@ bella and edward italian forum -

Un'amicizia che profuma d'amore

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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 2/6/2013, 19:32
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Buonasera! Fino ad ora avevo scritto sempre nel fandom Twilight e questa è la prima volta che mi cimento in qualcosa di originale, quindi siate clementi!
Piccola informazione: questa storia l'avevo scritta in terza persona ma poi ho cambiato idea e l'ho trasformata in prima e dopo tanto pensare ho deciso di pubblicarla, anche grazie al sostegno di una mia cara amica (si, sto parlando di te shasha5, ti adoro!!!) e spero tanto che vi piaccia!!!
Vi lascio alla lettura!


Un'amicizia che profuma d'amore



Capitolo 1



Avevo sette quando mi innamorai, per la prima volta, del nuovo compagno di classe.
Beh, forse innamorata non era la parola giusta. Chiamiamola semplice cotta da bambina.
Allora non conoscevo il vero significato celato sotto quella parola tanto piccola che a solo pronunciarla diventava grande come il mare.



… 12 anni dopo…

Era passato moltissimo tempo da allora e dopo essere stata respinta per ben due volte dal ragazzo che avevo continuato ad amare fino all'età di quindici anni, mi ero detta basta!
Non potevo continuare a soffrire per uno che nemmeno mi calcolava in quel senso ma mi considerava una semplice amica.
Avevo provato anche a dimenticarlo in ogni modo possibile ma senza alcun risultato, nemmeno odiarlo era servito a molto perchè non c'era affatto verso. Non aveva funzionato.
<< Francy, non pensare più a lui! Non ne vale la pena!>> mi disse la mia amica Imma.
<< Ma io non penso più a lui, Imma! Non in quel senso almeno>> le risposi con tono sicuro e fermo.
Io e Imma ci eravamo conosciute in seconda elementare e avevamo continuato la scuola insieme fino alle medie, dopo di che le nostre strade si erano divise.
Ci eravamo ritrovate solo di recente.
Io avevo preso il diploma di Operatore Turistico, mentre lei quello di ragioneria.
All'inizio consideravo l'amicizia di Imma un'amicizia di convenienza, visto che ai tempi della scuola mi chiamava solo per i suoi comodi.
Da quando ci eravamo ritrovate, lei aveva fatto di tutto per ottenere il mio perdono per il pessimo comportamento che aveva assunto nei miei confronti, cosa che era servita visto che l'avevo perdonata e speravo davvero con tutto il cuore che Imma non commettesse nuovamente lo stesso errore di tanto tempo fa.
<< Spero davvero che sia così, perchè tu non meriti di soffrire in eterno. Mi capisci?>>
<< Perfettamente e fidati. Non soffrirò>> l'avevo rassicurata.
<< Dai, adesso usciamo perchè ho tanta voglia di divertirmi stasera!>>
Io scossi la testa davanti al suo atteggiamento ma non potevo farci nulla: lei era così e non avrei cambiato amica nemmeno se me l'avessero servita su un piatto d'argento.
Prima di uscire, mi diedi un'ulteriore controllata allo specchio.
Indossavo un paio di pantaloni celeste a vita bassa, un top dello stesso colore e avevo abbinato un braccialetto molto carino con le perle e un paio di scarpe azzurre. In pratica ero tutta azzurra e quel colore mi donava.
<< Andiamo che stai benissimo! Farai strage di cuori stasera!>> mi stimolò Imma.
Io sorrisi. Infondo non avevo niente da invidiare alle altre ragazze.
Ero una ragazza molto carina, capelli lunghi scalati che mi arrivavano sulle spalle, occhi marroni ereditati da mia madre e un fisico slanciato con le curve al punto giusto.
<< Si, forse hai ragione>> risposi voltandomi verso di lei e iniziai a squadrarla.
Indossava un paio di pantaloni attillati color rosso scarlatto, un top del medesimo colore, scarpe rosse con i tacchi e al polso un braccialetto.
Imma sbuffò sonoramente davanti al mio sguardo: << So cosa stai pensando. Una cosa tipo "Devi acchiappare il toro, per caso?">> disse convinta.
A quel punto, mi misi a ridere per un buon quarto d'ora e quando mi calmai le chiesi scusa.
<< Dai, andiamo torero in versione femminile!>> le dissi poi, trattenendo le risate prima che tornassero e uscimmo per la nostra serata all'insegna del divertimento.
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 6/6/2013, 21:50
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Buonasera a tutti!! Ecco il secondo capitolo ^^
Buona lettura!!!


Capitolo 2




Era domenica ed io stavo dormendo tranquillamente, fino a che non mi svegliò il suono del telefono.
<< Veramente, Francesca sta dormendo e non può rispondere>> disse la voce di mia madre al suo interlocutore telefonico.
Mia madre, Giusy, era una donna che non passava affatto inosservata: capelli lunghi castani come me, corpo mozzafiato e quando passeggiava per strada, tutti i passanti appartenenti al genere maschile non le toglievano gli occhi di dosso.
Tempo fa aveva lavorato come sarta e adesso, invece, era una casalinga.
<< Mamma, chi è?>> dissi con voce assonnata.
Lei entrò in camera e mi porse il telefono: << E' Imma>>
Io presi il telefono e mamma tornò in cucina.
<< Pronto?>>
<< Te l'avevo detto che avresti fatto strage di cuori!>> disse Imma.
Mi voltai verso la sveglia per vedere l'orario. Erano le otto e mezzo.
<< Imma, ti rendi conto di che ore sono?>> le chiesi con tono di rimprovero.
<< Le otto e mezzo, perchè?>>
<< E' domenica, unico giorno in cui posso dormire un pochino in più, e tu mi svegli a quest'ora per dirmi una cosa del genere?>> continuai.
<< E ti sembra poco? Ti ricordo che ieri un tizio dal fisico mozzafiato non ti ha tolto gli occhi di dosso!>> mi ricordò lei pensando alla serata che avevamo trascorso ieri.
Ieri, dopo essere uscite, eravamo andate a fare una passeggiata e a prendere un gelato. Dopo di che siamo andate a ballare.
Avevo imparato a ballare solo grazie all'aiuto della mia amica Desirèe, la quale lavorava come animatrice e coreografa e ballava divinamente.
Comunque, mentre ballavo mi sentivo addosso gli occhi di qualcuno e non mi sbagliavo.
In lontananza, vidi un ragazzo molto affascinante: alto,moro, occhi verdi e fisico muscoloso al punto giusto. Era molto, molto sexy e non lo potevo negare.
<< L'avevo notato>> le dissi col sorriso sulle labbra.
Essere guardata mi lusingava molto.
<< E?>> insistette lei.
<< E cosa?>>
<< Non ti attraeva nemmeno un pò?>>
Scossi la testa. Era mai possibile che la mia amica volesse a tutti i costi che mi dimenticassi di quel cretino che mi aveva rifiutata uscendo con un altro ragazzo, mettendo in atto il metodo "chiodo schiaccia chiodo"?
<< Ti ho già detto che non intendo uscire con nessuno. E questo non vuol dire che non trovi affascinante il ragazzo di ieri sera>> dissi alla mia amica.
<< Allora lo ammetti che era carino>> insistette Imma con tono malizioso.
<< E perchè mai dovrei negarlo?>> risposi per poi scoppiare a ridere seguita da lei.
<< Ecco, grazie a te mi è passato il sonno e credo che debba alzarmi, dato che sicuramente non riuscirò più ad addormentarmi. Ciao, amica!>>
<< Ciao, carissima!>> e riattaccai.
Una volta alzata, feci una rapida doccia e mi vestii. indossai i pantaloni di una tuta, per stare comoda, e una t-shit bianca e rossa. L'aria era un pò fresca.
Cominciai i lavori domestici: lavai i piatti dopo aver fatto colazione, tolsi la polvere e feci i letti. E mentre stavo stendendo il bucato, bussarono alla porta.
Lasciai quello che stavo facendo e andai ad aprire.
<< Ciao, Giusy! Entra>>
Giusy era un'altra mia migliore amica, insieme a Imma.
Ci eravamo conosciute sulla fermata del pullman e all'inizio non le rivolgevo la parola perchè ero troppo timida.
Quando poi ci parlammo, legammo immediatamente e ogni volta che a scuola c'era un'assemblea d'istituto, trascorrevamo tutto il tempo insieme.
Giusy era una ragazza minuta, a scuola la soprannominavano (e lo fanno ancora) "nana", però era molto carina: bionda, occhi castani e portava un paio di occhiali.
L'adoravo e le volevo molto bene.
<< Sono venuta a vedere come stava la mia amica>> disse Giusy salutandomi con un bacio sulla guancia.
<< Tutto bene, come vedi. E tu? Se non ricordo male quest'anno hai l'esame di stato>>
Giusy era all'ultimo anno delle superiori e doveva affrontare l'esame di maturità.
<< E' vero, ma puoi stare tranquilla perchè mi sto impegnando seriamente. Mi conosci bene e sai come sono fatta>>
<< E' proprio perchè ti conosco che mi fido ciecamente>> la rassicurai mentre fnivo di stendere il bucato.
<< Senti, se hai finito usciamo un pò? Mi potresti accompagnare al centro commerciale. Sai, dovrei fare alcuni acquisti>> chiese Giusy.
<< Va bene. Aspetta che mi cambio>> le risposi.
Optai per dei pantaloni neri, maglietta a maniche corte e ai piedi delle converse nere.
Avvisai mia madre che stavo uscendo e lei mi raccomandò di non fare tardi.
Accompagnai Giusy al centro commerciale come mi aveva chiesto e acquistò un paio di pantaloni taglio jeans gialli e una maglietta bianca con la stampa di un grazioso gattino.
<< Tu sì che hai le idee chiare!>> le dissi allegramente.
<< Per fortuna, non ho gusti difficili come le tue vecchie compagne di classe che quando fanno compere ci mettono ore!>> mi rispose facendomi ridere di gusto.
Anche se non aveva poi tutti i torti.
Quando le mie compagne di scuola andavano a fare shopping, ci mettevano sempre tanto per decidere cosa prendere. Soprattutto se si trattava di scarpe, borse e trucco!
Quando poi andammo a pagare, mi bloccai non appena mi accorsi chi c'era davanti a me.
Dall'altra parte della cassa, a sistemare la sua spesa nelle buste, c'era il ragazzo che avevo visto l'altra sera.
<< Non è possibile>> mi dissi.
<< Cosa?>> chiese Giusy non capendo quale fosse il problema.
<< Niente, niente. Dai, andiamo a pagare>> risposi cambiando discorso.
Una volta pagato, tornammo a casa ed io non riuscivo a credere di aver rivisto quel ragazzo proprio in quel centro commerciale. Quando si dicono le coincidenze!
 
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CAT_IMG Posted on 11/6/2013, 18:55
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Ciao Francy! Molto carina questa tua nuova storia, sono curiosa di leggere il seguito! Scusa se non ho commentato prima!
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 14/6/2013, 23:28
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CITAZIONE (Giuly V @ 11/6/2013, 19:55) 
Ciao Francy! Molto carina questa tua nuova storia, sono curiosa di leggere il seguito! Scusa se non ho commentato prima!

Non ti preoccupare, Giuly ^^ Sono contenta che la storia ti piaccia e spero che lo stesso valga per questo capitolo :)

Buona lettura!!!

Capitolo 3



Il giorno seguente, chiamai la mia amica Imma e la informai dell'incontro fatto il giorno prima.
<< Cioè, fammi capire: tu hai visto quel figo da paura non hai fatto niente?>> mi chiese per vedere se aveva capito bene.
<< Cosa volevi che facessi? Che mi mettessi a parlare con uno sconosciuto?>>
<< Ma così non conoscerai mai un altro!>> insistette.
Io sbuffai sonoramente. Era mai possibile che Imma avesse in mente solo il desiderio di vedermi a tutti i costi accanto ad un ragazzo? Non pensava minimamente a se stessa? Era chiaro che lo facesse per il mio bene, ma a volte era proprio pesante!
<< Imma, per favore, potresti pensare a te per una volta? Alla mia vita ci penso io! Grazie!>> e riattaccai senza darle il tempo di rispondere.
<< Che cosa credi? Che io non voglia più innamorarmi? Ti sbagli, cara!>> mi dissi a voce alta.
"Voglio innamorarmi nuovamente. Ma ho paura di non riuscire a farlo.
Ho paura di non poter più aprire le porte del mio cuore ad un nuovo, futuro amore. Ma devo provarci perchè altrimenti non mi innamorerò più di nessun ragazzo. Io invece voglio farlo: voglio incontrare qualcuno che per me sarà l'unico vero amore, l'uomo della mia vita".
Era questo quello che pensavo e provavo nel profondo della mia anima.
Volevo incontrare qualcuno che per me sarà speciale e con cui condividerò tutto. Ogni cosa. Bella o brutta che sia.
Decisi di andare a fare una passeggiata, in modo che potessi sbollire un pò la tensione e la rabbia.
Mi fermai in un bar e decisi di fare colazione lì, ordinando un bicchiere di caffellatte e un cornetto alla crema.
<< Grazie>> dissi al ragazzo che mi servì l'ordinazione e non appena alzai il viso mi resi conto di chi fosse.
Era il ragazzo sexy dell'altro giorno.
<< Ma allora è una persecuzione!>> dissi a voce bassa per non farmi sentire.
<< Come, scusa?>> chiese lui.
<< No, niente. Lascia stare>> risposi io cambiando discorso.
Il ragazzo mi guardò per un attimo.
<< Io ti ho già visto da qualche parte>> disse ad un tratto rimuginandoci su.
<< Se per questo anch'io>> dissi un pò indifferentemente.
<< Ma certo! Tu sei la ragazza che ballava qualche sera fa!>>
<< E tu sei quello che non la smetteva un attimo di fissarmi>> gli risposi guardandolo finalmente negli occhi. Era meglio se non l'avessi fatto.
Gli occhi verdi del ragazzo mi fissavano come se volessero ipnotizzarmi ed io non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui.
<< Quando vedo una cosa bellissima, difficilmente riesco a toglierle gli occhi di dosso>> disse lui continuando a guardarmi. Io arrossii di botto e distolsi lo sguardo per un attimo.
<< Comunque piacere, Andrea>> si presentò.
<< Piacere, Francesca>> risposi stringendogli la mano. A quel contatto, sentii una leggera scossa e allontanai subito la mano.
Alzai lo sguardo per vedere la sua espressione e mi accorsi che era la stessa che avevo assunto io qualche istante prima.
Possibile che avesse sentito anche lui quella scossa?
Scossi la testa come per scacciare quel pensiero secondo me ridicolo.
Finito di mangiare, decisi di andare a casa e salutai Andrea.
<< Arrivederci e piacere di averti conosciuto, Andrea>> lo salutai.
<< Piacere mio. A presto, bellissima!>>
Io arrossii ancora una volta e uscii dal bar.
Non appena entrai in casa, il telefono cominciò a squillare.
<< Francesca, rispondi tu!>> disse mia madre.
<< E non sono nemmeno entrata>> dissi un pò infastidita.
<< Pronto?>> dissi una volta alzata la cornetta.
<< Ti sembrava quello il modo di reagire? Attaccandomi il telefono in faccia?>> mi rispose la mia interlocutrice dall'altra parte.
<< Ciao, Francy! Come stai? Ciao, Imma! Tutto bene, e tu? Tutto bene, grazie!>> risposi ironicamente. << Hai forse dimenticato le buone maniere, per caso?>> continuai.
<< E' vero, scusami tanto! Stai bene?>> disse lei.
Sospirai. << Si, certo. E tu?>> chiesi.
<< Idem, grazie. Ma mi spieghi che ti è preso stamattina?>>
Imma aveva ragione. Mi ero comportata davvero male rispondendole in quel modo e riattaccandole il telefono in faccia.
<< Hai ragione, ti chiedo scusa. Non avrei dovuto aggredirti in quel modo. Mi perdoni?>> mi scusai.
<< Si, io ti perdono perchè non riesco ad essere arrabbiata con te, ma tu dimmi cos'è che ti ha fatto scattare in quella maniera>> mi disse la mi amica chiedendo delle spiegazioni.
Io volevo spiegarle il motivo del mio atteggiamento nei suoi confronti, ma non sapevo come iniziare il discorso.
<< Beh, in pratica mi ha fatto scattare il fatto che tu voglia vedermi per forza con qualcuno>> le risposi dopo un pò.
<< Hai ragione... Ti chiedo scusa. Prometto che d'ora in avanti cercherò di non intromettermi nella tua vita>> mi disse Imma in tono solenne.
<< Lo spero>> risposi solamente.
<< La sai la novità? Raffaele mi ha lasciata>> disse come se niente fosse.
<< Cosa? E quando, scusa?>> le domandai stupita.
<< Qualche settimana fa>> rispose.
<< E me lo dici solo adesso? Scusa, ma non ci stai male?>> continuai.
Imma e Raffaele stavano insieme da mesi e il fatto che l'avesse lasciata mi sembrava un pò strano.
<< Ha solamente detto "Non ti amo più" e mi ha scaricata. Comunque è logico che ci sono rimasta male, ma ho pianto così tanto per lui che adesso parlarne non mi fa alcun effetto>> dichiarò poi.
<< Bene, sono contenta di sapere che non ci soffri più ma adesso basta discorsi tristi! La vuoi sapere la mia di novità?>> dissi stendendomi sul letto.
<< E me lo chiedi? Certo che sì! Avanti, spara!>> mi incitò.
<< Poco fa sono andata a fare colazione in un bar e indovina un pò chi era uno dei ragazzi che lavorano lì?>> la incuriosii.
<< Chi?>> disse lei confusa.
<< Il ragazzo sexy>> risposi in un soffio.
<< Oh mio Dio!>> urlò dall'altro lato della cornetta.
<< Ma sei impazzita? Vuoi farmi diventare sorda?>> la rimproverai.
<< Scusa, scusa, scusa! Allora, cosa è successo?>>
<< Niente di particolare. Mi ha riconosciuta e si è presentato... Dio, è così bello!>> mi lasciai scappare.
<< Ah però! Non ti eri mai lasciata andare a commenti del genere nemmeno quando pensavi a quell'imbecille>> mi disse sorpresa.
<< Non voglio parlare di lui, d'accordo?>> le dissi con tono grave.
<< D'accordo! Beh, come si chiama?>>
<< Andrea>> dissi soltanto.
<< E' un bel nome, non trovi?>> disse ed io annuii.
<< E non sai altro di lui?>> domandò poi.
<< Imma, io sono andata a fare colazione e non un'intervista!>> scherzai. << Comunque no, non so altro. Ma se vuoi qualche altro dettaglio, posso dirti che forse ha 20 o 21 anni, non di più>> finii.
<< Meglio di niente>> sorrise. << Adesso ti saluto, mia sorella mi chiama. Vuole che l'aiuti con i compiti>> continuò.
<< Va bene. Ciao e salutami anche tua sorella>> la salutai. Imma ricambiò e riattaccammo in contemporanea.
Non riuscivo a dimenticare l'incontro fatto prima e gli occhi magnetici del ragazzo che mi fissavano. Un sorriso spontaneo nacque sul mio viso, poi decisi di cambiarmi e dedicarmi alla casa per dare una mano a mia madre, cercando di non distrarmi pensando a quel ragazzo che molto probabilmente avrei incontrato molte altre volte.

 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 19/6/2013, 20:43
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Buonasera!! Ecco a voi il nuovo capitolo ^^
Buona lettura!


Capitolo 4



<< Allora?>>
<< Allora che?>> domandai.
<< Hai più rivisto quel ragazzo?>> continuò lei.
<< Dopo la colazione? No, non l'ho più visto>>
Stavo passeggiando per strada con la mia amica e discutevamo di quel ragazzo moro.
<< A me piacerebbe incontrarlo>> mi disse Imma pensierosa.
<< Contenta tu>> risposi io.
<< Ciao, ragazze!>> ci salutò Giusy.
<< Ciao, amica!>> la salutai allegra, mentre Imma biasbicò un ciao secco.
Per me non era una novità, visto che sapevo che Imma era sempre stata gelosa delle altre mie amicizie femminili.
<< Eddai, Imma! Non mi dirai che sei ancora gelosa di Giusy?>>
<< E se anche fosse?>> rispose lei un pò arrabbiata.
<< Caspita, non ti vedevo così gelosa dai tempi della quinta elementare quando arrivò Angelina dall'Albania ed io mi offrii di aiutarla ad ambientarsi!>> dissi io lasciandomi andare ai vecchi ricordi.
<< Posso unirvi a voi per la passeggiata?>> domandò Giusy, ignorando l'occhiataccia di Imma.
<< No!>> ribattè Imma contrariata.
<< Imma, per favore, piantala. Tanto io sono e sarò sempre amica di entrambe. Adesso andiamo>> risposi prendendo sottobraccio le mie due amiche e continuammo la passeggiata.
Ad un tratto, sentimmo qualcuno parlare ed io mi fermai di botto quando udii quelle parole e quella voce che avrei riconosciuto ovunque.
<< Ciao, bellissima!>>
Io mi voltai e vidi Andrea.
<< Ma sei dappertutto! Comunque ciao a te... Andrea>> gli risposi.
Il ragazzo rise di gusto davanti alla mia reazione e quando le risate si placarono, si presentò alle due ragazze.
<< Piacere, io sono Andrea>>
<< Il piacere è tutto nostro!>> risposero Imma e Giusy contemporaneamente.
Alzai gli occhi al cielo davanti alla reazione delle mie amiche.
<< Mi dispiace non potermi trattenere con voi, ma devo andare a lavorare nel negozio di dischi qui all'angolo. A presto, ragazze! Arrivederci, bellissima!>> mi salutò allontanandosi.
<< Ma quanti lavori fai?>> gli chiesi alzando un pò la voce sperando che mi sentisse.
<< Tutti quelli che mi permettono di mantenermi!>> mi rispose, salutandomi con un cenno della mano.
Rimasi sorpresa: come faceva a lavorare ovunque? Dove lo trovava il tempo di svolgere tanti lavori uno dopo l'altro? Non si stancava?
Una volta smesso di farmi tutte quelle domande che non mi riguardavano minimamente, mi voltai e notai gli sguardi delle mie due amiche.
<< Beh, che c'è? Che cosa avete?>> domandai loro.
<< Mi sono persa qualcosa, per caso?>> chiese Giusy incuriosita.
Imma, invece, mi guardava in modo strano e non riuscivo a capirne il motivo. Quello che sapevo è che avrei dovuto dare delle spiegazioni a Giusy e il fatto che Imma fosse presente non mi aiutava di certo, sapendo bene come si sarebbe comportata e cosa avrebbe detto una volta arrivate a casa.
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 26/6/2013, 17:08
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Buonasera a tutti!!! Ecco il nuovo capitolo :)
Buona lettura!


Capitolo 5




Finita la passeggiata, e dopo aver preso un gelato alla gelateria che si trovava sulla strada che portava a casa mia, portai le ragazze lì.
<< Mamma, sono tornata!>>
<< Ciao, Kekka! Oh, ciao anche a voi, ragazze>> rispose mia madre salutando anche le altre.
<< Ciao, Pina!>> ricambiò Imma.
<< Salve, signora>> disse Giusy.
Per poter parlare tranquillamente, andammo nella mia stanza e ci mettemmo tutte e tre sul mio letto.
Imma alla mia sinistra e Giusy alla mia destra, mentre io mi trovavo in mezzo.
<< Non so perchè ma mi sembra di stare in una delle puntate di Fuoricorso ed io interpreto il povero Secondo in questo momento!>> esclamai.
<< Molto spiritosa, cara! Senti, ma tua sorella e tuo fratello non ci sono?>>
<< Se non li vedi in casa, vuol dire che sono usciti. Non ti pare?>> risposi io in modo ironico.
<< Adesso basta! Francy ora dimmi quello che mi sono persa!>> disse Giusy con tono euforico.
<< E va bene. Io parlo e tu Imma non mi interrompere>> dissi con tono che non ammetteva repliche.
Cominciai a parlare, raccontando tutto senza tralasciare nemmeno un dettaglio.
La sera della discoteca, l'incontro nel bar e quello avvenuto quel giorno, o meglio quella mattina.
Finito di raccontare, guardai le mie amiche: Imma non aveva parlato per tutto il tempo, anche se a volte era tentata ad aprire bocca, e Giusy aveva un'espressione sorridente.
<< Beh? Non dite niente?>> domandai.
<< Quello che penso lo sai già, ma posso solo dirti che potrei anche saltargli addosso>> disse Imma tranquillamente.
La guardai con espressione sorpresa.
<< Io, invece, penso che dovresti provare a farci amicizia. Così vi conoscerete meglio>> disse Giusy. Probabilmente, tra le due, lei era l'unica con un pizzico di buon senso.
<< Va bene, poi si vedrà. Cambiando argomento: Giusy come va con Ciro?>> chiesi curiosa.
<< Tutto bene, per fortuna non abbiamo nessun problema>> rispose lei felice.
<< Mi fa davvero molto piacere saperlo. E l'altro Ciro? Si è fatto vedere di nuovo in giro?>>
L'altro Ciro di cui parlavo era stato con Giusy prima del suo ragazzo attuale e li avevo fatti incontrare io durante un'assemblea d'istituto. Ciro le aveva fatto una corte spietata per ben 2 anni, prima che Giusy si decidesse a dargli una possibilità. Poi però litigarono, cosa normale in una coppia (solo che tra loro accadeva abbastanza spesso) e questo portò alla loro rottura definitiva.
<< Ringraziando il cielo no, e poi è stato lui che ci ha perso>> rispose Giusy.
<< Questo è vero>> concordai.
Passammo tutto il pomeriggio a parlare del più e del meno ed io invitai le mie amiche a restare a cena da me.
La cena passò tranquillamente, fino a che non arrivò il momento di tornare a casa per Imma e Giusy. Si era fatto abbastanza tardi.
Una volta che furono andate via, feci una doccia veloce e mi cambiai.
Passai tutto il tempo a rimuginare su cosa fare e se dare retta ai consigli delle mie amiche, fino a che il sonno non si impadronì di me e finii nel mondo dei sogni.
 
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CAT_IMG Posted on 26/6/2013, 22:42
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Sempre più interessante continua così Francy! ^_^
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 2/7/2013, 13:46
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Grazie mille, Giuly!!
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 11/7/2013, 16:26
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Salve a tutte!!! Ecco a voi il sesto capitolo di questa storia!
Buona lettura!


Capitolo 6



La mattina dopo, mi svegliai ben riposata ma ancora con qualche dubbio su quello di cui avevo parlato con le mie amiche il pomeriggio precedente.
Mi domandavo se davvero avrei dovuto provare a conoscere meglio quel ragazzo, così magari avremmo potuto, con il tempo, instaurare una bella amicizia.
Scossi il capo e decisi che ci avrei pensato a tempo debito.
Come tutte le mattine, una volta essermi vestita, feci le faccende domestiche, che mi tennero occupata fino all'ora di pranzo.
Dopo un pò di tempo, ovvero nel pomeriggio, mi misi a leggere in tutta tranquillità, fino a quando non mi venne voglia di andare al pc.
Mentre ero intenta a leggere qualche stato o commento, mi squillò il cellulare. Era la mia amica Giusy.

<< Ciao, Francè!>>
<< Ciao!>> la salutai con enfasi.
<< Come stai? Tutto bene?>>
<< Si, e tu?>>
<< Bene, grazie>> rispose.
<< Mamma mia Francy, non puoi immaginare come a scuola mi stiano tartassando!>>
<< Ci credo! Sei all'ultimo anno!>>
<< La settimana prossima sono piena di compiti in classe. Lunedì economia, martedì inglese, mercoledì diritto, giovedì matematica, venerdì italiano e sabato informatica!>> disse.
<< In pratica hai la settimana piena>> dissi io.
<< Infatti! Di questo passo all'esame ci arriverò con la mente fusa!>>
<< Concordo!>> l'assecondai.
Continuammo a chiacchierare sulla scuola e su come andava lei, fino a che Giusy non mi chiese di aiutarla in matematica e a preparare la tesina ed io, ovviamente, accettai volentieri.
<< Ah, Francy non immagini cosa è successo...>> iniziò dopo un pò.
<< Cosa?>> domandai.
<< Mi ha chiamata Ciro>>
Io ci misi qualche secondo per capire di quale Ciro parlasse.
<< Cosa? Quando?>> chiesi incuriosita.
<< Qualche mese fa. Ma dopo 2 anni? Ti sembra normale?>>
<< Non so che dirti... ma che voleva?>>
<< Mi ha detto "Stavo vedendo le tue foto su Facebook e mi è venuto lo stimolo di chiamarti". Ed io ho risposto: lo stimolo? Devi andare in bagno?>> e iniziai a ridere.
<< Poi continuò dicendo: "Mamma mia, come sei aspra!" ed io gli ho risposto a tono: E mettici un pò di limone!>> e dopo questa affermazione, ci furono altre risate da parte mia.
<< Hai finito?>> disse Giusy iniziando a ridere contagiata da me che, inivece di smetterla, continuai a ridere a crepapelle.
Una volta che mi fui calmata, le chiesi di continuare.
<< Poi ha detto: "Lo so che ti sei messa con quell'altro perchè si chiama come me, ma se vuoi ricordarti di me basta che pronunci il mio nome". Io per poco non gli ridevo in faccia! Cioè, ti rendi conto?!>>
<< Oh vi prego, chiudete la fabbrica di cioccolatini!>>
<< Vuoi riattaccare?>> chiese Giusy
<< No, mi riferivo al fatto che quel ragazzo ah mangiato troppi baci Perugina. Capisci?>> spiegai e lei annuì dall'altra parte.
<< Dico io, adesso tu stai con un altro. Perchè non si arrende?>>
<< Credo sia malato. Il suo è un amore morboso>> mi rispose.
<< Io direi piuttosto che è un'ossessione>> continuai.

Continuammo a parlare per circa un'ora e mezza e Giusy mi informò che aveva litigato con un'amica (anch'ella di nome Giusy) per colpa di uno stupido voto.
Una aveva preso 7 e mezzo ad un compito e l'altra 8, nonostante i molti errori.
Tralasciando il fatto che gli insegnanti (anche se nuovi) si confondevano con i loro nomi, nonostante i cognomi differenti, ma il fatto che avessero litigato solo per un voto a me sembrava esagerato.
Concludemmo la telefonata mettendoci d'accordo che Giusy mi avrebbe chiamata per decidere quando venire a casa mia per aiutarla a ripetere le materie e preparare la tesina.
Io ero entusiasta di poter trascorrere più tempo con la mia amica, alla quale ero molto affezionata e non vedevo l'ora di aiutarla.
Ero, inoltre, felice di vedere che l'amicizia che ci legava non era sparita con il passare del tempo e le volevo davvero molto bene.
 
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CAT_IMG Posted on 12/7/2013, 09:09
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Bello francy! Che noioso questo ciro :rolleyes:
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 14/7/2013, 20:44
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CITAZIONE (Giuly V @ 12/7/2013, 10:09) 
Bello francy! Che noioso questo ciro :rolleyes:

Ciao, Giuly!!
Sono contenta che ti sia piaciuto!
Si, Ciro è davvero troppo noioso (e lo dico perchè nella realtà questa cosa descritta nel capitolo è successa veramente) ^_^
Bacione!
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 20/7/2013, 22:11
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Buonasera a tutti!! Ecco il nuovo capitolo!!
Buona lettura!


Capitolo 7



Era già passato un mese ed io non avevo più sentito Giusy dall'ultima volta che ci eravamo parlate per telefono.
"Probabilmente è impegnata con la scuola" pensai.
Come se avessimo comunicato col pensiero, mi squillò il cellulare. Era Giusy.
<< Ciao!>> la salutai allegramente.

<< Ciao, Fra!>>

<< Ehi, che succede?>> domandai notando lo strano tono di voce della mia amica.

<< Niente, semplicemente ho deciso di ritirarmi dalla scuola>> rispose come se niente fosse.

<< Che stai blaterando? Tra due mesi hai l'esame, non puoi lasciare tutto così all'improvviso!>>
<< Ci ho pensato a lungo e non ce la faccio proprio. Mio padre è anche andato a parlare con i professori>>

<< E loro cosa hanno detto?>> domandai.
<< "Ma come? Sua figlia è un ottimo elemento e non deve assolutamente lasciare! Ha ottimi voti ed è un peccato">> rispose lei dicendo le esatte parole degli insegnanti.
<< Beh, secondo me hanno ragione. Non devi lasciare>>
<< Si, ma io proprio non ce la faccio! Tra stage, preparazione della tesina e studiare le materie sono rimasta parecchio indietro. Non ce la farò a recuperare!>>
<< E allora prova a chiedere ai prof di andare più piano>> le consigliai io.
<< Dici?>>
<< Certo! Tentare non costa niente>> la rassicurai.

<< Parlerò con i prof e vedrò cosa diranno>> si convinse.
<< Brava!>> sorrisi.
<< Ma adesso cambiamo argomento! Hai più rivisto quel ragazzo dopo la tua passeggiata?>>
Istintivamente sorrisi pensando ad Andrea. Non sapevo però spiegarmi il motivo.
<< Purtroppo no, magari è molto impegnato>>
<< Si, può essere... allora adesso stacco, mi metto a studiare per provare a recuperare qualcosa>>
<< Bene, allora buono studio! Io esco a fare un giro con Imma, magari lo incontro per strada>> dissi ridacchiando.
<< Ciao, amica! Ti voglio bene!>>
<< Anch'io!>> e riattaccai.



Nel pomeriggio, io e Imma facemmo una passeggiata e un giro per i negozi, commentando i prezzi dei vari prodotti.
<< Un paio di jeans 75 €? Ma sono forse impazziti?>>
<< Ti ricordo che erano di marca, è normale che abbiano un prezzo alto>> commentammo una volta fuori dal negozio.
<< E' un'ingiustizia, però!>> rispose Imma con la voce di una bambina piccola.
<< Mi sembravi Calimero! Ah ah ah!>> risi e Imma mi seguì a ruota.
Quest'ultima, però, si bloccò all'improvviso.
<< Figo da paura in arrivo>> commentò lei ed io guardai nella sua stessa direzione.
In effetti, si stava avvicinando Andrea e sembrava che andasse molto di fretta.
<< Ciao!>> lo salutai.
<< Ciao, bellissima!>> rispose lui, guardandosi poi indietro.
<< Ehm... come mai ti guardi in giro? Cerchi qualcuno?>> domandai.
<< No, veramente sto scappando>>
<< Ah si? E da cosa?>>
Negli ultimi tempi, io e Andrea avevamo instaurato un ottimo rapporto. Potevamo definirci buoni amici.
<< Da una tizia con gli ormoni in subbuglio>> disse con tono seccato Evidentemente questa ragazza gli correva dietro da molto tempo.
Entrambe ridacchiammo: << E' logico, con un bel ragazzo come te come pretendi che le ragazze non diventino delle pazze con gli ormoni a mille!>> dissi io, ma poi mi fermai e mi resi conto di quello che avevo pronunciato.
<< Vi prego, ditemi che non ho detto davvero quello che ho detto...>>
Il mio viso andò in fiamme e la leggera risata di Andrea peggiorò la situazione.
<< Ascolta Francy, noi siamo amici vero?>>
<< Ma certo! Che domande!>> gli risposi.
<< Quindi, se ne ho bisogno mi aiuteresti?>> continuò.
<< E' ovvio! Se c'è qualcosa che posso fare, lo faccio volentieri!>>
<< Allora, per favore, reggimi il gioco...>>
<< Eh? Reggerti il gioco? In che sen...>>
Non potei terminare la frase perchè le labbra di Andrea si posarono sulle mie.
Non capivo cosa stava succedendo, ma non potei fare a meno di ricambiare il bacio.
Non era un bacio passionale, con lingua e tutto il resto, ma dolce e tenero. Solo uno sfiorarsi di labbra.
E probabilmente, lo potevo considerare il mio primo vero bacio.
Quando poi le nostre labbra si staccarono, lo guardai con un'espressione confusa e piena di domande.
Ma non ero triste per quello che era appena successo, anzi.
Dentro di me ero felice.
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 3/8/2013, 14:22
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Buon pomeriggio a tutti!!! Ecco il nuovo capitolo ^^
So che molte di voi non lo leggeranno perchè siete in vacanza, ma l'avevo già pronto da un pò e ho voluto postarlo lo stesso. Spero tanto che vi piaccia!!!
Buona lettura!!!


Capitolo 8



Nessuno dei due parlava. Non sapevamo cosa dire.
O meglio, io non sapevo cosa dire e Andrea era quello che mi doveva delle spiegazioni.
<< Mi spieghi cosa ti è saltato in mente?>> disse Imma esprimendo proprio l'interrogativo che mi stavo ponendo io, che non avevo ancora aperto bocca.
<< Ehm... io...>> Andrea non sapeva da dove iniziare.
<< Ecco... sinceramente era la prima cosa che mi era passata per la testa per liberarmi di quella...>>
A quelle parole, fu come se il mio cuore si spezzasse.
Comprendere che il mio primo vero bacio era solo un modo per liberarsi di un'altra ragazza, mi fece molto male.
Avrei voluto schiaffeggiarlo, ma non ne avevo la forza.
<< Imma, per favore andiamo via>> dissi in un sussurro debole.
<< Va bene>> acconsentì lei per poi tornare a casa senza salutare Andrea.
Non appena fui a casa, la prima cosa che feci fu quella di entrare in camera mia e stendermi sul letto.
<< Non capisco! Come ha potuto baciarti solo per... Ah! Non riesco proprio a concepirlo!>> si sfogò Imma.
<< Il mio primo vero bacio...>> sussurrai.
<< Appunto! Era il tuo... eh? Aspetta un momento. E quello che successe con Stefano anni fa? Cos'era?>>
<< Ma quello non lo posso considerare un vero bacio! Andavamo alle elementari e mi aveva chiesto di fare come Sana ed Heric! Anche se a me è sembrato più come Vera e Thomas J. Capisci? Quindi non vale!>>
Imma annuì: << Mentre quello con Andrea vale>>
<< Si...>> risposi io affondando il viso nel cuscino.
<< E tu perchè non ti sei spostata?>>
<< Non ho potuto, mi ha presa alla sprovvista! E poi come facevo a sapere che mi avrebbe baciata?!>>
<< Già, hai ragione. Scusami>> si scusò ed io feci un gesto con la mano intimandola a lasciar perdere.
<< Non avrò più il coraggio di guardarlo in faccia se lo dovessi rivedere in giro>> dissi ancora con la testa nel cuscino.
<< Veramente è stato lui a baciarti per divertimento, non il contrario...>>
<< Ma comunque non riuscirò a guardarlo in faccia!>>
<< Ma sei proprio cocciuta!>> commentò.
<< Non fa niente!>>
Imma non capiva. Quello era il mio primo vero bacio, maledizione!
Passò una settimana, e ogni volta che uscivo facevo sempre in modo di non incrociare Andrea.
Ma un giorno non potei propri o evitarlo.
Ero appena uscita dalla salumeria dopo aver fatto un favore a mia madre, e lo vidi attraversare la strada per arrivare da me.
Allora io affrettai il passo. Non volevo vederlo!
<< Aspetta!>> disse dietro di me.
<< Non voglio vederti, quindi vattene>>
<< Perchè? Cosa ti ho fatto?>> domandò.
Adesso faceva anche il finto tonto! Di bene in meglio!
<< Lo sai benissimo, e adesso lasciami andare!>>
<< No, non lo so! Altrimenti non ti avrei fatto questa domanda!>>
Sbuffai. << Allora sforza il cervello, se ne hai uno, e arrivaci da solo!>> e lo lasciai lì sul marciapiede.
Tornata a casa, mi cambiai e mi stesi sul mio letto e dopo un pò squillò il mio telefonino.
Risposi senza nemmeno vedere chi era.
<< Chiunque tu sia, non voglio essere rotta le scatole!>>
<< Devi ascoltarmi!>>
Io sbarrai gli occhi nel sentire quella voce.
<< Andrea? Ma come diavolo hai fatto ad avere il mio numero?>>
<< L'ho chiesto ad un tuo conoscente e me l'ha dato. Adesso, ti prego, ascoltami!>>


<< Ho detto di no, smettila!>> e gli riattaccai il telefono in faccia.
All'improvviso, ci fu una bussata di porta e dopo che mia madre andò ad aprire, un uragano dai capelli castani piombò in camera mia.
<< Ciao, amica!>>
<< Ciao, Imma>>
<< Che faccia! Cosa è successo?>>
<< Dimmi una cosa: hai dato il mio numero a qualcuno?>> le domandai.
<< Ehm... ecco...>> balbettò. << Cosa te lo fa pensare?>>
<< Il fatto che tu non mi risponda. Allora, si o no?>>
Lei capì subito dove volevo arrivare.
<< Scusa, Francy! Ma lui ha insistito così tanto che alla fine mi ha convinta e gli ho dato il tuo numero!>> si arrese confessando.
Sospirai: << Avrei dovuto immaginarlo...>>
Ad un tratto, bussarono alla porta. Mi alzai dal letto e prima di aprire, guardai attraverso lo spioncino.
<< Chi è?>> domandò Imma dietro di me.
<< La persona che ha voluto il mio numero>>
 
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TOPIC_ICON12  CAT_IMG Posted on 4/9/2013, 17:05
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Buon pomeriggio a tutti!
Chiedo scusa a tutti per l'enorme ritardo, ma sinceramente questo capitolo è stato un vero parto. Si, avevo le idee chiare in testa ma all'improvviso l'ispirazione andava e veniva, credo che volesse anche lei un pò di ferie XD
Comunque, ecco a voi il nuovo capitolo e spero che sia di vostro gradimento!
Buona lettura!


Capitolo 9



<< E' colui che ha voluto il mio numero>>
Proprio così: Andrea era venuto fino a casa mia per parlarmi. E invece di bussare, si mise ad urlare:
<< Forse ho capito perchè sei così arrabbiata con me. E' per il bacio, vero?>>
"Allora il cervello gli funziona!" pensai.
Ma io non ero arrabbiata per il bacio in sè per sè, più che altro lo ero per il motivo che l'aveva spinto a farlo.
<< Non è proprio per quello!>> gli risposi.
<< E allora cosa c'è?>>
"Ma allora è ottuso?! Il suo cervello è andato proprio in standby!"
<< Mi fa stare male il motivo che ti ha spinto a baciarmi! E in più...>>
<< In più?>> domandò.
<< Quello era il mio primo vero bacio, cretino!>> sbottai e tornai di corsa in camera mia.
<< Stavolta credo che il messaggio l'abbia ricevuto>> disse Imma, la quale mi aveva seguita.
<< Speriamo. Anche perchè non ho intenzione di ripeterlo>> le risposi io.


La giornata passava, Imma rimase a pranzo da me e mi fece compagnia fino a pomeriggio inoltrato. Andrea, invece, non si era mosso di un millimetro ed era ancora fuori davanti casa mia.
<< Se ne è andato?>> domandò mia madre.
<< No>>
<< E' proprio testardo>> continuò lei.
<< Ecco un'altra cosa che avete in comune>> affermò Imma.
Era vero. Nella vita sono sempre stata testarda in ogni cosa, in ogni circostanza che mi si presentava davanti e lui non era certo da meno.
Forse è anche per questa caratteristica che ci accomunava che ci siamo sempre capiti. Fino ad ora.
Dopo un pò, Imma andò via e l'accompagnai alla porta.
<< Allora ci sentiamo in questi giorni, ok?>>
<< Ok, ciao Imma>> risposi salutandola.
Prima di chiudere la porta, però, diedi un'ultima occhiata oltre il marciapiede e Andrea era ancora lì ad aspettare.
<< Non avrà mica intenzione di rimanere lì impalato per tutta la notte?>> mi domandai ad alta voce.
Chiusi la porta, poi presi tutto ciò che mi serviva per fare un bagno e mi avviai alla toilette.
Mentre ero immersa nella vasca piena di schiuma, la mia mente cominciò a viaggiare a briglia sciolta, senza freni.
La prima volta che lo incontrai in discoteca quel sabato sera, nel quale senza le insistenze di Imma non sarei uscita; al centro commerciale, al bar... fino al momento in cui mi baciò.
Quello fu il momento in cui litigammo per la prima volta e mi dispiaceva da morire.
Ad un tratto sentii un tuono, seguito poi dalla pioggia e il mio pensiero andò subito a lui, che se ne stava lì fuori.
Mi asciugai per bene, indossai il pigiama e prima di cenare andai ancora una volta alla porta.
Presi l'ombrello, uscii fuori e mi avvicinai a lui riparandolo dalla pioggia.
<< Ti prenderai un malanno>> dissi e nel sentire la mia voce, alzò il volto verso di me.
<< Vieni, entriamo in casa>> continuai e lo presi per mano conducendolo all'interno di casa mia.
 
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TOPIC_ICON11  CAT_IMG Posted on 25/10/2013, 22:14
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Buonasera, ragazzi!
Chiedo scusa se non ho più aggiornato ma volevo aspettare che arrivassero dei commenti, però adesso non mi sembra giusto farvi attendere oltre.
Spero che il nuovo capitolo sia di vostro gradimento :)
Buona lettura!


Capitolo 10



Una volta averlo fatto entrare in casa, lo portai in cucina e gli dissi di attendere un momento.
Andai in bagno per procurarmi un asciugamano e ad un tratto lo sentii starnutire.
<< L'avevo detto io!>> sussurrai.
Preso l'asciugamano, tornai in cucina e lo trovai esattamente come l'avevo lasciato: seduto con i capelli gocciolanti a causa della pioggia. Quanto era bello, dannazione!
"No, basta! Non devo avere pensieri simili su di lui! Non devo!" mi dissi.
<< Tieni>> gli passai l'asciugamano e se la portò sui capelli.
<< Grazie>> disse, per poi starnutire ancora.
<< Figurati. Credo che dovresti farti una bella doccia e uno schampoo, per evitare che ti venga davvero un accidente>> risposi.
<< E con i vestiti come faccio?>>
<< Ti presteremo qualcosa di mio fratello che potrebbe andarti bene>>
<< Ah, va bene. Sei sicura che tuo fratello non avrà nulla da ridire?>> domandò.
<< Non credo, anche perchè glielo dirò dopo>>
<< Va bene>> sorrise. << Grazie mille>>
<< Figurati>> risposi io ricambiando il sorriso.
Andò in bagno a farsi una doccia, mentre io rimasi in cucina ad aspettare e a cercare di calmare il mio cuore che, da quando lui mi aveva sorriso, aveva cominciato a battere forte come se fosse impazzito.
Mi misi una mano sul cuore, provando a regolarizzare il battito.
<< Perchè mi fa questo effetto? Perchè?>> cominciai a pensare a voce alta. << Non sarà che...>>
<< Kekka, dov'è il tuo amico?>> domandò Genny, mio fratello.
<< In bagno a fare una doccia. A proposito, dovresti prestargli qualcosa di tuo, visto che i suoi vestiti sono fradici e non ha nulla con cui cambiarsi>> gli feci presente.
<< Mmm... d'accordo, gli darò un mio pigiama>>
<< Giusto! Anche perchè dubito che lo farò tornare a casa con questo tempaccio>> affermai con tono sicuro e fermo.
Dopo di che, mio fratello uscì dalla nostra stanza con un suo pigiama.
Bussai alla porta del bagno: << Andrea, quì fuori c'è un pigiama di mio fratello. Penso che ti andrà bene>>
La serratura scattò e Andrea aprì la porta mostrando la testa.
<< Pigiama? Ma non resto a dormire quì>>
<< E invece sì. Pensavi che ti avrei fatto tornare a casa con questo tempo, e per di più a piedi?>> gli risposi a tono.
Lui mi guardò, scosse la testa con un sorriso divertito: << Grazie>> disse.
Prese il pigiama e richiuse la porta.
Il mio cuore, che prima ero riuscita a calmare, prese nuovamente a battere come un tamburo, così forte che lo sentivo rimbombarmi nelle orecchie.
"Ancora? Che diavolo mi sta succedendo?" pensai.
Ma in realtà, non c'era bisogno di pensare proprio a nulla.
Mi stava succedendo qualcosa e sapevo già cosa, perchè quelle sensazioni ed emozioni le avevo già provate una volta ed ero seriamente convinta che non sarei più riuscita a provare cose del genere.
Mi stavo innamorando di lui. O forse lo ero già ma non riuscivo ad ammetterlo, forse per paura.
Paura di non riuscire più a provare simili sentimenti per qualcuno.
Paura di soffrire ancora.
Paura di vivere nuovamente un amore non corrisposto.
Con quei pensieri, giunsi ad una conclusione che il mio cuore conosceva già da tempo.
Mi ero innamorata di Andrea.
E ne ero felice, anche se avevo una paura incredibile. Ma era comprensibile, no?
Però, questa paura non avrebbe cambiato una realtà: finalmente mi ero innamorata di nuovo.
 
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32 replies since 2/6/2013, 19:32   331 views
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