Bel nome, mi piace! xD Ora posto.. Ma allora è proprio vero che le ochette, tua madre e il tuo peggior nemico ti rovinano la vita!Avevo fatto dormire Edmund per terra. Tsé, gli stava bene.
Il giorno dopo, quando arrivai a scuola assieme a Edmund tutti mi guardarono straniti.
Mi girai verso Edmund, << Ho qualcosa tra i capelli? >> sussurrai. Tutti quegli sguardi addosso mi davano un fastidio tremendo.
Ridacchiò divertito. Cominciai a sentire dei bisbigli.
<< Secondo te stanno assieme? >> mormorò una voce.
<< Ma no, con Megan? Quella lì è così scontrosa che neanche il principe azzurro la sopporterebbe >> e ridacchiò. Sentii mormorii simili. Sbuffai. Quant’erano infantili. Scossi la testa. << Senti, Edmund >> lo chiamai, ma nessuno mi rispose. Mi voltai e lo vidi che stava chiacchierando con un paio di ragazze. Sgranai gli occhi. Com’era possibile? Aveva già fatto colpo? Quel ragazzo mi stava davvero rovinando la vita. Feci per andare avanti, ma qualcuno mi fermò. Mi voltai. C’erano tutte le mie compagne di classe che mi sorridevano allegramente. Non mi avevano MAI rivolto la parola. Sbuffai. << Che volete?! >> esclamai, con tono di voce alto. Inarcarono le sopracciglia e si allontanarono piano, chiacchierando tra di loro alle mie spalle. Sentivo tutti i loro pensieri. Mi giungevano rapidi alle orecchie. Molti, anzi, TUTTI, stavano pensando a me o a Edmund. Che rabbia. Tutti erano così ficcanaso. Mi chiedevo se potevo usare il mio potere per ucciderli tutti.
<< Ehi! Megan! >> la voce squillante di Edmund mi fece saltare.
<< Che vuoi?!?!? >> esplosi. Avevo i nervi fin sopra ai capelli. Indietreggiò. Poi si limitò a scrollare le spalle. << Sono simpatiche! >> esclamò, d’un tratto.
<< Chi? >>.
<< Come chi? Le tue amiche! >>.
<< Quali amiche? >> okay, ero decisamente confusa. Io avevo delle amiche?
Edmund m’indicò un gruppo di ragazzine eccitate in un angolo.
<< Le ochette? >> mormorai.
<< Mi hanno detto che sei loro amica >> sussurrò, confuso.
Bene, bene. Riuscii a sentire il pensiero della “boss” del gruppo.
Oh, dai Megan, dì che siamo tue amiche! Stronza, si stava incitando da sola.
Un altro pensiero giunse alle mie orecchie...
Edmund, che bello... Magari si innamorasse di me...
Diamine, e se Megan sta con quel tizio bellissimo?
Ma dove ci vedevano tutta sta bellezza? Un ragazzo normale, come tutti gli altri. Lo guardai, magari avrei notato qualcosa di diverso. Niente. Un ragazzo qualunque, sorridente, e leggermente carino.
<< Che c’è? >> mormorò, inclinando la testa di lato.
<< C’è che sei particolarmente effeminato >> borbottai mentre sul mio viso si dipingeva una smorfia. Si rabbuiò. Cercò di mantenere la calma.
<< Effeminato a chi?! Vuoi dire che sembro gay?! >>. Non era più molto felice. Suonò la campanella. Tutti corsero dentro le proprie classi. Rimanemmo solo noi due in corridoio. Ridacchiai. << Dai, puoi anche non fare più finta! >> scoppiai in una risata fragorosa. Lui inarcò un sopracciglio. << Secondo te sto fingendo? >> mormorò. Non riuscivo a trattenere le risate. << Mi dispiace avvertirti, caro Edmund, ma sei un pessimo attore >>.
Il suo sguardo ardeva. Ops... L’avevo combinata grossa!
La sua mano mi afferrò per il braccio con violenza. Mi spinse contro il muro.
<< Io non sono perfetto >> sussurrò, sadico, << Per mia sfortuna sono orgoglioso e a volte violento.. Non sono perfetto >> ripeté. Portò le mie mani con la forza contro il muro. Stava per farmi qualcosa quando udimmo dei passi. Mi lasciò subito. << Per sta volta la scampi >> sussurrò.
<< Era una minaccia? >>.
<< No, era un’ avvertenza >>.
Un insegnante si stava avvicinando. << Ragazzi, la campanella è suonata da cinque minuti, correte in classe che è meglio >>.
La giornata trascorse “tranquillamente” (per dire), tra bigliettini che mi arrivavano dalle mie compagne chiedendomi il cellulare di Edmund, e con la stessa risposta:”Non lo so”, e tra le chiacchiere di Edmund. In pratica, avrò ricevuto si e no 50 richiamate dagli insegnanti. Quando tornai a casa Edmund aveva ricominciato a fissarmi male. Proprio non gli andava giù che lo prendessero un po’ in giro? Sentivo il suo sguardo addosso.
<< Che hai?! >> sbottai infastidita.
<< Davvero sembro gay? Non che ci sia niente di male ma.. a me piacciono le ragazze! >> esclamò, scrollando le spalle. Sbuffai.
<< No, non lo sembri! >> dissi seccata, << C’è solo che sei un ragazzo troppo sorridente, troppo d.. >> mi riusciva difficile dire quella parola.
<< Troppo..? >> m’intimò.
<< ..D.. Dolce >> sospirai. Lo sentii trattenere una risata forzata.
<< E io sarei effeminato perché sono.. dolce? >> scoppiò a ridere come un imbecille, tanto che lo sentì pure mia madre. Spalancò la porta. << Edmund! >> esclamò, << Anche oggi qui per fare i compiti? >>.
Lui scattò in piedi. << Ma certo Signora Crawling >> si portò una mano al petto, << il dovere prima di tutto! >>. Sembrava un soldato da guerra. Inarcai un sopracciglio.
<< Anche prima dei giochi stupidi che fai? >> sussurrai, scettica. Sembrava un po’ indeciso a causa della mia domanda, perciò cambiò argomento.
<< Allora, Signora Crawling, come sta? >> esclamò facendo accomodare mia madre sul MIO letto. Manco fosse a casa sua. Sospirai.
<< Oh tutto bene, e a te, Edmund caro? >>.
Mi venne la nausea.
<< Per favore, smettetela! >>.
Non li sopportavo più. Sembravano una suocera e il marito della figlia che chiacchieravano allegramente. Stavo letteralmente per vomitare. Davvero.
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Okay, altro capitolo idiota. xD Commentate