@ bella and edward italian forum -

Un Viaggio Verso L'Ignoto

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folgorata
CAT_IMG Posted on 20/6/2009, 23:04




@ Gothic
No non pensiamo che sia massacrante è malinconico perchè lo sentiamo ingiusto. o per lo meno. Ormai Bella e Edward sono un po nostri...

Maiella e Morrone non aibbiamo pubblicat e scritto su Celestino V, quei posti li conosco bene. :-)
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 20/6/2009, 23:24




sisi su celestino V ce ne sono molti di libri xD
poi l'abbazia è meta di scarpinate quando è bel tempo.. mi duole ammettere però che pare con il terrremoto ci sia stato qualche danno e abbiano chiuso l'eremo su... :cry:
 
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*Nereide*
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 01:18




mmmm competizione per bella quindi.... :shifty: interessante!!!Ma io tifero' sempre per Bella!!! ;)
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 01:32




una meravigliosa competizione direi sisi **
 
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kikuzza89
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 17:03




e sono arrivata pure iooo!!! xD
scusate per l'attesa ma sto impazzendo sempre di più.. ç____ç

complimenti simo!! lo sapevo che dentro di te si celava un'anima da scrittriceeee!! bravissimaaaaa!!
adesso aspetto con ansia il capitle successivo.. :DD
 
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folgorata
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 19:22




Gothika vorrei dirti "quando posti?" Ma aspetta stasera, quando ho parlato con Gaia.
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 21:01




il tempo di finire di scrivere, avrei bisogno prima in assoluto di mandartelo per correggerlo.. dopo così tanto tempo i discorsi diretti mi fanno impazzire, sembro idiota =_='
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 22:54




ho modificato una decina di volte xD

ecco a voi il secondo Capitolo!!!!



Cap. 2 - Pioggia


Quella mattina lasciai la macchina nel parcheggio riservato agli ospiti del Forks Motel, in pratica davanti al marciapiede.
Forks non era poi chissà cosa! Una semplicissima cittadina posta a nord della penisola di Olympia, quasi sempre coperta di nuvole e fredda.
Immaginai di passare l’inverno lì, mi vennero i brividi al solo pensiero.
Dovetti recuperare un ombrello dal fondo della valigia più grande. Fuori s’era scatenato il diluvio universale.
Eppure quando avevo visitato Londra, anni prima, appena arrivata, già gironzolavo in pinocchietti e T-Shirt. Strano a dirsi, non piovve mai: alla faccia dei meteo!
L’appuntamento era stato fissato nell’aula magna di un liceo qui vicino, guarda caso proprio dietro l’angolo, almeno così aveva indicato la receptionist.
Prima di uscire, ringraziai nuovamente il cielo per la possibilità di portare la mia dolce gattina. L’albergo infatti consentiva di alloggiar anche i piccoli animali
Così, sotto la pioggia battente ed il freddo pungente, che in una normale stagione primaverile sarebbe stata bandita e che qui nella West Coast al contrario pareva normale, mi strinsi un po’ di più nel piumino, affondando nella sciarpa, giungendo alla Forks High School.
Fuori non c’era traccia degli studenti, sicuramente a lezione, e aspettai l’arrivo del dottor Luscher sotto il portico.
Ero arrivata con largo anticipo.
Estrassi le cuffiette del mio mp3 e rimasi a fissare i dintorni, appoggiata alla parete.

Dopo un tempo che mi parve infinito, tant’è che l’intera discografia dei Linkin Park era agli sgoccioli, vidi una macchina lussuosa sostare brevemente, per lasciar uscire un paio di persone vestite “a modo”.
Un fascinoso ragazzo sulla trentina aprì un ombrello enorme facendo scendere elegantemente una ragazza. Le porse gentilmente il braccio per un appiglio sicuro, accettato con un sorriso di riconoscimento e si avviarono verso l’edificio.
Si stavano dirigendo noncuranti verso di me. Spensi il lettore riponendolo in tasca.
Così presi dal loro discorso, mi passarono affianco senza degnarmi di un solo misero sguardo.
Nelle grandi città, la gente tende ad abituarsi a certi stili fuori dal comune, anche se l’occhiata di divertimento non manca mai, poi dipende... Differentemente, nelle città più piccole, l’occhio critico ti squadra da capo a piedi facendoti sentire fuori luogo.
Scettica diedi un’arruffata nervosa ai miei capelli medio-lunghi sparati quasi in ogni direzione, di un bel rosso magenta con ciuffi sparsi azzurri tendente al viola acceso nonostante la poca luce cittadina e la frangia scalata strana del mio nature color. Avevo messo un po’ di matita nera intorno agli occhi, evidenziata dall’ombretto sfumato verde acqua verso l’interno e porpora verso l’esterno, infine un leggerissimo strato di gloss alla ciliegia. Non avevo esagerato essendo solita preferire passare inosservata sul posto di lavoro. Però qui, dopo le facce stranite ricevute il giorno prima...
Sembrò ci fossero abituati. Poi capii! Non erano del posto, ma stranieri in terra straniera, proprio come me!
Questo voleva dire solo una cosa: il misterioso motivo per cui mi trovavo agli inizi d’aprile in una sperduta cittadina di poco più di 3120 abitanti, sotto un portico a gelarmi le ossa (non che a Salem fosse meglio, ma era casa mia!) e dove tutta la cittandina mi fissava come un’aliena, il motivo della mia presenza a Forks erano costoro?? Non era possibile!

Lui, molto carino, decisamente alto, carnagione tendente al bronzeo, a quel che potevo notare dall’abbigliamento formale, era dotato di fisico asciutto ma ben modellato. I capelli castano scuro erano giusto un po’ ribelli e gli occhi verdi da panico. Sorrideva sciolto guardando l’accompagnatrice.
Lei gesticolava presa dalla conversazione. Sembrava trasmettere serenità tutt’intorno e da come sfuggiva gli sguardi, era probabile fosse anche molto timida.
Le linee morbide del corpo erano morbide accentuate dai capelli scuri mossi che le incorniciavano il visetto da ninfa. La figura snella faceva un certo effetto. Avrà avuto sì e no, la mia età.
Decisi di schiarirmi la voce:
«Chiedo scusa, siete qui per l’appuntamento con il dottor Luscher?» Chiesi timorosa di aver fatto una delle mie solite gaffe. “Loro”, presi alla sprovvista, tornarono indietro e mi osservarono brevemente.
«A dire il vero sì» rispose dolcemente la ragazza «Stiamo arrivando proprio ora dall’aeroporto, i nostri voli hanno fatto ritardo.»
«Non sapevo se aspettare fuori o entrare... Vi spiace se mi unisco a voi?» continuai rivolgendomi a lei. A quanto pare il tipo proprio non se lo aspettava, forse che sapessi parlare, o chissà...
Ad un cenno dei due, presi a seguirli mentre entravano nel labirinto scolastico alla ricerca dell’aula magna. Seguendo le indicazioni presenti nei corridoi e chiedendo un paio di volte ai collaboratori scolastici incontrati, trovammo la nostra meta. E... Non c’era nessuno!

Li guardai rassegnata, “e adesso? Tutte a me!!” pensai sbuffando cadendo su una delle sedie vicine.
«Ho sentito molto parlare di voi, signorina Laghi. Mi risulta siate una delle grafiche italiane più in gamba acquisite di recente dalla Rainbow Society. La sua fama si espande a macchia d’olio su internet da anni. Le chiedo scusa di non averla riconosciuta subito, poco fa. Non credevo fosse così eccentrica anche nella vita reale!» Era stato il ragazzo a parlare, con un’espressione indecifrabile sul volto a rispecchiare le parole.
Non me l’aspettavo, in più, un brivido di fastidio aveva percorso la schiena nel momento dell’accenno al mio modo di essere. Ma cosa credeva?
«E voi chi sareste?» Lo sfidai anche se poteva riperquotersi a mio netto svantaggio. Avevo già detto che odiavo essere giudicata dalle apparenze? Ecco lo affermo ora, era una cosa che proprio non sopportavo.
Colsi l’occhiata sfuggente della ragazza rimasta in disparte. Era imbarazzata. Poi sollevò il viso e con espressione improvvisamente decisa accennò con un gesto a sé stessa ed esordì:
«Sono qui per il tuo stesso motivo. Mi chiamo Sophie Pattz vengo da Londra, mi occupo di ricerche su leggende popolari, mitologia, e leggende metropolitane. Dicono...» mimando il gesto delle virgolette «sia una delle più esperte in campo, anche se non mi ritengo affatto tale. Ci sono ancora tante cose che non so.
E lui...» disse stavolta indicando col capo il ragazzo «è il signor Lusher, l’uomo che ha permesso il nostro incontro qui a Forks.»
“Ommiodio”


Edited by gothika85 - 22/6/2009, 01:45
 
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kikuzza89
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 23:11




uahahahahah ma che brutta figura con luscher xDD ommidioooo

comunque bel capitolo.. mi piace sempre di più questa storia.. complimenti simooooo
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 23:21




una figura pessima =_=' speriamo non se la prenda troppoo con Azzurra Laghi
altrimenti lo faccio mangiare da un grizzly di nome emmett

X°D grazie KIKY **
 
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*Nereide*
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 23:24




Ops :blink: ...iniziamo bene ^_^ ..
Poteva presentarsi prima questo Luscher -_-,la ragazza mi piace,sembra tosta...e "colorata" tra capelli e trucco ^_^ !!!continua simooooooo!!!

Che bello...si chiama Azzurra...mi e' sempre piaciuto questo nome :wub:

Dolce notte..io stacco!!!

Edited by *Nereide* - 22/6/2009, 00:30
 
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kikuzza89
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 23:26




di nulla tesha!! sono rimasta sveglia per leggere il secondo capitolo! ;)
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 23:30




però notato il comportamento altezzoso? UU sapientone del piffero.. "quando i personaggi si ribellano"
*______* grazie mary... *_*effettivamente poteva fiatare prima.. all'inizio mi pareva un baccalà

grazie amore ** non pensavo manco io di farcela, però ho i miei modi per scrivere ;) xD

buonanotte per chi va a nanna **

Edited by gothika85 - 22/6/2009, 00:48
 
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folgorata
CAT_IMG Posted on 22/6/2009, 00:24




Bello Bello, acchiappa un sacco, tutto ben descritto, magica☺
La scrittura molto più disciplinata!
Sei bravissima, la protagonista è molto credibile e tutta la situazione sembra di esserci. Molto brava!

Seconda storia:
Eh non so... perchè non adattare Liz Cambell alla tua Azzurra laghi?
 
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gothika85
CAT_IMG Posted on 22/6/2009, 00:46




perchè liz ha un ragazzo che qui appartiene ad un altro cuore...
azzurra avrà un legame con gli occhi viola, e non l'unica parte colorata uguale xD

correggo immediatamente allungando dove devo ;)

grazie per "l'ACCHIAPPANTE" :wub:

sistemato *d*
 
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312 replies since 19/6/2009, 00:09   3796 views
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