Like a Comet

“Quest’odore, un umano! Non è possibile cosa ci fa qui? Può esistere un umano senza il minimo istinto di auto-conservazione?”

Eppure. Eppure, nonostante questo, come potevo mandare all’aria mesi e mesi di tentativi, di dolore, di sacrifici per poter restituire a Bella la possibilità di una vita umana?
Daniel non aveva una risposta concreta per me. Come vivere senza lei? Come rinunciare a salvarla?
Daniel cominciò a spiegare ciò che io avevo già percepito nei suoi pensieri... ed io, decisi di ritirarmi nel folto della vegetazione.
La ferita nel petto, faceva male più che mai.

Capii che se anche avesse potuto trovare qualcun altro, se anche avesse avuto dei bambini, i suoi occhi sarebbero rimasti per sempre opachi, spenti. Capii che la sua vita, così come la mia, sarebbero state ricolme di rimpianti. Non ci sarebbe stata fiducia, né voglia di vivere. Come le nuvole che ricoprivano Forks, qualcosa, il nulla, avrebbe ricoperto le nostre anime.
E sentii arrivare il colpo al cuore, il colpo che vinceva la resistenza a non accettare ciò che vedevo.
Io e Bella... Saremmo... morti.
Morti dentro.
Privati di sogni, speranze, della gioia di alzarsi al mattino. La vita sarebbe divenuta una lotta di resistenza e quanto a me, sapevo che ogni resistenza si era esaurita.