E rieccomi...
Giorno a tutti!
Cosa dire.. Grazie mille Disperata e Francy!
Ecco il nuovo capitolo!
A presto..
Catherine."La
parola impossibile, non deve esistere,Cami".
Capitolo 5.
I know.
Pov Bella.
In
quelle coperte...Nel caldo.
Sembrava essere in un nuovo mondo..
Magari si -annusai quel dolce profumo- e sorrisi.
La tortura non
sarebbe così dura, se in compagnia...
"So tutto quello che nascondi
da 17 anni" mormorò all'improvviso , spezzando quella magia.
Rimasi
impietrita.. No. No . No.
"Cos-ah com-eh?" disse confusa, mentre
lascrime rigavano il mio volto..
"Di come vivi, nel dolore. I tuoi
genitori, non ti lasciano vivere...Sei commessa ogni giorno da dolore,
dolore a causa loro..Sei una serva, sono senza cuore"disse angosciato
Lacrime
scesero a quelle parole.
"Shhh isabella, non piangere, te ne
prego"mi disse poggiando le ue fredde labbra sulla mia
guancia.Probabilmente mi voleva incastrare.
Sentivo il mio corpo
fremere..Di passione..
Non lo sapevo.
"Ti aiuterò Bella, potrai
vivere una vita felice, "mormorò avvicinandosi terribilmente alla mie
labbra.
"Mi vuoi aiutare solo per pietà?"chiesi io, in una domanda
spontanea.
"No, no, non fraintendere"disse lui.
" E allora
perchè?"chiesi io singhiozzando.
"Io, io ehm ,."disse vago.
Avevo
ragione io, come sempre.
"Vorrei meglio morire sola , che essere
salvata dalla pietà"disse piangendo come non mai..
Il cuore saltava
su e giù..
Non sapevo cosa fare.
"Isabella, non è come
pensi..!"disse lui angosciato.
"Non credo ce ne siano altre"dissi
ancora io, prendendo tra le mani quelle gocce e portandomele alle
labbra..
"Non berle ,ti prego"mormorò straziato.
"Sono il mio
antidolorifico"dissi tirando dentro le lacrime.
"Fanno bene per
qualcosa, ma per altro distruggono!"disse ringhiando.
Tremai, a
quella voce, e lui si avvicinò a me.
"Questo è l'unica cosa che ti
può salvare"mormorò roco, arrivando con le sue dolci, fredde, lisce
labbra a me, e facendole scontrare con le mie..
Piano, il docle,
divenne, violento passionale..
FOrte, mi buttai su lui, e sentì, con
impeto- ciò che in lui cresceva..
Piano con la mia gamba, accarezzai
il suo rigonfiamento, e lui ringhiò...
Il bruciore, la frenesia, che
sentì, furono ancora più indescrivibili quando le sue mani presero a
vagare nella mia pancia, piatta e poi arrivarono ai miei seni coperti.
Tremavamo,
e sospiravamo forte..
Presi a togliere la sua camicia.
"Sei
troppo debole ancora Bella.."mormorò.
Debole? Io? Ma poi capì ...Mi
vorticava la testa..
"Hai ragione"disse triste.
"Non ti
preoccupare..."mormorò dolce.
" Guarirai da ogni malattia...Sei
un'essere, speciale...."disse ancora baciandomi" Ed io, avrò cura di
te"finì.
Le palprebe, mi pesavano..
"Dormi adesso.."disse
autoritariamente dolce...
E caddi nel sonno.
"Penso,
che questi li porterò io!"disse Edward scherzoso..Prendendo i miei
libri e portandoli in spalla.
"Peseranno anche per te!"dissi io
preoccupata.
Un lampo attraversò il suo volto..
Un dolore che
sembrava infinito..
Accarezzai la sua guancia..
"Cosa c'è?"chiesi.
"Niente..Niente..Ma
devo dirti .."cominciò.
"Attenzio-!"urlò.
Ma fu tardi...Addosso
mi venne una cocacola..
Ero bagnata fradicia..
"Finalmente ti lavi
Potter!!!"disse ululante di rissa Tyler con Jessica.
Corsi via, e
piano sorseggiai le mie gocce..
Edward furioso andò avanti, verso
loro...
Ma cosa volevano da me?
Non seppi mai cosa aveva fatto
Edward..
Sta di fatto che fece veramente scalpore in quei giorni a
scuola.
Di come harry potter (io, a causa di quella dannata
cicatrice, che mi procurai quando caddi),
fosse protetta dall'uomo più bello del
mondo.
Nemmeno io sapevo il perchè.
Ma alla fine..Era impossibile.
Ero
sola.
E sempre lo sarei stata.
Continua...