward cercò subito di rimediare. << E’- è un film. Un film! “Come te”, si chiama. Dovrei averlo. >>
Lei alzò gli occhi al cielo e sorrise.
<< Dove ci mettiamo? >>
<< In camera mia ho un nuovo televisore. È enorme! >> le spiegò, mettendole le mani sulle spalle mentre la guidava per la casa.
La stanza di Edward era molto… moderna. E disordinata.
<< Ci possiamo sedere qui sopra, il letto è una piazza e mezzo ed è comodo. >>
<< Mi aspettavo un letto matrimoniale, nella tua camera! >> disse Bella, provando a fare una battuta. Che però non piacque affatto a Edward.
<< E perché mai? >> domandò infatti, scandendo bene le sillabe.
<< Oh, beh… sai com’è, tu e le ragazze starete stretti! >>
<< Ti piace stuzzicarmi, vero? >> sibilò lui, prendendo con un po’ troppa forza dei DVD da uno scaffale. Li poggiò violentemente sulla scrivania, provocando un tonfo sordo.
<< Avanti. >> sbottò poi, girandosi verso Bella, che si era seduta sul bordo del letto. >> scegli un film fra questi. >>
Non smise di guardarla neanche un attimo quando lei leggeva velocemente la trama di ogni film dietro la copertina.
<< Questo potrebbe piacermi. >>
<< Un film horror? >> il sorriso comparve di nuovo sulle labbra di Edward.
<< Sì, perché no? >>
Bella fece spallucce e gli porse il DVD. Andò a sedersi sul letto, stavolta più dentro, poggiandosi alla spalliera.
<< Bella! NON con le scarpe! >> la rimproverò Edward, divertito.
<< Scusa. >> e dopo essersele tolte le poggiò vicino al letto.
Edward inserì il DVD nel lettore e si mise accanto a lei.
<< E comunque… “io e le ragazze” qui su stiamo comodissimi. Inoltre, un letto non troppo grande permette di stare più vicini. >> le sussurrò all’ orecchio, e Bella sentì un brivido percorrerle tutta la schiena.
<< Shh, inizia il film! >> riuscì a stento a dire.
Edward si zittì e poggiò la mano destra sulla gamba sinistra di lei.
Bella sentiva il cuore batterle a mille. Rimase immobile. Edward con la mano libera le mise una ciocca di capelli dietro l’ orecchio.
Poi sospirò, e si staccò da lei.
Per dieci minuti buoni non fece niente, sembrava totalmente assente.
………
<< Bella, Bella! Spingi stop, spingi stop! Devo dirti una cosa. >> fece poi all’ improvviso.

FINE PRIMA PARTE! DOMANI LA SECONDA PARTE!!! Xd
 
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CAT_IMG Posted on 30/6/2011, 14:51
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beh?? niente commentini? xD
io prima di postare la seconda parte voglio sapere che ne pensate!!

bingo
 
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-Cherry.Bomb
CAT_IMG Posted on 30/6/2011, 18:17




Oh bè..è fantastico,ovviamente.
Continua eh?!?
Cherry.
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 1/7/2011, 17:39
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CAPITOLO QUATTRO - PARTE DUE

<< Bella, io… pensavo di riuscire ad aspettare. Pensavo di poterlo fare, ma non è così – prese un respiro – Bella, tu mi piaci. >>
<< Mike Newton ha detto “ a Cullen piacciono tutte le ragazze”! >> rispose lei, fra il lagnoso e l’ incredulo.
<< Ma che ne sa quello! Ammetto che in passato sono stato un po’ donnaiolo, va bene. Ma posso cambiare! Anzi, sono già cambiato. >> esclamò turbato. << Bella, per favore. Io… ho bisogno di sapere cosa provi per me. Se fra noi potrà mai nascere qualcosa oltre l’ amicizia. >>
Le prese le mani e aspettò.
Bella non riusciva a parlare : Edward aveva fatto tutto così velocemente!
Si limitò a guardarlo, emettendo flebili “uhm, ehm, ahm”.
<< Okay, Bella, non c’ è bisogno che tu dica niente. Ho capito, tranquilla. Non ti piaccio, me ne farò una ragione. Ma almeno ora ho la sicurezza di saperlo. >> disse allora lui, ritraendo le mani con occhi mesti.
Fu allora che Bella capì che cosa doveva – e voleva – fare.
Presa da un attimo di pazzia, incollò le sue labbra su quelle di lui.
Edward sobbalzò, sorpreso, poi aprì lentamente la bocca dando inizio a un lungo e dolce bacio.
Erano entrambi in ginocchio sul letto, l’ uno di fronte all’ altro, e Edward l’ aveva attirata a sé mettendole un braccio dietro la schiena.
<< Sei sicuro che è questo quello che vuoi? >> gli chiese con voce roca e respiro mozzato.
<< Bella, io voglio te. Ti voglio tutta, dalla testa ai piedi. >> rispose Edward, parlandole quasi sulle labbra ad occhi chiusi.
Un forte profumo alla menta inondò (e offuscò) i sensi di Bella.
Inaspettatamente, Bella scoppiò a piangere.
<< Hey, che hai? Ho detto, fatto qualcosa che - >> fece subito Edward, preoccupato, aggrottando le sopracciglia.
<< No, è che… tu potresti avere tutte le ragazze che vuoi, e io… >> le scappò un altro singhiozzo, e le lacrime cominciarono a scenderle a fiotti.
<< Bella, Bella! – Edward le prese la testa fra le mani e le diede un bacetto sulla fronte – tu sei fantastica, okay? Per me sei perfetta. >>
<< Ti stai prendendo gioco di me. >> singhiozzò, ma contraddittoriamente si accucciò sul petto di lui. << Anche per i miei genitori ero perfetta! E sono morti. >>
<< Oh, Bella… lo so. Vieni qua. >> la strinse sorridente a sé Edward, e la cullò dolcemente per un po’.
<< Smettila di piangere, adesso! Odio vedere una donna che piange, mi rende nervoso. >> affermò poi, spingendola lentamente via con sguardo inquieto.
Prese un fazzoletto dal comodino e glielo porse.
Mentre lei si asciugava le lacrime, lui si dileguò per un paio di minuti; tornò con in mano due bottiglie di birra, l’ espressione guardinga.
<< Edward… >> lo rimproverò Bella, facendo un segno di diniego.
<< Non voglio farti ubriacare. >> le spiegò sincero, aprendo una bottiglia e bevendone qualche sorso.
<< Quindi vuoi ubriacarti tu? >>
<< Non credo… in realtà volevo farti sorridere un po’, avevo in mente di farti uno spettacolino nel quale bevevo dal naso, da due bottiglie, una per narice. >>
Lei scoppiò in una fragorosa risata. << Sei impossibile! >>
Edward si risedette sul letto per stare vicino a lei, ma Bella in quel momento fece per alzarsi. Lui la fermò afferrandole un braccio.
<< Che fai, fuggi da me? >>
<< No… >> rispose lei, sprofondando di nuovo sul materasso.
<< Non fuggire mai da me. >>
Perché Bella ebbe la sensazione che quella frase fosse più una minaccia che un avvertimento?
Edward la baciò di nuovo, e così per un tempo che a lei sembrò interminabile.

<< Devi proprio andare? >> le accarezzò la guancia.
<< Devo pur cenare. >>
<< Puoi farlo qui da me. >>
<< Grazie, davvero. Ma ho voglia di casa mia. >>
<< Mi manchi già. >>
<< Anche tu. >>
<< Domani mattina passo a prenderti da casa e ti accompagno in ospedale. >>
<< Non c’è bisogno che ti scomodi così tanto… >>
<< Non stavo chiedendo il tuo permesso, Bella. Ho detto domani mattina PASSO E TI ACCOMPAGNO. Punto. >> serio e stizzito.
<< Va bene, Signor Non Potete Contraddirmi! >> osservò lei con un sorriso, sulla porta.
Edward le fece la linguaccia. << Aspetta. >> la baciò ancora, con trasporto.
<< A domani. >> la salutò poi.
<< A domani. >> ripetè Bella al settimo cielo.

COMMENTATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Edited by *julienne* - 1/7/2011, 19:45
 
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CAT_IMG Posted on 1/7/2011, 21:37
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"I wanna feel weightless"
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Ehm, chiedo scusa per non essermi presentata, ma questa fan fiction è davvero stupenda! *-*
Mi presento subito, così non infrango le regole e seguo regolarmente la storia ;)
Complimenti! =D
 
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-Cherry.Bomb
CAT_IMG Posted on 1/7/2011, 22:06




Fantastico!
Bella FINALMENTE ha baciato Edward..
Posta ehhhh!
Cherry.
 
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TOPIC_ICON6  CAT_IMG Posted on 2/7/2011, 10:06
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grazie, ragazze!
Sto già lavorando al quinto capitolo!

(in realtà l' ho già finito, ma ho bisogno di più tempo per scriverlo al computer... xD
perchè io faccio sempre tutto prima a penna :rolleyes: )

stasera dovrei postare...

più che altro, invece, aspetto il tuo nuovo capitolo, Cherry! :wub:
 
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