Currit Ferox Aetas, Il Tempo Fugge Inesorabile

Ehiii scusate se non ho potuto postare ma questi giorni sono stati davvero tragici. Tra la fine del trimestre e i regali di natale da comprare ho appena trovato 5 minuti di tempo... solo per avvisarvi che oggi non posso postare. Mi dispiace proprio tanto ma spero di riuscire a liberarmi al più presto.
Scusate ancora
A presto!

L'attesa è finita
Buona lettura!


§CAPITOLO 5§

Passarono il resto del pomeriggio chiusi in casa. Dopo l'avvistamento dei due vampiri, la tensione in casa era palpabile nonostante Billy avesse detto che non avevano mai causato problemi. Questo, però, non tranquillizzava di certo i tre ragazzi. Direttamente proporzionale all'aumento della tensione c'era anche l'aumento della noia, incalzante e persistente. Christie andò prima nella sua camera temporanea e si mise a sistemare sia la roba sua sia quella di Derek, poi andò in camera di Owen e sistemò anche le sue cose. Sfortunatamente i vestiti non erano abbastanza da tenerla impegnata fino a cena. Provò a guardare un po' di televisione ma quelle che vedeva erano un collage di frasi fatte e volti sconosciuti. Prese il libro che stava leggendo ma improvvisamente le sembrò scritto in ostrogoto. Ritornò in camera sua e, passando per il corridoio, si rese conto delle numerose foto appese sul muro: Billy, Billy e la moglie, Jacob con la madre e con il padre, le sorelle di Jacob, Billy e... Harry, il padre di Christie. Non si aspettava minimamente di vedere quella foto. Rimase a fissarla forse aspettandosi che da un momento all'altro cominciasse a muoversi e le dicesse tutto ciò che non si erano potuti dire in quegli anni.
< Questa foto l'abbiamo scattata poco prima che tuo padre si trsferisse a New York. Fu l'ultima volta che lo vidi>
La voce improvvisa di Billy la fece sobbalzare.
< Scusami, non volevo spaventarti>
< Non preoccuparti, è che ero così assorta nel guardare...> indicò la foto con un cenno della testa.
Billy sorrise tristemente.
< Era un brav'uomo. Mi ricorda molto tuo fratello>
< Chi lo ha conosciuto mi dice sempre che lui e Owen si somigliano molto. Io, però, non ho mai potuto conoscerlo abbastanza per notarlo davvero>
< Mi dispiace tanto>
Lei semplicemente non rispose.
< Comunque ero venuto per avvisarti che la cena è pronta>
< Arrivo>
Billy andò subito via in cucina ma lei preferì attardarsi qualche minuto, sperando ancora che la foto iniziasse davvero a muoversi.


Ecco a voi
So che è abbastanza piccolino, ma spero che vi piaccia ugualmente Penso che prima di natale riuscirò a postare nuovamente... ma, come al solito, non prometto nulla.
A presto!

Mi sono persa... ( che cervello lento) questa storia è ambientata prima di twilight? e comunque molto bella!

La foto dovrebbe muoversi nel senso che Christie spera di poter parlare con il padre e con la madre perchè le mancano e quindi lei immagina che la foto inizia a muoversi e che il padre le parli. Mi sono spiegata?


Per Lucy's Lullaby:
Mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta! Si, comunque è ambientata prima di Twilight, anche se non di molto.


Grazie per essere così interessate alla mia ff domani posto l'altro capitolo.
Perciò... a domani!

Mi fa piacere

Allora, colgo l'occasione sia per augurarvi una buona Vigilia e sia per augurarvi un buon Natale, dato che domani non credo posterò.
Oggi, invece, aspettando stasera per poter aprire i regali, posto un nuovo capitolo.
Buona lettura!!


§CAPITOLO 6§

I giorni passati nella Riserva furono abbastanza tranquilli: il tempo non passava velocemente e neanche lentamente ma piuttosto in una strana via di mezzo. Fra passeggiate in spiaggia, falò, shopping, la casa di Emily -la nuova fidanzata di Sam- e la casa dello zio Billy, passarono le prime due settimane di permanenza a La Push. A Christie piaceva l'aria che si respirava in quella casa: era serena, cordiale e, anche se può sembrare assurdo, divertente. Ultimamente trovava tutto fantastico: le piante che circondavano la casa, il bosco, i fiori e i loro profumi, la spiaggia con i bagnanti, l'intera La Push. Owen era contentissimo di vederla così serena ma non aveva idea di quanto si sarebbero trattenuti. Si trovavano molto bene lì ma non potevano rimanerci in eterno: c'era la scuola di Christie e Derek, il suo lavaro... Una situazione abbastanza spinosa. Quella sera provò a parlarne con i due ragazzi ma appena entrò nell'argomento vide rabbuiarsi il volto di Christie. Dopo aver discusso un po' decisero di restare ancora a casa di Billy.
Più tardi andarono a fare una passeggiata in spiaggia ma per tutto il tempo della camminata Christie si sentì costantemente osservata. Una sensazione che non le piaque per niente. Pensò, anche se solo per un attimo, che forse avrebbero fatto meglio a tornare a New York ma poi abbandonò subito l'idea. Si trovava bene lì. Ne parlò anche con Derek prima di andare a letto ma lui convenne che potevano rimanere ancora lì, che non c'era pericolo.
< Sta tranquilla> le disse, dandole un bacio sulla guancia.
Ma, chissà perchè, le sembrò un errore.


Che ve ne pare? Spero vi piaccia Ancora auguri per un felice Natale... Ci sentiamo presto!!

Grazie mille Francy cara per gli auguri
Ed ora ecco un nuovo capitolo...
Buona Lettura!!


§CAPITOLO 7§

Christie passeggiava sulla spiaggia.
Era sola.
Sentiva solo il rumore del mare, lo stormire del vento contro le foglie, il sole sulle sue braccia e... dei passi, proprio dietro di lei.
Si fermò e si girò ma non c'era nessuno.
Riprese a camminare, riconcentrandosi sul paesaggio ma ecco che sentì di nuovo dei passi.
Si girò all'improvviso e di fronte a lei trovò i due vampiri che avevano attaccato i suoi genitori e la comunità di New York.
Iniziò a batterle forte il cuore perchè lei era sicura del fatto che la donna era stata uccisa dai licantropi.
Il vampiro avrebbe dovuto essere uno solo.
Dietro i vampiri, in lontananza, vide correre verso di se Derek e, poco più dietro, anche Owen. Urlano, ma lei non li sente. Vorrebbe dir loro di andare via ma le sembrò di non avere neanche la forza per parlare.
Allora provò a scappare ma non riuscì a muovere neanche mezzo passo.
Intanto anche i vampiri presero ad avvicinarsi a lei ma sentiva anche qualcuno che le si avvicinava da dietro.
Era terrorizzata.
La persona che le stava dietro le toccò le spalle.
< Torna a casa, Christie> le sussurrò all'orecchio.
Era la voce di sua madre. Non poteva essere lei. Sua madre era morta.
I vampiri si avvicinavano.
Derek si avvicinava.
Owen si avvicinava.
Il sussurro aumentò di volume fino a coprire ogni altro rumore e ogni altra cosa.
Ora non c'erano più nè Derek nè Owen.
Solo i vampiri.
Torna a casa, Christie.
Torna a casa, Christie.
Torna a casa, Christie.
Torna a casa, Christie.

Christie aprì gli occhi terrorizzata. Era solo un brutto sogno, niente di reale. Eppure, nella stanza buia, i passi dei vampiri, l'odore di salsedine e lo stormire delle foglie sembravano veri, così come la voce di sua madre, che ancora le rimbombava nella testa più di ogni altro particolare di quell'incubo spaventoso.

Torna a casa, Christie.

.......................... wow.
Non conosco alta parola x esprimermi!

Muahahaha non vi dirò mai cosa sta per succedere!! Dovrete per forza aspettare che posto il prossimo capitolo! *Fede fa la faccia malefica* muahahahah
Apparte gli scherzi, penso proprio che presto posterò... Approfitto dell'occasione per farvi gli auguri di buon anno. Spero tanto che questo 2012 vi porti tanta felicità
A presto!

Ahahahah me lo dicono spesso xD Comunque spero di postare al più presto... Ci sentiamo!!!