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| Buon pomeriggio a tutti!! Volevo augurarvi una buona Vigilia, Buon Natale e già che ci sono anche un felice e sereno anno nuovo E quale modo migliore potevo trovare se non postando il nuovo capitolo della storia? Spero tanto che sia di vostro gradimento e ancora auguri!!!Capitolo 13
Il giorno successivo, Imma mi sequestrò per l'intera giornata perchè voleva trascorrere del tempo con me e che l'accompagnassi a fare compere per i regali di Natale. Ormai eravamo a dicembre e nell'aria aleggiava l'arrivo di quella festività che mi era sempre piaciuta. Non sapevo dire cosa precisamente mi attraesse di quella festa, fatto sta che era la mia preferita. Forse per gli addobbi natalizi, tutte quelle luci colorate che c'erano per strada e nei negozi, i regali da fare... non lo sapevo dire con precisione. Sapevo solo che questa festività mi metteva sempre di buonumore. Erano già passate due ore da quando eravamo uscite di casa e stavamo ancora girando per i vari negozi perchè Imma non aveva ancora scelto cosa regalare ai suoi genitori e a sua sorella. << Imma, si può sapere perchè ci metti così tanto a decidere cosa comprare?>> sbuffai. << Perchè sono ancora indecisa! Abbi un pò di pazienza, amica!>> << Ma sono ore che camminiamo per i negozi! Quando esci di casa devi avere le idee chiare!>> ecco cosa pensavo e cosa mi diceva mia sorella ogni volta che andavamo alla Star Shop e alla Feltrinelli. << Tu hai qualche consiglio?>> mi domandò. << Per tua madre potrebbe andare bene anche un profumo, i suoi gusti li sai>> provai a dire. << Giusto! Allora andiamo in quella profumeria!>> disse cominciando ad incamminarsi in direzione del negozio. Sua madre, Claudia, era una donna semplice e con ottimi gusti in fatto di profumi. La seguii, visto che non potevo fare altro, e ad un tratto mi fermai davanti ad una gioielleria. << Imma, tu vai avanti! Ti raggiungo subito!>> le gridai, sperando che mi sentisse. La vidi annuire. Entrai nella gioielleria e cominciai a guardarmi intorno, c'erano bracciali, orecchini e collanine di ogni tipo fino a che non mi fermai davanti ad una di esse, tipicamente maschile. Era in oro bianco, semplice ma bellissima, con il ciondolo della sua iniziale. Era perfetta per lui. la presi e mi diressi alla cassa chiedendo di potermela incartare in un pacchetto regalo, una volta pagato uscii da lì e mi affrettai a raggiungere Imma. Quando entrai nella profumeria, la trovai intenta a fissare con attenzione ogni confezione contenente un profumo per scegliere quello che più si addiceva a sua madre. << Direi che questa è perfetta! Che ne pensi?>> mi disse indicandomi la confezione del profumo scelto. Era all'iris. << Certo! Sai, è anche il preferito di mia madre>> le dissi. << Bene! Allora prendilo anche tu!>> << La prossima volta. Preferisco farle un regalo che sia da parte mia e dei miei fratelli, come abbiamo sempre fatto>> << Se è così, allora va bene. Cosa hai preso?>> chiese indicando la piccola busta che avevo tra le mani. << Oh, una cosetta per Andrea. Mi piaceva e l'ho presa, credo che piacerà anche a lui>> dissi. << Hai preso un regalo per lui e non per me? Ora sono offesa!>> disse lei mettendo su il broncio. << Non ho trovato niente adatto a te. Magari nel prossimo negozio avrò fortuna>> le sorrisi e lei ricambiò. Prima di tornare a casa (ovvero dopo un'altra oretta), trovai il regalo per lei in un'altra gioielleria, ma ovviamente non glielo feci vedere. Una volta arrivata a casa, nascosi i regali in una mia borsa, li avrei tirati fuori solo a Natale. Imma era venuta con me e l'avevo invitata a restare a mangiare. Per fortuna eravamo tornate giusto in tempo per il pranzo. << Allora, mi vuoi dire cosa è successo ieri quando sei andata via con Andrea? Non pensare che me ne sia dimenticata!>> affermò lei con decisione. Aveva ragione, alla fine non le avevo detto più nulla. << Beh, non c'è niente di particolare da raccontare. Sono andata da lui per recuperare il pigiama di Genny e non sai che caos ho trovato appena entrata!>> << Si sa che i ragazzi e l'ordine non vanno molto d'accordo>> affermò lei facendomi ridacchiare. Non potevo darle torto. << Vero, ma non è colpa sua. Con tutti i lavori che fa non ha tempo per fare niente, tranne mangiare e fare una doccia prima di andare a dormire. Così mi sono offerta di aiutarlo>> le raccontai in parole povere. << Ma così quello si ammazza! Ed è successo qualcosa tra voi?>> disse lei. << E' quello che gli ho detto anch'io! E poi no, non è successo niente>> risposi sussurrando l'ultima parte. << Dovrei crederti?>> disse inarcando un sopracciglio. Sbuffai: << Fai come vuoi!>> affermai e andai a lavarmi le mani e Imma mi seguì. << Non credere di scapparmi più tardi!>> disse decisa. Io scossi la testa. Era la solita testa dura! Dopo pranzo, come già detto da Imma, non potei più scappare. Entrammo in camera mia e mi sedetti sul letto. << Dai, racconta!>> mi spronò. << Te l'ho già detto! Non è successo niente di particolare!>> Lei sbuffò: << Sicura?>> Alzai gli occhi al cielo: << Sicurissima! L'unica cosa che ti posso dire è quello che ho provato nell'averlo accanto a me>> Alle mie parole, gli occhi cominciarono a luccicarle. << Dimmi tutto!>> disse prendendomi le mani. Feci un respiro profondo. << Mi sentivo serena e agitata allo stesso tempo, mi sentivo felice e sempre col sorriso sulle labbra grazie alla sua sola presenza. Se penso a lui, alla sua voce o a qualsiasi altra cosa che lo riguarda, sorrido come un'ebete. E quando era o è accanto a me, come ieri a casa sua, il mio cuore comincia a battere forte come se fosse impazzito e non riuscivo a fermarlo! Ti rendi conto di come sono messa?!>> << Altrochè! Tu sei proprio partita, cotta, innamorata persa!>> << Me ne sono già accorta, grazie>> dissi sprofondando con la testa nel cuscino. << Secondo me prima o poi dovresti dirgli quello che provi>> affermò lei convinta. << Cosa? Non ci penso nemmeno!>> risposi tornando in posizione eretta. << Ed eccola che ritorna con questo atteggiamento!>> disse roteando gli occhi. << Perchè no? Sentiamo>> << Non ho nessunissima intenzione di perdere la sua amicizia per un mio sentimento più forte nei suoi confronti. Se per non perderlo dovrò tenere la bocca cucita, allora così farò!>> << Odio quando fai questi ragionamenti>> disse lei in tono rassegnato. Sapevo che a lei non piaceva per niente quando parlavo in quel modo, e che era lo stesso atteggiamento che avevo avuto quando ero innamorata di Stefano, ma non potevo farci nulla. Se nascondere i miei sentimenti per lui significava poter continuare ad essere sua amica, allora l'avrei fatto. Avrei seppellito quello che provavo nel profondo della mia anima e l'avrei amato in silenzio, anche se questo avrebbe portato sofferenza per me e per il mio cuore.
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