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...BATTICUORE NOTTURNO..., (fics)Storia di come Bella vampiro e Edward si sono innamorati e proteggano il loro amore proibito&#

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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 20/9/2009, 15:53




Un grazie speciale a Lavi, Lene91,Heidi96,Naby che mi sono state vicino e tanto carine in un piccolo momento buio della mia vita in questa brutta settimana. Grazie alle vostre parole, ho pensato tanto a quello che mi avete detto ragazze – in particolar modo a quelle di Lavi -, e mi sto riprendendo. Vi adoro. Un grazie di cuore. Vi voglio pure io un mondo di bene. Besos raga. ^-^



7. Batticuore notturno


Guardo l’orologio al mio fianco e verifico l’ora.
7:37.
Sposto il mio sguardo verso la finestra di fronte alla mia scrivania, nella quale sono seduta.
Osservo accuratamente il paesaggio fuori: una rigogliosa foresta che circonda il lotto in cui viviamo, il tutto accuratamente immerso nel più tetro grigiore.
Forks è così: pioggia, piogia, pioggià e nuvoloso. Il sole appare solo vergognoso 10 volte l’anno e basta.
Per me e la mia famiglia è perfetto, dato che ci consente di poter camminare in pieno giorno in città, ma io preferisco – con rimpianto – i bellissimi paesaggi innevati svedesi.
Ci siamo appena trasferiti da una settimana qua in questa cittadina perennemente immersa nel brutto tempo, perché ormai i periodi invernali svedesi erano al termine e le giornate dal caldo e alto sole nel cielo sono sempre più presenti.
E quindi eccoci qua. Adesso viviamo in una graziosa grande villa perfettamente restaurata e abilitata con tutti i confort più costosi esistenti.
Ma io comunque preferivo la Svezia, uffi!
Ora niente più lotte nella neve con il fratellone, se non quando piove e vi sono presenti i tuoni in città. Certo anche qui siamo fuori città, ma non così lontani come in Svezia da poterci permettere di azzuffarci continuamente.
Però devo ammettere che posso fare delle interessantissime passeggiate in questo perenne verde muschioso e viscido…
<< Tesoro sei pronta? >> mi chiede mia madre del piano terra distraendomi dai miei pensieri nostalgici.
<< Si mamma! Eccomi ! >> rispondo con un tono basso, normale che sarebbe stato percepito perfettamente se fosse stata di fronte a me e non in salotto, di due piani più sotto. Ma lei mi ha sentito.
Già, avete capito bene. Mi ha sentito del secondo piano alla perfezione , cose da vampiri, sapete, il solito…
Mi alzo dalla scrivania riponendo il libro che stavo leggendo e mi stiro velocemente i vestiti già indossati precedentemente per andare a scuola, per poi mettermi e allacciandomi le stringhe delle mie converse rosse fuoco, per poi dirigermi al piano inferiore, in salotto dove tutti mi stanno aspettando.
Anzi, no scusate, il termine giusto sarebbe volare, tanto sono veloce!
Appena mi presento davanti alla mia famiglia i miei genitori mi vengono incontro e mi abbracciano calorosamente e augurano a me e Rhett una buona giornata a scuola e raccomandandomi che se avessi cambiato idea, alias non frequentare una scuola piena di umani per il mio essere ancora una giovane vampira , di non preoccuparmi e di dirlo apertamente se non me la sentissi di reggere hai miei istinti predatori visto il mio giovanissimo stato di vampira rinata da poco.
Gli sorrido sicura con fare rassicurante e assentisco in loro direzione. Dopo di che prendo per mano Rhett e ci avviamo alla sua lussuosissima G37 Cabrio nera con l’intento di andare a scuola.

***
Quando arriviamo troviamo una stuola di ragazzi frequentanti l’edificio scolastico tutti girati nella nostra direzione.
Appena scendo mi sento pervadere da una coltre di imbarazzo mai provato prima. Ciò mi spiazza e rimango ferma nell’intento di chiudere la portiera dell’auto.
Rhett nota immediatamente il mio stato di inquietudine e mi corre subito al fiacco per quanto la velocità umana da lui usata gli consente.
Come sapete noi ci teniamo al nostro segreto di essere vampiri e volendo vivere una vita normale cerchiamo di integrarci fra gli umani, pur cercando di mantenerli all’oscuro della nostra identità.
Appena mi è accanto si abbassa nella mia direzione e mi guarda con i suoi occhioni color miele da cucciolo preoccupato.
<< Tutto bene? Hai problemi con il sangue umano?Vuoi tornare a casa? Avevo ragione io! Sei ancora una neonata. Sei da soli 3 mesi una vampira, è troppo presto! Capisco il tuo innato autocontrollo da vampiro centenario al sangue umano, ma..>> inizia agitato parlando a raffica, tanto velocemente che a mala pena lo riesco a seguire pure io, che tradotto per gli umani sarebbe appena parso muovere appena le labbra come in un sussurro; però poco dopo lo interrompo chiudendo lo sportello della macchina e lo abbraccio di slancio a metà torace (dove meglio arrivo).
<< Calmati! Non è per quello! Non ho alcun problema al loro odore. E’ solo che…>> alzo lo sguardo verso il suo volto apprensivo senza sciogliere l’abbraccio.
<< Che... >> mi incita lui a continuare.
<< Beh sono rimasta spaesata per tutti quegli sguardi puntati addosso. Mi hanno un po’ scombussolata…>> rispondo cincischiando un po’ e mordendomi ritmicamente il labbro inferiore. Lui ricambia il mio imbarazzo, quella nuova sensazione con uno sguardo sorpreso e un po’ più rilassato. Subito dopo mi regala uno dei suoi sorrisi dolcissimi.
<< Ok, mi hai convinto, ma se hai qualche problema non esitare ad espormelo! >>.
Poi mi prende per mano sciogliendo il mio abbraccio e mi guida verso l’entrata della scuola, chiudendo allo stesso tempo da lontano e elettronicamente la sua amata auto.

***

<< Cosa lo compriamo a fare il cibo se non lo mangiamo? >> chiedo a Rhett bisbigliando ad una velocità vampiresca i miei dubbi.
<< Semplice, per fingere. Fa parte della recita. Dobbiamo far credere a tutti di non essere diversi dagli altri …>>.
Alzo un sopracciglio ostentando incredulità.
<< Non credo che possa aiutare a nascondere la pelle bianca come gesso, occhi color miele – almeno nel tuo caso, io li ho rossi vinaccia ancora – movimenti aggraziati e felini inverosimilmente, intelligenza piccata e bellezza angelica impossibile >>.
<< Vero! Ma tentare non costa nulla, no? >> mi risponde mentre paga il pranzo per entrambi.
<< Ma lo devo mangiare per davvero ? >> mormoro con faccia schifata adocchiando il mio vassoio ricolmo di prelibatezze umane ma non abbastanza per un palato di un vampiro senziente.
In risposta ride.
<< Certo che no sciocchina! Spezzalo, mescolalo, dai l’idea di aver mangiato e basta. Come la storia di fare qualche gesto umano ogni tanto, tipo la storia di sbattere gli occhi, accavallare le gambe, etc. Recita, ricordi? >> mi mostra un sorriso smagliante.
Sospiro.
<< Ok, fratellino >>.
Mentre mi accingo a fare ciò vedo che Rhett ancora mi sta guardando con espressione convulsa. Lo guardo a mia volta.
<< Che c’è? Non ti piace che ti chiami fratellino? >>.

Ancora nulla. << Ah, ho capito! Preferiresti che ti chiami fratellone vero? Hai ragione, sei tu il più grande fra entrambi, e in tutti i sensi (fisicamente e di età umana e vampira, non pensate male! nda -.-‘ )! >> gli sorrido affettuosamente.
Poi si riprende con un lieve sussulto << No, non è quello. Solo che non è così che vorrei prendessi abitudine a chiamarmi…>> mi dice con voce neutrale.
Lo guardo di sottecchi dispiaciuta e tremendamente triste.
<< Scusa…hai perfettamente ragione. Non ho alcun diritto di chiamarti a quel modo. Dopotutto ci conosciamo da pochissimo e di conseguenza non né ho alc- >>.
<< No! Non è quello! Non pensarlo mai! Tu sei una Sanchez come me o papà o la mamma! Non pensare mai che tu non lo sia! Mai! Tutti noi ti consideriamo tale e sei già una di famiglia già da tempo! >> replica con ardore Rhett interrompendomi.
<< Dici sul serio? – prende le mie mani e le stringe tra le sue – E allora qual è il problema? Non vuoi essere mio fratello? Come vorresti che ti chiamassi? >> non lo capisco proprio. Dice che ero una di famiglia e che non vuole che lo consideri un fratello, e allora cosa?
Mi sorride sbarazzino e mi distrae dai miei pensieri riprendendo a parlare.
<< Un giorno te lo dirò come voglio che mi chiami e mi consideri, ora non è il momento. Te ne parlerò magari quando avrai superato il tuo primo anno da vampiro. Facciamo un passo alla volta. >> infine mi fa l’occhiolino.
Sbuffo delusa poi mi viene in mente una cosa.
<< Scusa Rhett, ma… come facciamo noi vampiri a camminare fuori in pieno giorno? >> quesito che non mi era passato di mente fino a questa mattina, essendo stata sempre chiusa in casa e uscita solo di notte, come i vampiri delle leggende.
Mentre uno sghignazzante Rhett mi spiega il tutto, mi accorgo che qualcuno mi stava osservando.
Beh ora mi direte: Che scoperta! Sei la nuova arrivata a Forks con tuo fratello maggiore – ufficialmente – in una mensa piena di persone che da quando ci hai messo piede non fanno che studiare di continuo tutti i tuoi movimenti e quelli di Rhett. E che ti sei accorta solo adesso che ti stanno osservando? Grande intuito vampiresco!
Beh non avreste tutti i torti se non vi dicessi che me ne sono accorta eccome di tutti quegli sguardi sfacciati e penetranti. Solo che quello sguardo che sento è diverso dagli altri. Esce vittorioso da quella calca di sguardi curiosi e affamati di pettegolezzi. Mi sfiora continuamente, a volte avvolgendomi con lo sguardo, altre punzecchiandomi. Uno sguardo sconosciuto e anomalo. Unico, che mi mette i brividi – e i vampiri non possono soffrire il freddo – che mi lascia una strana sensazione di disagio-agio al suo passaggio.
In quell’ora di pausa provai e riprovai più volte a cercarlo tra le innumerevoli facce che addobbavano la mensa, ma non lo trovai. Troppa gente e troppa confusione. Non sapendo neppure il suo odore o la sua voce non sarei mai riuscita a localizzarlo.
Ero demoralizzata alla fine della pausa perché ero curiosa di incrociare la persona di quell’intenso sguardo che mi faceva provare emozioni estranee e assurde alla mia persona. Ero curiosa di scoprire da chi provenisse tale “accanimento”.
Chissà come avrei reagito allora sapendo che da lì a poche ore avrei scoperto a chi appartenesse tale sguardo…

***

Mi alzo di scatto dal tappeto riponendo il libro nella biblioteca di papà e dopo aver dato un bacio sulla fronte a quest’ultimo corro a salutare mamma e Rhett che sono in salotto impegnati ognuno in qualcosa di diverso: la prima a ricamare un arazzo – passione imparata dall’istruttrice secoli prima quando ancora era umana, passatempo mai abbandonato – l’altro a fare svogliatamente zapping con il telecomando della tv al plasma di un numero di pollici che non sto nemmeno a dirvi, tanto avrete già capito che i vampiri sono dannatamente pieni di soldi, già quando vi ho detto della macchina di Rhett. Comunque a logica torna, un immortale che lavora e investe soldi e non ha da comprare nulla è normale che guadagni a scatafascio penso io no? Mica mangia? Beve? Fa sports? Ha bisogno di una vacanza ristoratrice…insomma..avete capito, no?!
Dopo di che mi avvio fuori dall’enorme villa antica appena ristrutturata, per intraprendere la mia solitaria passeggiata notturna nella foresta in cui era immersa la villa.
Passeggiate che da un po’ di tempo avevo iniziato a dilettarmi.
Con esse mi dedico alla scoperta e contemplamento della natura con i miei sensi extra sviluppati dal mio essere vampiro.
Essendo ciò, la mia vista vede molto meglio di quella umana. Vedo cose che l’occhio umano tralascia e che io mi dedico alla contemplazione di tale bellezza.
Ma tali passeggiate notturne sono dedicate soprattutto al ritrovo della mia memoria umana.
Ebbene si. Avete capito perfettamente. Ancora non mi è tornata la memoria, dopo tutto questo tempo.
All’inizio devo ammettere che da un lato né ero contenta perché non avevo sofferto nel dovermi allontanare dalla mia famiglia umana ( a causa del mio stato attuale ) dato che non me ne ricordavo nemmeno se ne avevo una, dall’altro non né ero così contenta perché non sapevo nulla di me.
Sospiro rassegnata, convinta sempre più che la memoria non mi sarebbe mai tornata, anche se avessi continuato a sforzarmi tutti i giorni per ricordare.
Mi siedo su una roccia muschiosa e mi immergo nel contemplamento della magnifica luna piena che questa sera è protagonista di una bellissima notte illuminata da se stessa. Ad un certo punto sento il classico rumore di un rametto secco che viene spezzato anche se attufatto dal fogliame umido e muschioso del terreno, creato dal pessimo clima di quella piovigginosa cittadina. Purtroppo per il super sviluppato udito vampiresco non riesce a sfuggirmi. Mi alzo di scatto e mi volto verso l’intruso dei miei pensieri.
Non l’avessi mai fatto….
I miei occhi dall’incrocio di un colore tra il rosso rubino e il vinaccia ancora da neonata, anche se mi nutro da sempre di sangue animale, annegano in uno color verde smeraldo languidi.
All’improvviso il tempo si ferma e rimaniamo incantati l’uno nello sguardo dell’altro.
Mai avevo visto occhi più belli e espressivi.
Ma soprattutto umani.
Riesco a leggere le emozioni che vi alleggiavano dentro : sorpresa, colpevolezza, ammirazione, incanto, stupore… e non so che altro.
Bellissimi.
Non so quanto siamo rimasti lì persi l’uno nello sguardo dell’altro, ma a mio avviso il tempo ha corso troppo velocemente. E’ troppo breve quel meraviglioso affondare in quell’immenso verde speranza…troppo poco per i miei gusti, quando decido si distogliere il mio sguardo dal suo.
Da qui inizio a osservare con attenzione chi mi si trova di fronte : un ragazzo di qualche anno più grande di me, dai bellissimi occhi verdi, labbra rosa chiaro e fini, ma non troppo, naso dritto e zigomi alti e ben definiti, il tutto racchiuso da una spettinata e assai sbarazzina capigliatura color rame tendente al castano. Alto almeno una ventina di centimetri più di me. Slanciato e magro.
Bellissimo e affascinante e perfetto anche se umano.
Fino ad ora pensavo che la parola perfezione fosse l’incarnazione della parola vampiro. Questo perché i vampiri sono misteriosi, affascinanti, dotati di una bellezza ultraterrena, aggraziati in ogni movimento, una voce che sembra melodia, intelligentissimi e sanno fare tutto. Insomma perfetti, ma sbagliavo, perché fino ad ora non avevo incontrato lui. Questo ragazzo che mi è di fronte e mi guarda affascinato. Ma soprattutto non avrei mai immaginato che la perfezione potesse fare combo con la parola umano. Si, perché è questo ciò che lui è: un umano.
Umano…
L’intero soliloquio mentale è durato pochissimi attimi da parte mia.
Poi anche lui fa lo stesso con me, e mi scruta da capo a piedi estasiato.
Come un ceco dalla nascita che vede per la prima volta il mondo e rimane senza fiato dalla sua bellezza, non vedendo ancora tutta la mondezza che vi è dietro la facciata.
E così che sono io: una vampira dalla bellezza accecante donatami dalla mia natura vampiresca capace di far perdere la testa al più malvagio e cuore di pietra di un uomo sulla faccia della terra, ma sotto sotto sono una creatura predatrice e egoista capace solo di fare del male al prossimo che non fosse della mia stessa natura.
Mentre gli do il tempo di scrutarmi ancora, mi arriva la consapevolezza: lo sguardo penetrante di quella mattina a scuola era il suo.
Non ci sono dubbi, me lo dicono i miei sensi vampireschi. Altri sensi invece mi guidano ad altro. Infatti…
<< Cosa ci fai qui da solo? >> chiedo con la speranza che mi risponda per permettermi così – egoisticamente a mio parere – di ascoltare la sua melodiosa voce – ne sono certa – che possiede.
Così facendo lo richiamo al presente, presumo dal suo sussulto.
<< E-Ecco i-io…adoro passeggiare di notte…mi rilassa, mi fa pensare. E la foresta è bellissima immersa nell’oscurità della notte…>> mi risponde puntando nuovamente il suo sguardo nel mio.
Ha gli occhi sognanti…
Stessi occhi con cui lo guardo a mia volta…pendo dalle sue labbra…
Bellissima la voce, calda, forse un po’ insicura, ma musica per le mie orecchie.
Poi un giusto pensiero mi sale alle labbra e gli do vita.
<< Lo stesso effetto lo fa anche a me. Questo non toglie il fatto che sia un luogo insicuro per te. Abiti lontano da qui? >> lo rimprovero bonariamente ma con vera preoccupazione pensando a tutti i pericoli che è una foresta in piena notte per un umano così fragile.
Gli umani sono così fragili…
Appena finisco di parlare vedo un qualcosa accendersi nei suoi occhi.
<< So badare a me stesso! Comunque non abito molto distante da qui, sto nella grande villa bianca oltre il fiume – fa una pausa affilando lo sguardo, poi riprende con decisione – Quando dici che la foresta non è un luogo sicuro per me ti riferisci a causa di esseri come te? >> conclude cautamente.
Lo guardo sorpresa.
“ Come fa a sapere della mia vera natura? ” mi domando mentalmente .
Quando distolgo il mio sguardo dal suo noto che smette di respirare allora lo ripunto nel suo e lo vedo sospirare più tranquillo e riprendere a respirare normalmente.
Specchiandomi nei suoi occhi per un lungo momento capisco che sa molto di più di quel che da a vedere e che non l’avrei fatta franca tanto facilmente.
Opto per la sincerità, dopotutto la sincerità è la politica migliore, no?
Gli sorrido accondiscente.
<< Anche. Ma come fai a sapere della mia natura? Non ne hai paura? >>.
<< So cosa sei perché anche la mia famiglia è come te. E no, non ho paura di te – mi si avvicina lentamente diminuendo passo per passo la distanza che ci separa.
Quando mi arriva di fronte si china un po’ per raggiungere il mio volto il più vicino possibile, fino a quando non vi sono 3 odiosissimi centimetri dallo sfiorare dei nostri nasi. Posso sentire il suo caldo fiato sfiorarmi il viso e il suo odore…
Buonissimo, mai avevo sentito niente di più buono, fresco, dolcissimo, dissetante – sicuramente lo è – delizioso, sublime...
Mi irrigidisco di colpo.
All’improvviso mi pare di avere un ferro ardente in gola. Mi sento bruciare prepontemente la gola, come mai in vita mia. Inizio a produrre veleno in eccesso. Cerco di ingoiarlo per cercare di darmi un po’ di sollievo, causandomi solo l’effetto contrario.
La carne è debole…ma la mia volontà è d’acciaio...mi sussurra una voce nella mia testa, e poi ancora “non lui!”. Da questo traggo il coraggio e smetto di respirare.
Molto meglio.
Mi rilasso.
Mai avevo sentito odore più sublime!
Quella mattina avevo sentito centinaia di odori diversi, umani… e niente! Mentre con lui invece…
Una sua carezza ingenua alla mia guancia mi riporta alla realtà.
Lui non si è accorto di niente perché il tutto è durato poco meno di un secondo.
<< Non dovresti farlo >> sussurro svogliatamente del pericolo che corre stando in compagnia di una come me, al suo indirizzo quando noto compiaciuta che le sue labbra si stanno avvicinando sempre più alle mie.
Uno strano suono mi esce per un attimo dalle labbra quando le dischiudo – sempre non respirando, non ne ho bisogno, al mio corpo morto non gli serve – e mi rimbomba in gola per qualche lungo istante quando le richiudo di scatto sorpresa e allo stesso tempo con la ragione in dissolvenza per le emozioni che stavo provando.
Emozioni mai provate prima…
Ma tale rumore raggiunge le sue poco sensibili orecchie umane e basta a bloccarlo.
Una morsa mi stringe il mio cuore freddo e fermo da ormai 3 mesi, ma caldo per la presenza di lui.
Mi stupisco quando lo sento ridacchiare.
Riduco a fessura gli occhi cercando di capire tale suo comportamento.
“Che mi abbia preso in giro? Che non abbia mai desiderato baciarmi ma farmi uno scherzo? Prendermi in giro?” questo è quello che la mia mente pensa immediatamente finchè lui non dissipa tutti i miei dubbi quando smette di ridere.
<< Mi piace il rumore che hai fatto…sa tanto di fusa. Mi sa che apprezzi molto le carezze sul volto. Ti va di testare qual cos’altro? >> mi propone divertito per poi riprendere quello che stava facendo prima di fermarsi.
Non posso che rispondergli con sincerità e chiudo definitivamente gli occhi.
<< Si…, mi piacciono le tue coccole…>> mormoro con la voce in dissolvenza per le nuove e strane sensazioni che mi sta provocando in tutto il corpo, ma in maggiore concentrazione in prossimità del mio cuore fermo.
Mi sembra addirittura che batta. Che sciocca che sono!
Si sta avvicinando così lentamente.
E’ così straziante l’attesa, ma anche tanto dolce.
E’ sempre bellissimo e straziante allo stesso tempo l’attesa del PRIMO BACIO.
Poi le sento.
Le sue labbra che sfioravano le mie e immediatamente un suono alieno e odioso arriva alle mie orecchie.
E’ basso e petulante, ma abbastanza da rompere il nostro magico momento e farmi allontanare da lui.
Salto sul ramo dell’albero alle mie spalle, riaprendo gli occhi per bearmi almeno della sua figura che mi guarda scioccato e fissa sempre più scocciato il mio telefono un secondo dopo aver realizzato che è il colpevole del mio allontanamento.
E’ straziante stargli anche solo a 3 metri di altezza distante e 75 centimetri in lunghezza. Come avrei fatto a lasciarlo tornare a casa? O a tornare io a casa allontanandomi da lui?
Quando sento vibrarmi ancora una volta in mano il telefono che mi aveva regalato Rhett rispondo senza guardare chi mi cerca.
<< Torna immediatamente a casa. Riunione di famiglia. Subito. >> mi dice con voce fredda e dura Rhett dall’altro capo del telefono e riattaccandomi in faccia.
Osservo per la prima volta il telefono preoccupata un attimo il display morto,anche se un angolo della mia mente pensa ancora al rosso sotto di me.
Una parte della mia mente grida di sapere cosa è successo di così grave.
Poi mi volgo verso lui.
<< Devo andare, c’è un emergenza a casa…Fa attenzione mentre torni a casa, mi raccomando, dritto a casa e non guardarti addietro. >>.
Lo vedo rabbuiarsi e farsi triste, poi si riprende.
<< Ci vediamo domani a scuola, vero? >> mi chiede speranzoso.
<< Si >> assentisco con sicurezza.
Detto ciò faccio per andarmene con il cuore ancora in subbuglio quando mi giro verso di lui nuovamente.
<< Il tuo nome. Voglio sapere il tuo nome. >>.
<< Edward. Edward Cullen >> mi risponde sognante.
<< Isabella Sanchez >>.
Rimaniamo un altro attimo a guardarci negli occhi, che poi scappo verso casa preoccupata per cosa aspettarmi di tanto terribile, dal tono strano di Rhett, ma con sempre contemporaneamente il pensiero rivolto al rosso che mi ha preso il cuore.
Non mi giro un ultima volta in dietro per paura di ritornare sui miei passi da lui e non tornare a casa.
Così capisco in questi pochi secondi che mi distanziano da casa, che lui mi è entrato dentro al mio cuore prepontemente e che non se ne sarebbe più andato da lì.
Mai.
Lo promisi questa stessa sera a me stessa.
“Edward Cullen sei la ragione della mia esistenza…” e con questo pensiero che mi rimbombava nella testa e si legava a emozioni intense e nuove mai provate prima, mi fecero compagnia fino al mattino dopo, quando i miei occhi rincontrarono i suoi e si fusero nuovamente assieme.


---Angolino Autrice---Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
E da qui che le cose iniziano a farsi interessanti.
Quindi non perdetevi i prossimi capitoli, ne vedrete delle belle.
Questi fino ad ora pubblicati erano di introduzione…è ora che le cose iniziano a smuoversi!
Mi raccomando, continuatemi a seguire in tante come sempre e commentate!
Un SUPER-KISS!!!!!!!!!!!!!!

Edited by ScarlettRose92 - 20/9/2009, 17:11
 
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FedUliN
CAT_IMG Posted on 20/9/2009, 19:31




Favolosooo Postaa prestoo bacioneee
 
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Làvì<3
CAT_IMG Posted on 21/9/2009, 16:29




ScarlettRose92 mi fa un immenso piacere di averti aiutata!
Ma anch'io devo ringraziarti perchè attraverso le tue parole ho riflettuto molto.. Grazie:)
Ti adoro anch'iooooooooooooo!

Complimenti per il capitolo! Bellissimo anche questo! :D
 
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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 23/9/2009, 12:33




grazie tesora ^.^
t.v.b.!!!!

corro a scrivere!!!!!!!!!!!

BESOS!!!!!!!!!!
 
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Làvì<3
CAT_IMG Posted on 23/9/2009, 16:13




Evvivaaa!
Lo attenderò con impazienza!
Baciooo!
 
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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 26/9/2009, 13:46




Ragazze non uccidetemi quando leggerete il POV RHETT, ho solo reso l’idea di come possa essere un VAMPIRO GELOSO di un UMANO come EDWARD! Buona lettura !!!!



8.Il vampiro più geloso del mondo


POV ISABELLA

Frush.
Corro a più non posso verso casa, incurante della vegetazione che mi colpisce e struscia addosso, al mio passaggio.
Dopo pochi minuti sono davanti alla porta di casa e entro agitata.
Che sarà mai successo di così tanto grave?
Ora che lui non mi è davanti riesco a ragionare solo un po’ più razionalmente, ma una parte di me pensa costantemente a lui, ma cerco di far prevalere la razionalità al momento.
Percorro velocemente la distanza che mi separa dai miei famigliari seduti in salotto.
Tutti tranne Rhett che sta percorrendo nervoso tutto il salone a grandi falcate, e oserei dire con cipiglio nero.
Che cosa sarà mai successo?
Corro dalla mamma e mi inginocchio davanti alla poltrona in cui è seduta e le prendo le mani.
<< Cosa succede? Cos’è accaduto? >> chiedo sempre più spaventata.
<< Era ora che rientrassi! Con chi eri? Cosa stavi facendo? Rispondi! >> mi urla contro Rhett alzandomi dalla mia posizione e scuotendomi brutalmente.
Non oso rispondergli dalla paura.
Mi impietrisco per un attimo rimanendo inerme tra le sue mani, poi mi riprendo e mi libero con la mia forza da neonata dalla sua presa, e mi rifugio tra le braccia di papà.
Quest’ultimo cerca di calmare intanto Rhett, mentre lo rimprovera la mamma.
Sono terrorizzata a morte.
Tremo tra le braccia di papà.
Che cosa ho combinato? Perché è arrabbiato con me ? In cosa ho sbagliato?
Mentre penso ciò, dalle mie labbra inizia a fuoriuscirmi uno strano suono acuto e strozzato.
<< Ma ti sembra il modo di comportarti? Guardala l’hai spaventata. Sta piangendo. >> continua a rimbecchettare il mio assalitore la mamma.
Lo vedo calmarsi subito, interrompendo la litigata con papà e mamma e avvicinarsi a me e fermarsi a poche spanne dal mio volto.
Appena incrocio il suo sguardo più calmo ma estremamente dispiaciuto, lo distolgo subito e affondo il volto nel torace di papà.
Sento il fratellone iniziare a rassicurarmi e a chiedermi scusa mentre mi accarezza inizialmente insicuro la testa, per poi continuare sempre più sicuro.
Pian piano mi calmo, anche se nella mia testa aggira sempre l’incognita sul cosa abbia fatto di sbagliato per scatenargli una reazione tanto forte.
Così senza accorgermene mi ritrovo abbracciata a lui e a chiedergli a mia volta scusa.
Non so quanto tempo sia passato, che mi sono calmata mi sembra che tutto sia durato pochissimo.
Mi siedo ora più tranquilla tra papà e mamma , mentre il fratellone rimane in piedi davanti a noi appoggiato con un gomito al grande camino magnificamente restaurato.
Aspetto impaziente che tutto mi venga spiegato.
<< Mentre tu eri via, mi sono permesso di andare a fare un giro di ricognizione in una zona non ancora setacciata, in cerca di un nuovo posto in cui poter cacciare. E mentre facevo ciò all’improvviso mi sono imbattuto da prima in una strana scia, dall’odore decisamente disgustoso oserei dire – fa una faccia talmente schifata che non stento a crederlo – mai sentita prima, e incuriosito mi sono spinto avanti, alla ricerca del possessore di tale odore. Non avrei mai pensato che il possessore di tale odore fosse un licantropo…>>.
<< Licantropo ? >> mormoro dubbiosa, non capendo a pieno la parola.
Non mi è nuovo il termine, ma il significato mi sfugge.
<< Un uomo che è capace di trasformarsi in un gigantesco lupo >> mi spiega pazientemente papà.
Lupo…
Non appena collego il tutto e mi si accende la lampadina scatto in piedi e corro dal mio esploratore, abbracciandolo di slancio chiedendogli spaventata se stia bene e che se sia tutto intero.
Non appena mi tranquillizza – e dopo averlo scrutato ovunque di sottecchi – ritorno trai miei a sedere e aspetto che continui.
<< Quando me lo sono ritrovato davanti mi ha subito attaccato senza esitazione e mi sono difeso e non appena l’ho tramortito in modo da poter alzare le tende sono tornato qui, non prima di aver fatto in modo di fargli perdere le mie tracce, caso mai avesse avuto l’intenzione di darmi la caccia. E per finire in bellezza non trovandoti a casa mi sono spaventato. >> conclude serafico, sorridendomi ancora dispiaciuto.
<< C’è anche un'altra novità: non siamo gli unici vampiri che vivono a Forks a quanto dice Rhett. Pare che tu non ti sia accorta dei sei vampiri che frequentano la tua scuola, cucciola. Domani entrerò in contatto con uno di loro e fisserò con loro una data per incontrarci e stabilire dei possibili confini e sentire se sanno qualcosa su questi lupi. Vivendo qua da prima di noi è assai probabile che ne sappiano qualcosa. >> prende parola papà con fare pensieroso e calmo.
<< Se posso dire la mia, penso che non troveremo difficoltà, sono vegetariani come noi, o almeno credo. >> mi inserisco nel discorso di papà.
Tre paia d’occhi mi fissano sorpresi.
<< Nel bosco, prima, ho incontrato un membro della loro famiglia e >>
<< Nel bosco? Prima? Uno di loro? Tu da sola con un vampiro? >> inizia la mamma preoccupata.
<< Oh no, tranquilla mamma. Edward non è un vampiro, è un umano. E’ per questo che penso che seguano la nostra stessa dieta, altrimenti lui non potrebbe vivere con loro…>> cerco di rimediare, calmando la mamma.
<< Edward? >> sibila mio fratello nella mia direzione, con cipiglio rabbioso.
<< Avete fatto conoscenza? >> chiede mio padre un po’ sorpreso.
Distolgo lo sguardo da quello di papà e inizio a giocare con un filo tirato della maglietta e cincischio un po’ senza concludere nulla.
Che imbarazzo!
Come faccio a dirgli che ci siamo pure baciati? Come?!
No nononono! Acqua in bocca. Chissà cosa penserebbero!
Che vergogna!
Ringrazio il cielo di non poter arrossire come un umano o avrebbero già indovinato tutto!
Ritorno alla realtà non appena sento pronunciare il mio nome.
<< Come? >>.
<< Stavo dicendo che è meglio se sali su in stanza a riposarti un attimo prima che venga l’ora di andare a scuola. >> dice mio padre perentorio.
Si, forse è meglio.
Dopo tutto quello che è successo!
Ci vuole giusto giusto una bella meditazione…
Assolutamente su un certo rosso dagli occhi di un bellissimo verde smeraldo, dalle labbra di velluto e…
Oh mamma mia! Smettila Isabella di pensare a queste cose! Mi rimbecco.
Ma cosa mi sta succedendo? Da quando faccio questi pensieri maliziosi? Eh?! Da quando?
Mi riprendo non appena sento qualcuno trascinarmi via.
Vedo appunto Rhett che mi sta conducendo verso la mia stanza.
Non appena ci ritroviamo di fronte alla mia porta mi da un bacio sulla guancia come sempre , ma si blocca scostandosi di botto e strabuzzando gli occhi.
Lo vedo soffermarsi a scrutarmi il volto e annusarmi.
Quando smette sibila qualcosa di incomprensibile e se ne va verso la sua stanza.
Ma che gli prende?


POV RHETT


<< accompagna tua sorella in camera >> mi suggerisce papà, distraendomi dai miei pensieri torbidi.
Mi avvicino appunto a lei, persa nei suoi pensieri e prendendola per mano la trascino in direzione della sua stanza.
Maledizione!
Se solo sapessi cosa è successo tra lei e quell’umano!
Mi fa una rabbia non sapere nulla!
Diavolo!
Ho sentito chiaramente quando sono rientrato i desideri di quell’umano, anzi uno, dato che l’altro è scomparso all’improvviso.
Già.
La prima cosa che ha desiderato è stata quella di accarezzarle il suo bellissimo volto etereo.
Sono certo che l’abbia fatto! Al 100%!
Ne ho avuto la conferma quando le ho dato il bacio della buona notte – anche se noi non dormiamo lo faccio lo stesso. E’ una scusa come un'altra per avvicinarmi a lei. – e ho sentito l’odore di quell’Edward!
Tzè, ma poi che razza di nome è Edward?!
Ma se penso che le sue manacce hanno toccato il volto del mio angelo…mi viene una rabbia!
Maledizione!
Non riesco nemmeno a pensare razionalmente se ricordo l’altro desiderio!
Cavolo! Pensavo che da un momento all’altro avrei limonato con la lampada in soggiorno, tanto era forte l’ondata del suo desiderio.
Se domani lo ribecco a desiderare di baciare la mia Isabella, gli torcio il collo!
Anzi, lo torturo e dopo lo dissanguo! Al diavolo la mia dieta vegetariana e il non uccidere umani! Se solo si riazzarda ad avvicinarsi a lei…
Stump.Stump. Stu-tu-tump.
<< Tutto bene caro? >> chiede mia madre dal paino di sotto.
Osservo il mobile della mia libreria irrimediabilmente rotto con un cazzotto, riverso a terra con tutti i mie preziosi volumi.
<< Si mamma, tutto ok. Mi sono solo caduti dei libri >> le rispondo pensieroso.
Devo cercare di controllarmi di più.
Non posso permettermi di riperdere il controllo come prima con Bells.
Non potrei mai perdonarmi, se le facessi del male.
Non al mio angelo.
Non l’ho fatto a posta a reagire a quel modo, ma il pensarla per interi minuti in compagnia di un uomo che non sia io e magari tra le sue braccia…mi ha mandato il sangue alla testa! Peggiorato dal fatto di sapere che in queste zone ci sono addirittura dei licantropi, beh non mi ha aiutato molto…
Mi butto pesantemente sul letto, mettendo le mani dietro alla testa e fissando il soffitto estremamente compiaciuto.
Certo che al moccioso umano si potrebbe anche trucidare un po’, tanto per mettere le cose in chiaro.
Sono certo che domani la cercherà.
Una smorfia mi si disegna in volto.
Sfido io a rimanere indifferente ad une bellezza pura e ingenua come Bells.

Adesso che ci penso…
Ma, umano?
Ma scherziamo? Come potrebbe mai desiderare lei o avere il minimo interesse per una creatura stupida come un umano?
Ma non scherziamo.
Scommetto che gli ha permesso di avvicinarsi solo perché è nel suo modo di essere gentile e non sgarbata nel rifiutarlo.
Si, è andata così, ne sono estremamente convinto.
Sorrido soddisfatto, nonché poi euforico quando realizzo un’altra cosa.
Io sono un immortale mentre quell’ Edwin – o come cavolo si chiama – è un semplice umano, in balia dell’usura del tempo…
Mentre io rimarrò eternamente giovane e forte nella mia immortalità, lui diverrà vecchio,raggrinzito e debole come un giunco nelle mani del tempo.
Non ha speranze contro uno come me!
Così, su questa lunghezza d’onda continuai a convincermi che non c’era nulla da temere, fino a quando non andammo a scuola…

---Angolino autrice---
Edduccio si farà mettere i piedi in testa da un’ultra centenario gelosone?
E Rhett riuscirà ad attuare i suoi sogni di tortura nei confronti del nostro beniamino?
E Bella lo lascerà fare?
Voi che dite, ragazze???
Spero che questo nuovo chappy vi sia piaciuto!
Alla prossima, e mi raccomando…COMMENTATE! ^.^
 
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Làvì<3
CAT_IMG Posted on 26/9/2009, 19:21




Omaaaaaaaaaaaaaaaaaammaaaaaa!
Bravissimaaa! continua preso tesòòò!
Bacio!
 
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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 26/9/2009, 23:40




con te che mi fai da supporto, scriverei anche tutto un giorno intero , peccato che i compiti chiamino U.U e pure l'imminente compito di letteratura su oltre 100 pagine e la parafrasi....
dipendesse da me...ci sarebbero assolutamente più capitoli qui e nell'altra fic! U.U stupida scuola! >__<


besos tesora!!!!!!!!!!!!!
 
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al3xa
CAT_IMG Posted on 27/9/2009, 15:30




brava..posta presto :)
 
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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 27/9/2009, 21:52




cercherò di accontentarvi, raga!!!!

BESOS!!!!
 
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Làvì<3
CAT_IMG Posted on 28/9/2009, 15:55




CITAZIONE (ScarlettRose92 @ 27/9/2009, 00:40)
con te che mi fai da supporto, scriverei anche tutto un giorno intero , peccato che i compiti chiamino U.U e pure l'imminente compito di letteratura su oltre 100 pagine e la parafrasi....
dipendesse da me...ci sarebbero assolutamente più capitoli qui e nell'altra fic! U.U stupida scuola! >__<


besos tesora!!!!!!!!!!!!!

Ehh già.. questa scuolaa.. image
Mmm.. tesora.. ti capisco.. io domani ho il compito di matematica.. image vorrei proprio sapere che ci faccio qui al computer invece di essere a studiare dato che di problemi non me ne torna neanche uno! doppio image image
Sto pensando ad un attentato al prof..
Omamma belle 'ste faccineeeee! image image image image image
Ok.. basta..
Ahahah..
Un bacio amoraaaa!
 
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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 8/10/2009, 22:41




Raga.....scusate il ritardo ad aggiornare ..ma dovrete pazientare ancora qualche giorno....


la scuola mi sta massacrando....
le feste di famigliaz pure mi investono....

abbiate pazienza...il nuovo cap è da revisionare. e basta da eventuali errori ortografici XD...


aggiornerò a giorni....

a presto!!!!!ù


BESOS!!!!!!!!!!!!
 
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Làvì<3
CAT_IMG Posted on 8/10/2009, 22:46




Non ti preoc!
Posta presto..
 
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ScarlettRose92
CAT_IMG Posted on 27/10/2009, 16:06




9. Nuove conoscenze, più che interessanti.

POV ISABELLA

Mi guardo e riguardo allo specchio.
Andrò bene così?
Non sarò vestita troppo appariscente?
Gli piacerà il mio vestitino color blu notte ad Edward?
Chissà qual è il suo colore preferito!
Che sia troppo corta la gonna del vestito?
E se mi truccassi un pochino?
<< Oh, ma insomma! Devo essere solo me stessa! >> cerco di convincermi ad alta voce.
Dopo tutto se mi ha baciato ieri sera, gli piacerò almeno un pochino, no?
Poi arrivano i ricordi…

<< Andiamo? >>.
Salto sul posto spaventata dalla voce di Rhett alle mie spalle.
<< Non ti avevo sentito…>> mormoro accusatoria.
<< Ho bussato, ma non mi hai sentito. Sempre la solita sognatrice! >> butta lì con fare divertito.
Lo guardo sorpresa, come se fossi un bambino e lui la mia mamma che mi ha colta con le dita nella marmellata…
Ma che fa, mi legge nel pensiero…che sappia di ieri sera?
Mille interrogativi mi girano in testa e sempre più mi convinco, di prendere in considerazione l’idea di scavarmi una buca, in cui sotterrarmi per l’eternità, per la vergogna.
<< Bella? Tutto bene? >> mi chiede apprensivo avvicinandosi velocissimamente a me, prendendomi le mani e stringendole tra le sua.
<< Si si…andiamo a scuola, sennò faremo tardi! >> cerco di essere il più naturale possibile.
Lo vedo scrutarmi ancora con fare sospettoso, ma poi si rilassa sorridendomi soddisfatto e ci avviamo a salutare mamma e papà.
Quando saliamo in macchina mi godo il silenzio del viaggio, leggero e giusto.
Giusto per prepararmi mentalmente a come affrontare Edward.
Sospiro sognante, al ricordo dei suoi bellissimi occhi color smeraldo…
A quei capelli ribelli e ramati da toccare…devono essere morbidissimi.
Sospiro nuovamente.
<< Tutto bene? Sei strana oggi…sei sicura di voler andare a scuola? >> mi chiede preoccupato Rhett, parcheggiando la macchina davanti a scuola.
<< Siamo già arrivati? >> chiedo sorpresa e con una strana ansia addosso.
Calma…sarò normale…basterà.
<< Già >>.
Lo sento avvicinarsi a me non appena scendo di macchina.
Mi impone di guardarlo in volto.
<< Te l’ho già detto che sei bellissima questa mattina? >> lo guardo con cipiglio un po’ sorpreso ma rispondo al sorriso.
Adoro quando cerca di distrarmi quando ho i nervi a fior di pelle.
<< No, ma piace farselo dire! >> e gli faccio l’occhiolino, stando al gioco.
Poi lo prendo per mano e lo trascino in classe, desiderosa che la prima parte della mattina finisca presto, per poi avere qualche opportunità in più di vedere il ramato dei miei sogni.

***

Appena suona la campanella mi fiondo, anche se pur a passo umano, in mensa, desideriosa di rivederlo come da promessa.
Nel mentre prendo il pranzo umano e mi siedo al mio posto percorrendo con gli occhi tutta la sala.
Questo fino a quando i miei occhi non incontrano i sua.
E mi perdo in quelle profondità verdi.
Non so per quanto tempo rimaniamo così a guardarci occhi negli occhi, ma alla fine il momento, anche questa volta, viene interrotto sempre da Rhett, ma anche da altre persone: la famiglia di Edward.
Lui che si era fermato all’ingresso della mensa prosegue verso di me assieme alla sua famiglia, e si presentano tutti.
Come aveva detto lui, anche la sua famiglia sono vampiri vegetariani come noi.
E sono: Alice e Jasper, Emmet e Rosalie.
Tutti come noi dalle sembianze di angeliche.
Gli invito a sedersi con noi e accettano resti, tutti tranne Edward e Alice, la quale si siede nel posto vuoto accanto al mio.
<< Visto Rhett? Te lo avevo detto. Vegetariani come noi! >> e gli faccio la linguaccia, felice e sbarazzina come non mai.
Penso che sia per la presenza di Edward.
In riposta mio fratello mugugna qualcosa di incomprensibile e si mette a parlare con il biondino, Jasper, il compagno di Alice.
Lo capisco da come le sta accanto.
Invece io vengo coinvolta da una conversazione su vestiti e moda da Alice, ma la mia attenzione è tutta sul rosso che mangia, fermandosi a tratti per sorridermi e chiedermi qualcosa.
Mi guarda in un modo…
Ma come fa a essere così rilassato dopo ieri sera?
Come fa a fare il finto tonto?
Sospiro esausta da questo stress mentale e caotico, per colpa di tutti i pensieri e sensazioni che mi affollano dentro, e tutte con l’intenzione di uscire.
<< Non deve essere da molto che vi siete trasferiti, giusto? >> mi domanda il rosso del mio cuore, con fare tranquillo, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Beh…in effetti lo è…
Lo osservo un attimo prima di rispondere, come fossi a corto di parole e in difficoltà.
Ma possibile che un vampiro, il tanto decantato essere invulnerabile, sia messo in crisi da un angelo del genere?
Beh…se lui impersona l’angelo, io sono il demone, quindi…ci sta tutto!
Continuo a fissarlo negli occhi, decisa a rispondere, mentre percepisco l’immenso sorriso di Alice al mio fianco.
<< Sorprendente. Tre mesi e ha questo controllo? >> se ne esce il biondo, con fare decisamente poco raccomandabile, distraendomi dal rispondere alla domanda postami da Edward.
Un aggettivo adatto sarebbe: mal sfiduciato.
E‘ con questa frase che mi intrometto nella loro conversazione e rispondo a tutte le domande che mi pone.
Stanca ad un certo punto dei suoi attacchi sbotto con un “Non farò del male ad Alice se è questo che pensi” e metto su il broncio, al quale Edward reagisce con una risata davvero bella.
Bassa e roca…
Se davvero non avessi così tanto autocontrollo starei già a fare un falò di una certa testolina bionda.
Fortunatamente si intromette Alice rassicurandolo.
Poi mi ricordo di una cosa molto importante.
<< Rhett, chiedigli dei lupi >> gli ricordo un po’ scossa adesso, al pensiero della scomparsa di lui, se non fosse stato abbastanza astuto da sfuggirgli.
E così fa e ci spiegano tutta la storia.
Hanno un patto con loro e dei confini da non superare, sui quali ci aggiornano.
Appunto mentalmente che questa sera, prima di andare a casa Cullen – con cui abbiamo fissato appena fatte le presentazioni e spiegata la nostra situazione –passeremo di là, ad ampliare il patto dei Cullen, non c’è altra soluzione.
Poi suona la campanella, e ci dirigiamo in classe.
Beh, non si può dire che non sia andata bene.
Tutti i membri della loro famiglia sembrano averla presa bene di noi, tranne Jasper che è ancora un po’ restio nei miei confronti,e di Rosalie lo stesso.
Cosa che mi ha lascito sconvolta è il fatto che Rhett abbia bellamente ignorato Edward.
Gli parlerò dopo di ciò con lui.
Mentre penso ciò non mi accorgo che se al fianco destro ho Rhett, nell’altro mi è sopraggiunto Edward.
Gli sorrido di rimando felice della sua presenza accanto a me.
<< Sei davvero incantevole questa mattina, lasciatelo dire >> mi sussurra nella mia direzione con fare dolce.
Distolgo gli occhi da lui imbarazzata.
<< Grazie >> mormoro concentratissima sulle mattonelle del pavimento, divenute interessantissime.
Mi riprendo quando Rhett gli ringhia contro, tanto da sentirlo pure Edward il suono.
Mi guardo attorno preoccupata, notando poi fortunatamente che non c’è nessuno in corridoio apparte noi tre.
<< Rhett! Ma che modi sono? >> lo rimprovero ponendomi davanti a lui e guardandolo arrabbiata.
Mi fissa ancora iroso, poi sposta lo sguardo su Edward e ritorna al mio.
Mi prende per un braccio e mi trascina via con la forza.
<< Facciamo tardi a lezione >> ringhia a denti stretti e mi porta via, senza lasciarmi salutare Edward.

***

Per tutta la lezione gli tengo il muso a Rhett e non gli rivolgo la parola, ancora arrabbiata per il suo comportamento.
Lui tenta di tutto pur di farmi parlare o dargli attenzione, ma non ci riesce, ma anche così non si arrende e continua per tutta l’ora.
All’uscita della campanella trovo Edward ad aspettarmi che affianco, dando le spalle a Rhett.
Devo ammettere però che quando l’ho visto lì, all’uscita dell’aula mi sono per un breve attimo, scordata la mia arrabbiatura con mio fratello e ho pensato solo che forse Edward era venuto a prendermi e accompagnarmi a lezione.
E così è stato.
Mi sento come una che ha appena vinto alla lotteria…
Eccone un’altra di frase che non conosco, che sbuca fuori da sola…
Parliamo del più e del meno e vengo a sapere molto cose di lui
Ad esempio, come oltre alle passeggiate notturne nel bosco, gli piace la musica classica e che suona il piano.
Oppure che il suo compleanno sia il 20 di giugno!
Ah, come sono contenta.
Mi sembra di vivere in un sogno.
Fortuna che sono un immortale e non posso svegliarmi perché ci è impossibile a noi vampiri di dormire.
Triiiin
Ecco, questo è il suono dell’ultima campanella.
Che peccato, dovrò aspettare a questa sera, prima di poter chiacchierare e stare in compagnia sua.
<< C’è qualcosa che non va? >> mi chiede apprensivo Edward, affiancandomi all’uscita dell’aula.
<< Beh…non mi va tanto di aspettare questa sera per rivederti…>> dico imbarazzata a morte, aumentando il passo verso l’auto di Rhett.
Lo sento ridere.
<< Che c’è di così divertente ? >> gli chiedo interdetta, conscia dell’affinità creatasi tra noi, in tutto il dopo pranzo.
<< Nulla! >> e continua a ridere, anche se cerca di smettere.
Alzo gli occhi al cielo, esasperata ma estremamente felice.
Mi piace sentirlo ridere.
E’ davvero carino, soprattutto quando dopo ogni riso mi sorride.
Già, quando sorride.
Un sorriso dolce e sghembo. Assolutamente bellissimo, che mi mozza il respiro.
Mi sembra quasi che mi batta il cuore, in ogni secondo che lui mi sta al fianco.
Che cosa patetica, vero?
<< Allora? Lo ammetti o no? >> ritenta quel furbacchione, che si becca in ultimo un’occhiataccia dalla sottoscritta.
<< Vorrei che sia già sera >> ecco l’ho detto.
Mi fissa compiaciuto e mi fa un buffetto sulla testa.
Poi prende e si mette a ridere.
Ma dico!
Io gli dico implicitamente che non ce la faccio ad aspettare questa sera per la sua compagnia, perché vorrei che fosse sempre al mio fianco, e lui che fa?
Ride!
Ma tu giarda che ragazzaccio!

Ok, ok…lo ammetto…mi piace anche questo suo lato. Troppo anche.
Con il suo modo di fare, smorza il mio imbarazzo che arriva a dei culmini impossibili in sua presenza, e fa emergere la vera me stessa, che agisce impulsivamente, ma naturale, e non spinta dall’agitazione o dalla razionalità.
<< Rido perché pensavo la stessa cosa, sciocchina. Non te la prendere >> e mi fa un buffetto sul naso.
Potessi arrossire, adesso sarei della stessa tonalità di un pomodoro.
Vi prego, ditemi che ho sentito benissimo!
Sto per aprire bocca, ma sento mio fratello suonare il clacson della sua auto, per farmi affrettare a salutarlo.
Lo guardo esasperata e lo saluto con un “ciao” davvero mogio, mentre lui ne ricambia con uno divertito in aggiunta ad un suo bacio sulla guancia.
Rimango impietrita a tale gesto, mentre vedo Edward allontanarsi da me e andare verso la sua famiglia, che raggiunge alla sua auto.
Il quale viene accolto da un Emmett assai euforico che gli batte una manona sulle spalle e grida un “E bravo il mio fratellino” di tutto dire.
Quando mi riprendo al bacio e alla scena Emmet-Edward, salgo in macchina velocemente e mi rinchiudo in un assoluto mutismo.
Questo gesto prevede lunga meditazione.
Mi sento scombussolata.
Temo da un momento all’altro di esplodere per via di tutte le emozioni che mi si mescolano e agitano al mio interno.
Alcune premeditano di uscire e ne ho paura. Sono così nuove che non so proprio come reagirei se le lasciassi libere.
Però credo che si possa riassumere in concetti normali: euforia mixata a pazzia, invece con termini da libro cuore di cui ne ho letti pochissimi si potrebbe definire: amore incondizionato.
Personalmente non escluderei la prima…ma anche la seconda è più allettante…voi che dite?

***

ORE DOPO

Ok, calma.
Ma perché mi ritrovo sempre così agitata?
Strazio nuovamente il fondo del mio vestitino verde, attorcigliandolo tra le dita, mentre mi tengo dietro a mamma e papà, con di fianco un musone che una volta si chiamava Rhett.
Mamma ha appena suonato il campanello di villa Cullen.
Sento un rumore di passi, leggero e misurato e ci viene ad accogliere sulla porta il signor Carlisle Cullen, presumo.
<< Buona sera. Entrate pure >> ci accoglie sorridendoci cordiale, mettendosi da parte e facendoci entrare, per poi farci accomodare in salotto, dove è già riunita tutta la famiglia.
Il mio sguardo punta immediatamente su di lui.
E’ bellissimo.
Indossa una semplice camicia nera, abbinata a dei jeans chiari.
Sospiro felice,e con me anche il mio cuore fermo, che sembra palpitarmi a tale vista.
Affondo il mio sguardo in quello di due smeraldi dolcissimi e grandi, che racchiudono un mondo al loro interno.
<< Piacere, io sono Esme >>.
Sobbalzo sul posto stupita e mi riprendo velocemente, stringendo la mano che mi viene porta.
Alzo lo sguardo fino al suo volto e vedo una bellissimi donna dai capelli color miele e un po’ mossi, sorridermi dolce.
Mi ricorda tanto mamma.
La stessa dolcezza nello sguardo.
Le sorrido di rimando e dopo di che, sento all’improvviso un qualcosa venirmi velocemente addosso,e di istinto lo scanso e lo intrappolo a terra sotto di me, salendoli a cavalcioni.
Tutto accade velocissimamente.
Mi rialzo immediatamente quando mi rendo conto che è Alice e scappo dietro la schiena di Rhett, dispiaciuta per quello appena accaduto.
Avevo tanto cercato di calmare e rassicurare Jasper e abolire i suoi pregiudizi nei miei confronti…
Ho rovinato tutto.
Alice non mi vorrà più come amica, e Edward mi odierà per sempre e non vorrà più vedermi.
Tutti sono ammutoliti e Jasper appena percepito l’accaduto, si mette davanti alla sua compagna e mi ringhia contro.
<< Scusami Alice! Non volevo…mi hai colta di sorpresa…e io….>> cerco si scusarmi singhiozzando e coprendomi il volto affranta, tra ringhi poco raccomandabili che Jasper mi manda e ai quali Rhett risponde, mettendosi in posizione di attacco come il biondino.
Il resto delle persone presenti fissano per un attimo di troppo sconcertati la scena, ma ci pensa Alice a risolvere il tutto con una tintinnante e bellissima risata.
A tale suono, smetto di singhiozzare e mi scopro il volto.
Si rialza tranquilla sotto lo sguardo di tutti,e si avvicina al suo compagno calmandolo, anche se non più in posizione di attacco ma, non mi perde di vista.
Stessa cosa non si può dire di Rhett, che continua a ringhiare anche se non più anche lui in posizione di attacco.
Ma poi riesco a calmarlo.
Chiedo nuovamente scusa ad Alice, ma lei mi blocca.
<< Sono io che ti devo delle scuse. Avevo visto cosa sarebbe successo, ma non l’ho impedito. Volevo che fosse di lezione a Jazz. – lo scruta negli occhi – come vedi si è fermata a tempo riconoscendomi. E’ razionale. Rilassati >> e per finire gli fa una carezza al braccio e mi raggiunge dietro a Rhett, e mi abbraccia affettuosamente salutandomi.
Lì per lì rimango interdetta, ma poi ricambio pienamente, calmandomi.
Dopo qualche altro minuto ci ritroviamo tutti pacificamente seduti nel salotto dei Cullen, dimentichi di quello appena accaduto.
Guardandomi attorno non posso fare altro che dire la verità, dando sfogo ad un mio pensiero.
<< E’ davvero bellissima questa casa. Complimenti all’arredatore >> dico sincera, mentre fisso tenacemente un dipinto enorme tutta la parete.
Sento qualcuno parlare, Esme, che mi ringrazia.
Da ciò capisco che è merito suo.
<< Ti piace l’arte? >> mi chiede Carlisle gentile.
Ops…mi sa che ha notato la mia affannosa ricerca di dettagli, del quadro alle sue spalle.
<< Fin da quando si è risvegliata, adora la pittura. Vero Tesoro? >> risponde al mio posto Rhett, nel mio momento di esitazione.
Nel mentre parla puntando il suo sguardo nel mio e mi stringe a se con il braccio che prima era posto dietro di me, sulla parte alta della poltrona.
Me lo sono immaginata solo io o ha marcato parecchio la parola Tesoro?
Lascio perdere velocemente, troppo in astinenza della visione del mio angelo, che mi sta guardando…male?
Perché mi sta guardando in quel modo?
No, aspetta…non sta fissando me…sta fissando…mio fratello!
Guardo il volto di Rhett.
Sbaglio o ha un vago sentore di sfida?
Ma che sta succedendo?
Passo lo sguardo da l’uno all’altro, capendoci ancor meno di prima, percependo una divagare di tensione in tutto l’ambiente.
Interrotta però quando Carlisle interviene ponendo un quesito alla mia famiglia.
<< Volevamo sapere se eravate già andati a la Push, per la suddivisione del territorio >>.
Cala per un istante il silenzio poi papà e mamma sorridono divertiti a tale pensiero e Rhett ride tranquillamente.
Alzo gli occhi al cielo e metto il broncio, rannicchiandomi verso l’angolino della poltrona,con l’intenzione di allontanarmi di qualche centimetro da Rhett, per punizione. Purtroppo, intercettato questo mio piano mi tiene a se con il braccio e in risposta mi guarda con la sua solita faccia da cucciolo bastonato, bisognoso di coccole. Tira sempre fuori sta faccetta, ogni volta che si deve far perdonare.
<< E’ inutile, tanto non cedo. Evita di guardarmi a quel modo >> e giro il volto dall’altra parte e vado ad osservare al faccia perplessa di sette persone.
<< Suvvia, come posso non ridere alla figura che hai fatto! >> detto ciò riprende a guardarmi come uno che la sa lunga e vuole avere ragione.
<< Smettila Rhett. Non ci posso fare nulla, è stato più forte di me >> mi giustifico mordendomi il labbro inferiore e fissando ostinatamente la parete della stanza.
<< E’ andata contro ogni nostro pronostico. Decisamente bene.>> risponde mio padre, ma non soddisfa la luce di curiosità che mio fratello a destato in tutti loro.
<< Cosa è successo di così divertente? >> chiede quello grosso, Emmet.
<< Succede che Isabella si è fatta riconoscere >> risponde nuovamente Rhett al posto mio.
Tutti i Culle ci fissano sempre più interdetti, mentre io faccio la linguaccia a mio fratello.
Prendo poi il respiro e racconto assieme a papà ciò che è successo poche ore fa…

CONFINE DI LA PUSH, MEZZORA PRIMA

POV ISABELLA

Frush. Frush.
Sfioro il terreno con delicatezza e eleganza , ma anche con velocità.
Corro a perdifiato nella natura inviolata.
Frush. Frush.
Piante, animali, alberi, muschio…tutto mi passa velocemente davanti.
Questa sera non ho proprio tempo per dedicarmi alle mie solite passeggiate notturne.
No, questa sera è molto di più.
Frush. Frush.
Corro a perdifiato, liberando il mio io, ma rimanendo sempre però concentrata sul mio obbiettivo originale.
<< Tesoro rallenta >> una semplice frase sussurrata a toni così bassi che pochi sono gli eletti in grado di sentirla.
Rallento, seppur dispiaciuta la mia corsa e mi lascio affiancare da mio fratello e superare da mamma e papà.
Continuiamo imperterriti la nostra corsa finchè non arriviamo in uno spiazzo, sempre verde ma influenzato dalla presenza vicina del mare, anche se a qualche km di distanza.
Qui ci fermiamo, dove ci dovrebbe essere un ipotetica linea di confine, che divide il territorio dei licantropi da quello dei Cullen.
Immediatamente veniamo raggiunti da un ringhio animalesco, assolutamente disumano, proveniente dalla boscaglia davanti a noi.
Istintivamente papà e Rhett si spostano davanti a mamma e me, cm a proteggerci, seppur in posizione eretta e per nulla combattiva.
<< Non abbiamo nessuna intenzione di nuocere a nessuno. Vorremmo solo parlare con il capo della vostro branco : Sam Usley >> parla papà con pacatezza e risolutezza.
Un lungo silenzio, percosso solo dalla brezza notturna e umida, si fa strada tra tutti noi.
Poi un rumore leggero e fine, di corsa si avvicina sempre più, per poi dare uno sfogo di ringhi e poi tutto cessa nuovamente e dalla boscaglia compaiono davanti a noi, delle creature maestose.
Dei lupi immensi, alti quanto un orso, dagli occhi lucenti e brillati per il riflesso della luna, avanzano a gruppo verso di noi.
Otto enormi lupi si stanziano davanti a noi sempre in formazione.
Sento nuovamente dei ringhi soffocati e gruttali provenire da queste possenti creature.
Mi sporgo curiosa dalla grande schiena di Rhett e il mio sguardo cade su di un ragazzo, no, scusate un uomo di almeno dell’età di mamma.
Alto, dalla pelle scura e dal fisico da sollevatore di pesi, che indossa solo dei bermuda consunti.
Mai visto niente del genere.
Fissa papà neutrale, privo di ostilità.
<< Sono Sam Usley. Immagino che il motivo della vostra venuta, non sia per le scuse da arrecare al mio fratello >> parla poi fissando per un breve istante mio fratello per poi riposare lo sguardo in quello di papà.
<< Non vi dobbiamo delle scuse, è stato un dei vostri ad attaccare mio figlio per primo >> replica pacificamente papà.
<< Aveva superato il confine, è una motivazione più che valida >> risponde fermo l’altro.
<< Siamo arrivati da poco in questa cittadina e non sapevamo dei confini fino a questo pomeriggio, ne tanto meno che vi fossero dei muta forma >>.
<< Ciò non giustifica il fatto che i vampiri non possono vacare i nostri confini. Credo che per questa volta si possa fare un eccezione e non capiti più, altrimenti ci saranno delle conseguenze spiacevoli nei vostri confronti…>> minaccia con fare sempre neutrale.
<< Avvertimento accettato, ma eravamo qui per un altro motivo. Volevamo un aggiornamento sui confini da rispettare>>.
<< Capisco, non è una visita di passaggio >> continua a fissare papà con quello sguardo calcolato, seppur neutrale, estremamente finto.
<< Il paese è abbastanza grande per tutti mi pare >> ribatte provocatorio Rhett, che fissa intensamente un lupo dal pelo nero e…
<< Che carino! >> dico sorpresa sporgendomi completamente da dietro mio fratello e mettendomi davanti a lui, osservando un lupo dal fulvo pelo nero come il carbone.
Tutti gli sguardi ricadono su di me.
Mi sporgo sorpresa e entusiasta verso quel bellissimo lupo.
<< Ma siete bellissimi! >> penso ad alta voce osservando tutti i lupi, non avendoci fatto caso prima.
Due grigi, uno marrone, uno castano,uno nero fuliggine, uno biancastro,uno rossiccio e...
Mi si illuminano gli occhi a quest’ultima vista.
<< Rhett, guarda quello rossiccio. E’ un lupo stupendo. Come puoi definirli pericolosi? >> mi giro rivolgendomi a lui.
Silenzio assoluto.
<< Che ho detto di male? >> mormoro fissando nuovamente tutti i lupi, tra cui adesso alcuni di loro iniziano a ringhiare, tra cui quello nero.
<< Non posso credere che creature così stupendi siano umani…>> mormoro pensierosa.
<< Gli umani sono molto migliori di voi succhiasangue >> ribatte il capo dei lupi con mal celato disprezzo.
<< Si, lo so, ne sono convinta anche io – mormoro conciliante – Ma non credere che quelli come noi, tutti si scelgano questa situazione >> parlo a nome di tutta la mia famiglia del resto.
Saremo pure dei mostri, ok, è la nostra natura, sono la prima a riconoscerlo, ma non si dica che sia stata una nostra scelta quello di essere vampiri.
Tutti parlano pensando ad essere gli unici ad avere problemi, senza mai risparmiarsi nel criticare glia altri, importandosene della loro situazione o di come si sentano…
Ma che ?
Mi blocco sorpresa.
Ma da dove è arrivato questo pensiero? E questo dolore?
Ho come la strana sensazione che ciò provenga dal mio stesso subconscio che contiene anche tutta la mia memoria.
Sam alza un sopracciglio interdetto e pone a papà una domanda, distogliendomi da tali pensieri.
<< E’ una neonata…>> afferma convinto.
<< Lo si nota così tanto??? >> mormoro sorpresa.
Ma com’è che tutti se ne accorgono?
Non è che ho scritto in fronte una cosa del tipo “Neo vampiro: tenersi alla larga..”
<< Ti sei risposta da te >>.
Mi accoccolo sulle ginocchia e mi abbraccio le gambe, mentre osservo estasiata quelle bellissime creature.
<< Avete dei bellissimi manti, di colori bellissimi. Anche gli occhi: stupendi. >> mormoro felicissima a tali visoni.
Mi rialzo, facendo qualche passo per avvicinarmi un attimo a quello con il pelo nero che non ha ancora smesso di ringhiare, per accarezzargli la testa e sentire la consistenza della sua pelliccia, quando all’improvviso mi attacca, facendo un balzo su di me e atterrandomi addosso, aprendo le fauci.
Non ho nemmeno il tempo di pensare a una azione razionale, che sento gridare Sam, e il bellissimo lupo dal pelo rossiccio attaccare il lupo nero e allontanarlo da me.
Fisso sbigottita la scena, con i due lupi a ringhiarsi contro, quando poi Sam urla qualcosa a uno dei due lupi e quello nero smette di ringhiare e si calma all’improvviso.
Nel mentre Rhett mi si avvicina e si mette a ringhiare mentre papà lo calma.
Poi mi rialzo e mi avvicino al lupo rossiccio che mi ha difesa e che ora mi sta guardando, con due occhi bellissimi, color della notte.
<< Grazie >> mormoro accarezzandogli il muso, per poi fargli scendere la carezza fin al collo e alle orecchie, insomma, fin dove arrivo, anche se ha la testa già abbassata alla mia altezza.
<< Mi dispiace di averlo fatto infuriare, non volevo offenderlo con il mio gesto, ma non posso fare a meno di agire come il mio corpo vuole >>
Cerco di giustificarmi.
<< Meglio finirla qui: potete prendervi la zona nord e ovest...e quella dei Cullen…suddividetela come più vi piace, basta che non uccidiate umani, né passiate il confine, lo stesso ci impegneremo noi nel non varcarlo, senza un buon motivo >> detto ciò richiama gli altri e se ne va, con loro immergendosi nella foresta.
Tutti tranne uno.
<< Jake! >> urla Sam dalla boscaglia.
In risposta il lupo che pare si chiami Jake, gli ulula in risposta.
Dopo un lungo silenzio sento un “pazzo” volato da qualche parte e tutti i lupi se ne vanno, eccetto naturalmente quello davanti a me.
<< Ma lo sai che sei davvero morbidoso? >> gli faccio notare al lupo rossiccio, ancora preda delle mie coccole.
<< Patto o non patto venirmi pure a trovare. Vero mamma? – mi giro verso di lei per conferma e riporto la mia attenzione sul lupo – Guarda che ti aspetto, eh! Grazie ancora per prima, hai impedito che facessi del male al tuo amico. Avessi reagito ora sarebbe poltiglia. >> gli do un bacino sul naso e lo saluto avvicinandomi a Rhett che sta fissando male il mio nuovo amico.
Mi guarda ancora per un lungo istante e poi se ne va, da dove se ne sono andati i suoi compagni.
Così scompare nella boscaglia da dove sono arrivati.

POV JACOB
Wauuuuuu!
Sonno Jake?No, Quil, è solo che mi sto annoiando a morte.
Questo è il pensiero che invio al mio compagno di ronda.
A chi lo dici…… ma siamo sicuri che Paul non abbia sognato quel vampiro?
Insomma…un vegetariano ma non uno dei Cullen.
E’ inverosimile dai!
Ahahah…non hai poi tutti torti amico…ma finchè c’è speranza c’è vita!Quil,…Paul ti ha contagiato con la su idiozia…e pure con le freddure!
Senti chi parla…Ragazzi muovetevi, al confine.Questo è l’ordine di Sam il nostro capo branco, che allegato all’ordine di alfa ci mostra pure un immagine del confine dove ci dobbiamo dirigere.
Era ora! Non ne potevo più delle solite grigie giornate senza aver da fare nulla!Naturalmente i compiti gli escludiamo…
Assolutamente!
Pazzo Quil!
Corro velocemente affiancato dal mio compagno e da qui a poco, si aggiungono anche egli altri compagni e con loro anche i loro pensieri.
Che affollamento!
Prendiamo la decisione di dare udienza a quei succhiasangue, prima del decidere del da farsi.
Sam da lupo ritorna umano e assieme a lui ci mostriamo davanti a tutti loro.
Due uomini e due donne credo.
Anche se non sono sicuro per la seconda donna, è nascosta dal vampiro che Paul aveva attaccato.
Riesco solo a sentire il suo odore, portato dal vento.
Che strano…non è il solito odore di un vampiro…è simile…è gradevole e…
Bastardo di un vampiro, ora gliela faccio pagare!Ora gli altri lo richiamiamo.
Deve cercare di contenersi…se non si calma contagerà pure noi.
Beh…perlomeno ringhia e basta…questo è ciò che pensa Jared.
<< Che carini! >> a questa affermazione ritorno al presente e punto lo sguardo sulla vampira che non riuscivo a vedere.
Posso scorgere il suo delicato viso che sporge da dietro il moro e ….
Ma che diavolo?
Ma devo essermi rincitrullito! Delicato viso? Macché diavolo vado a pensare!
Cos’è, non trovi un umana che ti supporti e per disperazione di butti su quella vampira?Sfotti meno Leah! Non farmi dire cose di cui potresti pentirtene!
Va’ al diavolo…<< Ma siete bellissimi! >> nuovamente espone con sincerità,quella particolare vampira, il proprio pensiero.
Ma che c’ha presi per spuntino o per un peluche?Paul che gli sta davanti le ringhia contro.
Torno a posare il mio sguardo su di lei.
Ora posso vederla interamente, si è spostata da dietro il vampiro, mettendosi davanti a lui e ci osserva uno ad uno.
Non ho parole.
Direi! Non è affatto male, questa vampira!Occhi color vinaccia, un viso dolce e a cuore, racchiuso da una capigliatura lunga e castana.
Due labbra…mhn…
E che personale!
E si…pure che pers- ma ce diavolo dici Embry! Ma va a quel paese!
Poi i nostri sguardi si incrociano…

Non sento più gli altri per un lungo momento, sento come se fossi in forma umana e non avessimo più le menti collegate.
Invece sono ancora lupo….
Mi sento risucchiare in quello sguardo.
Mi sento completo, pieno, e in pace con me steso il mondo.
Tutto quello che desideravo, volevo, i pensieri, le idee, nulla…puff…scomparsi…e ora è lei…
Lei, è tutto ciò di cui ho bisogno…
Non so quanto tempo riesco a stare in questo paradiso di tranquillità che ritorno precipitosamente al presente al suono della sua voce
<< Rhett, guarda quello rossiccio. E’ un lupo stupendo. Come puoi definirli pericolosi? >> dice rivolgendosi a lui.
Dentro di me sento nascere un ringhio , per qualcosa che mi opprime il cuore che pulsa.
Silenzio assoluto.
<< Che ho detto di male? >> mormora fissando nuovamente tutti noi lupi, tra cui adesso alcuni di noi iniziano a ringhiare, tra cui Paul.
Non pensatelo nemmeno, guai a voi se solo ci pensate di attaccarla! Coglione! Ecco cosa sei! Ti rendi conto di quello che è appena successo?Non ti seguo Leah…
Bella sfiga con una succhiasangue Jake…Jared, pure tu adesso!
Nullità! Ecco cosa sei! Hai avuto l’imprinting con quella vampira a cui sto per staccare il braccio se solo prova ad accarezzarmi come un cane!
Be teoricamente lo saresti Paul…
Sta zitto Seth, che fai un favore al mondo!
Sicuri che Paul non abbia le sue cose? No sapete..mi sembra più isterico del solito e…
Ma va al diavolo Jared!

Mi dissocio completamente da quei pensieri più che posso e mi concentro su di lei…
Che questo sia il mio imprinting?
Questa sensazione di attrazione verso di lei, che mi sembra il centro dell’universo…
Come è carina quando allarga quegli occhioni…
Bleah! Perfavore! Spero ci darai la grazia di risparmiarci almeno le frasi in cui tu pensi che lei è il tuo sole…Non ci avevo pensato, hai ragione Leah…lei è il sole che illuminerà i mie giorni…
S.O.S. ne abbiamo perso un altro!
Non fare lo stronzo Seth.
Ma quale stronzo, Jared!
Cerco di risolarmi di nuovo quando però un pensiero di Paul, se non gesto mi fa riavere lucidità.
Vuole uccidere la mia ragione di vita!
Lo vedo a rallentatore saltare verso di lei e buttarla a terra.
Corro e con un balzo lo allontano da lei, e gli ringhio contro, nel mentre Sam usa il tono dell’alfa per calmare Paul.
Se l’è voluta lei! Voleva accarezzarmi come un cane! Piuttosto che farmi accarezzare da un succhiasangue, passo dall’altra sfonda!
Ecco, lo sapevo! Lo dicevo appunto ieri a Quil che…
Ma tappati quella benedetta bocca Jared!
<< Grazie >> mormora al mio indirizzo quella che dovrebbe essere il mio nemico, accarezzandomi il muso, per poi far scendere la carezza fin al collo e alle orecchie, insomma, fin dove arriva, anche se ho già la testa abbassata alla sua altezza.
<< Mi dispiace di averlo fatto infuriare, non volevo offenderlo con il mio gesto, ma non posso fare a meno di agire come il mio corpo vuole >> cerca di scusarsi.
Nulla piccolina.
Paul è solo un idiota…
Imperterrito, non distraendomi un attimo, resto vigile finchè Sam non conclude con gli altri vampiri e se ne va con il branco.
<< Jake >> mi chiama Sam.
Ululo in risposta.
Ululo alla mia scelta.
Scelta irremovibile.
<< Pazzo >> mi dice prima di andarsene.
Ci passo bellamente sopra, troppo concentrato alle attenzioni che il mio fiorellino mi da.
<< Ma lo sai che sei davvero morbidoso? >> mi fa notare, ancora preda delle sue coccole.
<< Patto o non patto vienimi pure a trovare quando vuoi. Vero mamma? – si gira verso di lei per conferma e riporta la sua attenzione su di me – Guarda che ti aspetto, eh! Grazie ancora per prima, hai impedito che facessi del male al tuo amico. Avessi reagito ora sarebbe poltiglia. >> all’improvviso mi da un tenero bacino sul naso e mi saluta avvicinandosi a quel ragazzo di prima, che mi sta fissando male .
Quello sguardo non mi piace.
Che sia il suo compagno?
Ma dai…uno così pomposo? Ma figuriamoci!
Manco nelle figurine se ne trovano di così!

Oh, cavolo….Paul a contagiato pure me con le freddure!
Mi guarda ancora per un lungo istante la piccola e poi capisco che devo andare.
Così la guardo ancora intensamente e scompaio nel folto del bosco da dove sono venuto, diretto verso casa, con l’eco della risposta al suo invito.
Ci puoi giurare che ti vengo a trovare dolcezza!


---Angolino Autrice---Scusateeeeeeee sono in super-mega-ritardo!!!!
Sono imperdonabile….
In compenso il chappy è stato lunghissimo !!!
Spero di essere riuscita a farmi perdonare….con la lunghezza del chappy!
Se avete 2 minuti commentate, che mi fate contenta e scrivo più volentieri!
Alla prossima!!!!BESOS raga!!!!!!!!
 
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al3xa
CAT_IMG Posted on 28/10/2009, 17:28




oh mamma....jake a avuto l'imprinting con Bella vampira.. :D che forza... e Edward? heheheheh...non e che farai mettere Bella con Jake?... non voglio neanche pensare...bello..brava
 
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69 replies since 24/8/2009, 19:38   9616 views
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