@ bella and edward italian forum -

Sweet's Ofelia's Secrets, Oltre il viola: Come tutto ebbe inizio..

« Older   Newer »
  Share  
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 16/7/2010, 15:41




Rating: Verde
Genere: Sovrannaturale, drammatico.
Personaggi: Le varie Ofelia di vari secoli, Il narratore/ Il creatore.
note: In questo prequel verrà raccontata la storia della nascita delle Ofelia, ovvero di questa strana maledizione che colpisce le bambine nate sotto la famosa luna viola. A parlare è un uomo, chiamato Il Creatore, ormai anziano che, in fin di vita e in procinto di redimersi, decide di scrivere un libro nel quale rivela come ha creato la maledizione delle Ofelia e i suoi motivi, in questo modo confessando i suoi peccati nel tentativo di cancellare il suo terribile passato.


image


CODICE
<a href=http://edwardandbella.forumcommunity.net/?t=39093678><img src=http://i260.photobucket.com/albums/ii15/Reira92/posterfic.png></a>




Prefazione



Con Ofelia non giocare se la morte vuoi ingannare
Guarda la luna, guarda quel viola amor mio,
è il colore del tuo destino.


La frase riluceva incisa nel medaglione dorato. Il collo della donna era morbido e caldo, e la testa dell'uomo vi riposava con assoluta tranquillità. Era tutto perfetto, l'abito della donna, lo smoking dell'uomo, il loro amore.. Nente poteva andare storto, nemmeno piccoli imprevisti come la timidezza di lei o la sfrontatezza di lui. Era tutto così magneticamente perfetto, come se le disgrazie fossero automaticamente respinte via dalla forza romantica di quella stessa serata.
Il vecchio dice che devo farlo, non posso! Non posso! pensò la donna mordendosi il labbro rosso bagnato di lacrime.
Lo sai cosa succede se non lo fai! E' il tuo destino, Fallo! Fallo! FALLO!
Le lacrime aumentarono di frequenza e volume, sempre di più, sempre più amare, sempre più calde, sempre più ruvide cancellavano la perfezione del trucco della donna. Perchè stavano rovinando un momento tanto perfetto? Ma in realtà era la nascita di quella precisa donna che stavano rovinando quella perfezione, era stata la luna a rovinare tutto. Una nascita dovrebbe rendere felici, una nascita non si dimentica, è qualcosa di..normale. Ma non c'era niente di normale nella luna, quella sera.
E non doveva essere normale, aveva un obiettivo: Ofelia.
La seta dei guanti era così morbida nel cingere il viso dell'uomo, il suo sguardo innamorato inebriava di dolcezza, sapeva di eternità e vero amore..
un sapore che la donna non avrebbe mai assaggiato, e nemmeno quell'uomo, mai più.
"Guardami amore mio.." sussurrò la donna dolce, si, dolce..Come mi ha insegnato lui...
L'uomo non urlò, chiuse gli occhi come se dovesse dormire accanto al suo amore, col sorriso beato di chi non vede l'ora di abbracciare la sua donna tra le coperte di seta rossa. Non sapeva di essere morto, aveva semplicemente chiuso gli occhi, come in un bel sogno. E in fondo era meglio così, era meglio sognare..credere di essere in un sogno eterno. Almeno li...le lune viola, non possono esistere.



Al più presto il primo capitolo! XD

Enjoy!

 
Top
demonietta95
CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 16:13




bellissima la prefazione!!!!!!!!
Voglio assolutamente il primo capitolo al + presto!!!!XDXDXD
Poooosssttttttaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 18:03




ahahaha che entusiasmo! XD e dire che pensavo che fosse uscita male XD
Tranquilla il primo capitolo è già in lavorazione! ^^
 
Top
demonietta95
CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 18:09




ok.... io aspetto!!!XDXDXD
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 18:28




spero di non farti aspettare troppo ^^
 
Top
demonietta95
CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 18:44




Tranquilla vai con calma... io ho tutto il tempo del mondo e poi sto scrivendo il nuovo capitolo della mia ff, quindi vai pure con calma!
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 18/7/2010, 09:42




ok XD scrivo e cancello di continuo, e sono sicura che in questo mi capisci XD
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 18/7/2010, 13:02




Capitolo 1: Peccati




Ma cosa è in fondo il peccato? Cosa ci può essere di così spiritualmente grave se non il peccato? Infrangere i comandamenti è roba da poco in confronto a tutto il mio passato, in confronto a tutta la mia stessa vita. Già, perchè alla fine di tutto, al confine di questa sconosciuta terra arida che fu la mia vita, ho capito che sono stato concepito come un Adamo. E' da questo inchiostro con il quale scrivo questa storia, questa lunga e triste storia, che capisco ormai che tutto ciò che mi è accaduto, che tutto ciò che go fatto persino in fondo fosse sempre stato deciso. Le Ofelia dovevano nascere, e anche se con la loro nascita la morte aveva assunto un aspetto abominevole non lo considererei un peccato. No, la gente sarebbe morta lo stesso, forse in numero estremamente minore, ma sarebbe morta. Eppure il peccato rimane, costantemente a ricordarmi che la vita che ho vissuto non l'ho vissuto invano, ma l'ho vissuto nel modo sbagliato, e non per la creazione ma piuttosto per l'orribile maleficio che aveva dato inizio a tutto, la fonte del mio peccato, una strada impervia che non avrei mai più potuto ripercorrere al contrario.
E ora che faccio? Solo, vecchio, ubriaco, in fin di vita.. Scrivo! Non trovo altro modo per espiare tutte le mie colpe. Le parole sono asciutte e sconosciute da ormai anni, semplicemente un giorno..ho smesso di parlare.A un certo punto della tua vita scopri che parlare non ha più il minimo senso, che sforzare la gola fa solo male e che non vorresti che star da solo, completamente solo, senza voci e senza parole. Solo senza voce, ad ascoltare la tua vita che ti rimprovera. E tutto questo quando ormai scivolavo nell'oblio e quando ormai le Ofelia si erano estite (così credevo). Ma non si sarebbero mai estinte, Frankenstein non si liberò così facilmente del suo mostro, perchè il vero mostro era proprio lui, e con se stessi bisogna farci i conti per sempre, anche da morti. Non è così facile fare i conti con se stessi, sei l'unica persona al mondo che ti conosce davvero, e anche se tristemente, è anche l'unica di cui ti puoi veramente fidare. Amaro a dirsi tutto ciò, ma ormai la solitudine diventa addirittura piacevole, desiderata..
Cosa vuoi che sia soffrire ancora, dopo una vita di dolore? Il dolore diventa una bazzecola,e dopo umiliazioni e critiche, si impara a tacere, perchè le parole non sono un sedativo, non lo sono come il silenzio e il silezio sa ascoltare, e ascoltare e essere ascoltati è la migliore delle cure. Perciò restate pure in silenzio e ascoltate la mia triste storia. Piangete o urlate, ma sappiate che come già detto le parole non servono perchè ascoltando la mia storia riceverete le mie umiliazioni, le mie critiche, i miei dolori e li farete vostri in un certo senso. Dovete riceverli con coraggio, in silenzio, ascoltateli e capiteli...perchè almeno voi, avete una possibilità di espiazione. Io invece..ho solo una penna un foglio lungo una vita..



Visto che la verità deve uscire fuori ve la servirò con onore in una coppa dorata. Le Ofelia nacquero da un maleficio. Un maleficio nero, puro come il nero...e il bianco non poteva più esistere, e quel maleficio..lo avevo fatto io. Io, io Creatore. Non chiedetemi i meccanismi che lo fecero scaturire, lo feci e basta, lo feci perchè evidentemente doveva uscire, è nato dal mio cuore. Quel maleficio..è nato dal dolore. Ero un ventiquattrenne ingenuo, molto ingenuo ma allo stesso tempo se devo essere sincero molto ambizioso. Volevo che tutto fosse perfetto: volevo una moglie perfetta, una casa perfetta, un lavoro perfetto dove io ovviamente sarei stato il capo, dei bambini modello perfetti con le mie stesse aspirazioni. Ma, come mi sono costretto a pensare, niente dura, niente và come dovrebbe andare. Sulla donna però ci sono andato veramente vicino. Clara, era questo il suo nome, Clara Fellers ,la figlia del più grande banchiere di Chicago. Io non mi sono mai sentito degno di lei, e per la prima volta vidi che i miei progetti di perfezioni erano inquietanti. Lei era perfetta, e questo mi spaventava e eccitava allo stesso tempo. Come ripeto e ripeterò sempre ero molto ingenuo per la mia età, mi illusi che LEI, che una come lei potesse volermi quanto la volevo io. Credevo che quei sorrisi, quegli sguardi, quel toco così soavemente dolce...fosse solo mio, che fosse un segnale. Niente và come dovrebbe andare. Il padre mi denunciò per molestie, e in quegli anni, in quel malinconico 1877 nessuno era magnanimo con i molestatori. Persi tutto, persi tutto a causa di quell'illusione, lei, la strega (come usavo ormai chiamarla) mi aveva illuso,ipnotizzato con le sue arti incantatrici, e io ingenuo ragazzo, mi ero fatto adescare. Ma lei era stata crudele, sempre secondo la mia concezione del tempo, era stata crudele agitando la sua chioma nera con così tanta sensualità, era stata crudele quando mi sfiorava la guancia con i suoi guanti di seta costosi, era stata crudele quando..mi aveva respinto. Non lo superai, non ci riuscii, perchè il padre mi tolse tutto e lei non fece niente per fermarlo, lei ci godeva. Nessuno mi voleva come dipendente, come marito, chi dopotutto mi avrebbe voluto? Chi mai avrebbe assunto o sposato un molestatore? Ecco, infatti..nessuno. E tutto per quella strega! Sentivo il veleno nel palato, quello che LEi mi aveva somministrato come un serpente, attraverso un morso veloce e passionale. Era sempre stata lei la causa di tutto, la causa della mia rovina. Era evidente, non stavo più vivendo, si erano presi anche la mia vita, e non avrei accettato compromessi, o vivere con la vendetta o morire avendo vissuto invano. Perchè scelsi la vendetta? Perchè ero avvelenato ormai, e il suo veleno conteneva una piccola parte del liquore della vendetta, e fragile e malleabile come ero cedetti subito. Iniziai di nuovo a vivere quella notte, quella precisa notte della quale ricordo ogni singolo dettaglio, l'ora, l'odore dell'aria, la sensazione del rum che scende in gola, il bruciore del mio cuore, la luna piena che mi fissava piena di interrogativi. Sembrava dirmi "cosa vuoi fare?", ma se proprio avrei dovuto rispondere la luna stessa avrebbe pianto e avrebbe a sua volta detto "perchè vuoi farmi questo?" e io..io, non avrei risposto. La risposta non c'è mai stata, ma credo che ora, vecchio e morente, potrei anche darla: Perchè è così che deve essere.





Un pò corto, ma era così che lo volevo, diretto XD
Spero che vi piaccia!
 
Top
demonietta95
CAT_IMG Posted on 18/7/2010, 13:45




Stupendo, magnifico, incredibile, meraviglioso...
Io lo ripeto; sarebbe perfetto x farne un film, sul serio!!!!!!!!
La trama è perfetta x un film di questo genere... fantasy.. un pò alla X-Men, ma differente... molto + bello, e la trama è per ragazzi... continua presto che sono sempre più curiosa!!!!!!
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 18/7/2010, 16:49




e io continuo ad arrossire XD giuro, non ho mai pensato così in alto...
Grazie davvero per la tua attenzione e il tuo entusiasmo ^^ non ne vedevo da tempo ...
 
Top
demonietta95
CAT_IMG Posted on 18/7/2010, 22:10




Figurati... Hai una scrittura alternativa, su un tema alternativo... e la cosa mi piace... xk non è la solita solfa vampiro e ragazza indifesa.. è diverso in senso positivo... continua così, che vai alla grande!!!!
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 18/7/2010, 22:19




Capitolo 2: Maleficium




Quella sera, quella precisa sera, sotta quella precisa luna piena di interrogativi, la mia vita cambiò rispondendo a quelle domande. Lo facevo perchè soffrivo, lo facevo per ottenere le cose che mi avevano strappato via, lo facevo per colmare il vuoto che la sofferenza mi aveva scavato. L'unica domanda a cui non seppi rispondere era "Ma perchè farlo con tanta malvagità?". Non lo seppi mai dire, ma se dovessi ripensarci dire che ormai data la mia esperienza i cattivi si divertono decisamente di più e che essere se stessi è inutile.
Ciò che successe dopo questi brevi momenti di razionalità non so proprio come definirlo: Follia, irrazionalità, ipnosi, euforia, passione.. Non ci sono parole. Era un insieme di emozioni che il mio corpo aveva creato in standby, fuori dal mio controllo e da ogni mia concezione del buon senso, da ogni buon senso stardard. Mi sentivo come se stessi morendo e la mia anima stesse uscendo dal corpo per fare quello che le pare. Si, era proprio così. Mi vidi urlare all'improvviso. Urlai e sfogai tutto quello che c'era nel vuoto se è possibile definire così quella reazione che non conoscevo e che sicuramente non avrei mai potuto riprodurre una seconda volta, a meno che non cercassi la morte. Urlai, le vene quasi esplosero, i polmoni stranamente sopportarono, il cuore palpitava come se sfrorzo di un macchinario invisibile che lo faceva battere a velocità impressionante, urlari il mio vuoto. Un urlo di dolore, di dolore puro, il dolore della perdita..il dolore della delusione. E mentre urlavo seppi che la mia bocca si stava muovendo, perchè ne sentivo l'aria entrare e sentivo il respiro affannato che donava aria per la fonazione. Credo di aver detto qualcosa di orribile, qualcosa come "Voi avete il potere di uccidere! E così sarà!". Sono quasi sicuro ormai che con quelle parole, completai definitivamente il maleficio, completai..il mio destino
Se fossi sufficientemente esperto di questo genere di strani fenomeni paraumani forse potrei anche farvi una spiegazione, ma non so nemmeno cosa stavo facendo. Ricordo solo una luce fortissima che mi circondò, come se fosse un aura che esce dal mio corpo, e che esplose in una miriade di flutti energetici viola. Danzavano così aggraziati, su e giù, a destra e a sinistra. Mi sentivo come se mi avessero tolto un dente dolorante, e quei flutti viola ne erano la prova tangibile. Erano febbrili, come febbrile era la mia delusione, perciò fu palese il rapporto creatore-creatura. Un incantesimo così non l'avevo mai visto, nemmeno nei miei sogni più belli, quelli nei quali ti ritrovi a sorridere beato e a desiderare di non svegliarti, o di ricordare quel sogno. Non avevo mai visto energia materiale così da vicino, soprattutto se era mia. Fluttuavano sempre più in alto, sempre di più, finchè in vortice danzante..si depositarono sulla luna, coprendola, macchiandola, profanandola del suo candido argento. Avevo rovinato la luna, era orribile viola, era..inumana.
Solo dopo mi ripresi dall'ipnosi che quel maleficio aveva creato, il mio dolore per così dire, perchè era quello il vero maleficio..il dolore.
Alzando gli occhi vidi per la prima volta quella luna con gli occhi dell'uomo che ero, del ragazzo ingenuo e innamorato. Svenni e restai paralizzato per quasi un mese, fu difficile riprendermi e non avendo nemmeno la minima idea di quel che avevo fatto. Si, era stato un incubo, mi ero ubriacato per il dolore e avevo immaginato tutto quanto, succede ai ragazzi giovani sotto le pene d'amore. Per la prima volta nella mia vita avrei voluto che fosse così, che fosse tutto uno stupido incubo post alcool, ma persino i sogni deludono. Ma non era la delusione che un bambino poteva provare nel ricevere un regalo indesiderato, no era una delusione che portava conseguenze, e una delusione che porta conseguenze non è come un regalo che puoi farti cambiare al negozio, è un acquisto che non ha rimborsi, devi tenerti l'acquisto..devi accettare la perdita. E la perdita c'era stata, da quella sera..ero ufficialmente morto. Da quel 24 Luglio 1877 Eric Sean Sullivan non esisteva più, era morto in quel brutto incubo, era morto dopo aver saputo che un bambina era nata la sera di quell'incubo, una bambina molto particolare, bellissima..e con i dei strani occhi un pò viola.
 
Top
demonietta95
CAT_IMG Posted on 20/7/2010, 10:28




Cavolo.... è bellissimo!!!!!!!!!!!!!
Ci credi che ho pianto alla fine.... :cry: :cry: :cry: :cry:
Povero Eric che fine triste che ha avuto...
Ma al contrario la fine del racconto, anche se racconta una ocsa brutta... è bellissima!!!!
L'hai scritta benissimo... soprattutto l'ultima frase...
Da quel 24 Luglio 1877 Eric Sean Sullivan non esisteva più, era morto in quel brutto incubo, era morto dopo aver saputo che un bambina era nata la sera di quell'incubo, una bambina molto particolare, bellissima..e con dei strani occhi un pò viola.
Stupenda!!!!!! :cry: :cry:
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 20/7/2010, 19:01




davvero? XD wow grazie! non pensavo di averla scritta così bene!
E' perchè comunque avevo il personaggio in mente già da un pò, quindi ho scritto tenendolo ben presente...mi ci sono affezionata, perchè comunque è un uomo che alla fine della sua vita è solo stanco, vuole finirla e vuole morire leggero..XD
 
Top
°She is..Ophelia°
CAT_IMG Posted on 20/7/2010, 19:36




Capitolo 3: 6 mesi di silenzio


Lo avrei mai considerato come qualcosa di realmente accaduto? Poteva davvero essere successo? Affidarmi ai postumi della sbornia mi sembrava la cosa più sensata, una cosa da Eric.. Ma non potevo più ingorare il mal di gola, quello che viene quando di urla tantissimo. Non potevo ingorare i tremori, la debolezza, lo smarrimento, gli incubi notturni, gli STESSi ogni sera: la bambina mi fissava con quegli occhi orribili, nei quali si rifletteva la luna viola, mi fissava senza parlare e io sentivo solo il desiderio di ucciderla, e quando le mie mani si serravano sulla sua gola lei parlava, come se sapesse che era proprio quello il momento di parlare... diceva sempre "Grazie, padre". Mi svegliavo sempre fradicio di sudore, tremante, e non poteva più ingorarlo: Era successo. Cosa avrei fatto, dopo aver commesso una simile atrocità? E soprattutto...cosa avevo creato? Cosa significava quella bambina con gli occhi viola? C'era una connessione con la luna, questo non lo mettevo in dubbio. Ma la vera domanda era..cosa c'era di particolare in quel viola, quel viola prodotto dal mio dolore, quel viola così potente che si era applicato alla luna quella sera? Impossibile dare risposte anche minimamente scientifiche, perchè in quel caso nemmeno la scienza poteva spiegare le mie azioni e le sue conseguenze. Il sonno era diventato un optional ormai pur di non sognare la bambina, i dubbi mi assalivano insieme al senso di colpa, non stavo vivendo. La mia vita cambiò, ed è strano dirlo visto che era palesemente e radicalmente cambiata, quando il 25 Luglio 1877 lessi un notizia sul giornale, in prima pagina, e un pezzo di carta con inchiostro sopra sembrò segnare definitivamente ciò che avrei dovuto fare per il resto della mia vita, spazzando via tutti i dubbi:

Coniugi trovati morti nella propria abitazione. Neonata sopravvissuta miracolosamente!
Tragedia avvenuta la notte del 24 Luglio, si pensa ad un malore della coppia che non presenta segni di aggressione. Neonata sotto le cure dell'orfanotrofio.


Come era anche solo lontamente possibile che una neonata potesse sopravvivere? Poteva esserci stata una rapina in casa, un incendio, qualunque cosa..ma, perchè lei, così piccola e fragile era sopravvissuta? Solo dopo collegai una serie di elementi, molti inconsci, altri evidenti, elemente che componevano il puzzle del mio destino, costituendo pezzo dopo pezzo, il quadro della mia dannazione eterna. Lessi sul giornale i nomi della coppia. Primo pezzo: Erano i genitori della bambina che sapevo era nata quella sera, la chiamo così ormai non volendola rievocare. La gola mi bruciò ancora producendo una specie di scossa elettrica nel mio intuito. Si, avevo urlato, voleva ricordarmi questo la mia gola.. ma, cosa avevo urlato? Stavolta agì qualcosa di paraumano e di molto inconscio dentro di me, perchè mi trovai a sussurrare "Voi avete il potere di uccidere! E così sarà!". Secondo elemento... Uccidere, hanno il potere di uccidere, così sarà..così sarà con..quel viola. Non so se la gola mi fece male come il quell'istante, dopo l'urlo ben diverso da quello di quella sera, era un urlo di assoluta consapevolezza, consapevolezza di ciò che avevo creato, del mio abominio.. Mi operarono alla trachea e alle corde vocali, e questo fu un bene perchè rimasi completamente muto per 6 mesi. Mi fece bene stare in silenzio, a meditare, a capire. Dopo 6 mesi e svariati articoli sul giornale di misteriose morti in orfanotrofio seppi esattamente cosa dovevo fare, seppi che non potevo cancellare niente e la cosa più sensata che avrei potuto fare nel resto della mia vita, anzichè continuare a star male, a rompermi ancora la gola con le urla e a spezzare il mio cuore con il senso di colpa, era quella di riparare. Dopotutto un vaso rotto è rotto per sempre, ma i suoi pezzi li puoi ancora incollare, puoi cercare di porre rimedio anche se..i segni restano. Eppure è orribile tutto ciò, lo scopo della tua vita dovrebbe arrivare inaspettato e piacevolmente per caso, accolto come un miracolo, un idea geniale piovuta dal cielo.. Il mio era nato da 6 mesi di silenzio nella bocca e nel cuore, il mio era nato da tutto ciò che di male può essere fatto, pensato, detto. Avrei cercato quelle bambine, le avrei cresciute, le avrei addestrate, le avrei controllate e soprattutto avrei fatto in modo di..riparare, e, finalmente avrebbero potuto ringraziarmi, proprio con in quell'incubo ricorrente.
L'orfanotrofio puzzava di pegno marcio e cane bagnato, ma tutto sommato non doveva essere profumato un luogo dove oltre che ospitare, serviva anche a traumatizzare i bambini. Chiesi della bambina sopravvissuta, certo che non ci sarebbero stati dubbi sulla sua identià. La suora impallidì pur tenendo la sua posa composta da severa nutrice, non rispose subito perchè ovviamente, come tutte le suore, non si fidava di me, l'uomo vestito di nero con lo sguardo maledetto. Ma poi deve aver pensato che solo uno scellerato come me viene a chiedere di una bambina che ha senza dubbio creato già grossi problemi, e perciò mi rispose.
"Ha idea di ..cosa... sia quella bambina?" disse la suora con voce gelida.
"Non so di che stia parlando, voglio solo una bambina, sono vedovo. E voglio LEI. Voglio che non sia più solo una sopravvissuta" dissi sudando per la farsa che stavo mettendo in scena. La suora parve bersi tutto anche se la sua posa autoritaria rivelava tutti suoi sospetti.
"quella bambina è una strega, è posseduta..dal..Dem..Demonio!" disse la suora facendosi rossa in viso facendosi velocemente il segno della croce, come se ci fosse il pericolo che possedesse anche lei senza quel segno di fede.
"E se a me non interessasse?" dissi scattando e mordendomi la lingua per essere andato vicino al farmi scoprire.
La suora se ne accorse e si fece ancora più sospettosa, ma pur di liberarsi di una creatura del diavolo, come pensò, mi acconsentì di accedere alle carte dell'adozione.
"Io l'ho avvertita. Strane cose accadono quando LEI è sveglia, vigile.. La gente muore, e muore solo in sua compagnia.. Quella bambina è la giustiziera del demonio.." disse la suora in preda ad un paura sfrenata, mai vista nelle donne come lei.
"Io la voglio. Mi creda preferirei morire..ma ormai non ho scelta, ormai non la ho più.." dissi, e quella firma sui documenti sigillò per sempre il legame con il mio peccato.
 
Top
75 replies since 16/7/2010, 15:41   722 views
  Share