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Scherzi del destino, originale - romantico

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CAT_IMG Posted on 11/2/2010, 14:50

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Rating: Arancione

Genere: Originale , Romantico

Personaggi: Nuovi personaggi

Note: Certe volte ci sono parti della nostra vita che vorremmo sparissero , lontane , nei meandri più oscuri della nostra mente , come i sogni tanto vividi e splendidi della notte , ma che alle prime luci dell’alba , sfioriscono , simili a un angelo che a poco a poco perde le ali .
Diventando misere ombre di ciò che furono , sfocati ricordi di immagini meravigliose , forze motrici di palpitazione .
Ma per alcuni , anche se il desiderio di rinnegare i ricordi è vivo e intenso , ritornano duri , imbattibili , rinvigoriti ogni volta di nuovi particolari che , invece di alleviare il dolore , lo acutizzano , ed essa , ferita , urla , grida .
La sua richiesta d’aiuto , però , incompresa , vola alta e sola , animata dalla semplice speranza, che il tempo , suo fidato alleato , possa fermare al più presto il suo viaggio .
[Tratto dal secondo capitolo ]
Due ragazzi che il destino unisce ma che allo stesso tempo , poi , con crudeltà divide .
E forse questo ultimo consapevole della sua crudeltà , darà a Dory un’altra possibilità . Finire gli studi nel paese dove vive Andrew . Cosa accadrà ? Il loro amore potrà rinascere oppure i mille problemi che li hanno divisi torneranno di nuovo a galla per dividerli , e questa volta per sempre ?


SCHERZI DEL DESTINO


Capitolo uno



Ero seduta lì al mio solito banco , lo stesso che dividevo con una delle mie migliori amiche , Stefania . Era in un punto strategico della classe , attaccato alla finestra e con accanto il termosifone .
Questo ultimo diventava mia proprietà privata durante l’inverno , stagione nella quale per tutti assumevo il nome “ ghiacciolo vivente” ; era impressionante infatti come non c’era mai modo di riscaldare le mie povere mani che a poco a poco con l’avanzare imperterrito del freddo passavano da uno stato di rossore costante a un lieve colore nero .
Molti dicevano che era una caratteristica della famiglia di mia madre , mio nonno per primo si vantava in continuazione delle sue mani sempre fredde e mai sudaticce come tutte le persone che all’uscita della chiesa era costretto a salutare . Un tipo alquanto arcigno mio nonno , che si lamentava spesso , c’era anche da capirlo poverino , aveva ormai 85 anni , e come tutte le persone anziane , arrivato a una certa età iniziava a diventare un po’ rompiscatole . E se lui si lamentava del mondo che cambiava , che andava a pezzi , che i politici erano tutti uguali , solo bravi a fare i propri interessi , che i giovani erano tutti degli irresponsabili , drogati e assetati di sesso ; mia nonna poverina iniziava anche lei qualche volta ad uscire fuori dai gangheri , stanca dei soliti discorsi del marito , inconcludenti e ripetitivi . Così qualche volta ci capitava di dover andare a casa loro a calmare le acque , a fargli far pace . Ma a parte tutto erano comunque parte della mia famiglia , la cosa per me più importante al mondo . Per questo forse mi ritenevo fortuna rispetto a molti altri ragazzi che avevo conosciuto , la maggior parte infatti aveva i genitori separati , costretti a passare il Natale con uno e Pasqua con l’altro , al contrario i miei stavano ancora insieme e se anche qualche volta litigavano , poi tutto si risolveva . Inoltre la mia era una di quelle famiglie grandi , con tanti parenti , mio padre infatti era il nono di dieci figli , i mie nonni paterni , che purtroppo non avevo potuto conoscere , si erano infatti dati da fare , cosi come i miei zii , che a loro volte avevano un minimo di due figli , solo io tra i miei cugini ero figlia unica . Questo non mi era mai pesato , perché essendo circondata da tutti questi cugini , alcuni di loro erano finiti per diventare un po’ come miei stessi fratelli e sorelle . Stavamo sempre insieme e un po’ a turno passavamo le feste insieme , solo una volta era capitato di riunirci tutti insieme , e la confusione che si era creata , anche se un po’ fastidiosa , mi aveva trasmesso un senso di famiglia fortissimo tante che avevo promesso a me stessa che anche io da grande avrei voluto dare ai miei figli quella gioia familiare .
Ed era proprio basata su questo la mia vita , famiglia e amici , almeno finché tutto non era cambiato.
Mentre guardavo fuori dalla finestra della mia classe , immersa nei mie pensieri , che da qualche mese avevano assunto delle sfumature un po’ tristi , una foglia gialla e crespa si posò sul davanzale , segno che ormai l’autunno era arrivato , l’estate era finita e io dovevo provare , anzi dovevo , lasciarmela alle spalle , come un bel sogno che durante la notte sembra così reale , ma che poi al risveglio e solo un ricordo sbiadito , che a poco a poco la nostra mente cancella .
Una calda lacrima scese lungo la mia guancia , lenta , come se la sua duratura discesa potesse scalfire la mia pelle , cercando di aumentare il dolore che il mio cuore già provava . Sperai tanto che quella fosse l’ultima , ma dentro di me avevo come la sensazione che fosse l’inizio di un nuovo ciclo .
- Buongiorno ragazzi ! -
- Dory ! Alzati è entrata la prof - come risvegliata da uno stato di trance , mi alzai meccanicamente , per salutare e poi moggia risedermi .
- Ehi Dory ! Ti senti bene ? - mi chiese Stefania , poverina era la più dolce del gruppo , quella che si preoccupava sempre per tutti , che se un giorno mancavi da scuola , era capace di mandare almeno cinque messaggi per chiederti se stavi male, se era successo qualcosa . Aveva dei grandi occhini marrone chiaro e dei capelli corti , sopra le spalle , riccioloni , le avevo consigliato di farli allungare ma lei testarda ogni volta che crescevano anche solo di un centimetro correva a tagliarli . Amava indossare magliette un po’ lunghe , jeans e naturalmente non potevano mancare le sue amate converse .
Quel giorno indossava l’ultimo paio che io e Veleria le avevamo comprato . Le aveva cercate per tutta la città durante gli sconti ma non li aveva trovate così io e Vale l’avevamo comprate su internet e gli le avevamo regalate per il primo giorno di scuola , che per noi sarebbe stato l’ultimo visto che era il nostro ultimo anno di liceo scientifico .
- Si tutto bene , non ti preoccupare -
- Bene ragazzi , ora che ci siamo sistemati avrei una comunicazione importante da darvi - la voce della prof di inglese , attirò la mia attenzione , qualsiasi cosa era buona per non cadere nel vortice dei ricordi .
La nostra prof , la signorina Di Carlo , era una tipa un po’ strana . Non si sapeva molto su di lei , molti nella scuola facevano scommesse . Chi diceva che fosse zitella e vivesse con la madre , altri che affermavano di averla vista dare da mangiare a venti gatti , un po’ come la signora pazza dei Simpsons . Ma la affermazione più quotata era quella che avesse divorziato e che avesse una figlia super giù della nostra età che però non viveva con lei ma con il marito . Onestamente a me non interessava poi molto la sua vita privata , forse perché dopo le mie esperienze la privacy era diventata una cosa fondamentale ; sta di fatto che nella sua materia era la migliore , specialmente grazie ai progetti che promoveva e che aiutavano i ragazzi a entrare in vivo contatto con la lingua inglese . Al secondo anno , aveva fatto la guerra per avere i conversatori di madre lingua e dopo due mesi , avevamo iniziato a fare un ora di conversazione con insegnati di madre lingua , a settimana .
- Sapete che questo anno si terra per voi l’ultimo viaggio di istruzione , e quegli stupidi del consiglio anno deciso di portarvi in Germania , ammettendo che non ho nulla contro quello stato , mi sono opposta , e finalmente hanno approvato il mio progetto -
- Quale progetto professoressa ? - la voce acuta e stridula di una delle ochette della mia classe , si intromise nel discorso .
- Se mi lascia spiegare Francesca , vi illustrerò il mio progetto - le rispose con stizza la Di Carlo - Allora vi ho fatto escludere dal viaggio in Germania - un no collettivo si alzò ma la prof non ci badò affatto e continuò - per inserirvi in uno stage , finirete l’anno in un'altra scuola , vi integrerete con i nuovi compagni e farete l’esame di diploma con loro -
- Scusi prof che differenza c’è se ci diplomiamo qui o in un'altra scuola ? - chiese Valeria , lei era l’altra mia migliore amica , la pazza del gruppo quella che aveva le sparate più strane , come quando una volta , un sabato sera , con il gelo ci aveva coinvolte in una specie di set fotografico nella piazza dove eravamo solite riunirci . Inutile dire che c’era pochissima gente e quella poca che c’era ci guardava in modo assurdo . Ma io e Stefania le volevamo bene proprio perché era così , pazza e imprevedibile , ma sapeva essere anche un ottima amica , come quando una sera dopo avere visto il mio ex ragazzo lei aveva ascoltato tutti i miei pensieri più depressivi e poi mi aveva dato i consigli giusti per dimenticarlo .
Valeria aveva dei boccoli castano che tendevano al ramato , e degli splendidi occhi verde smeraldo , quel giorno indossava un leggero maglione in cotone a strisce bianche e rosse , pantaloni neri e un paio di Nike .
- La differenza Valeria sta nel fatto che la scuola non si trova in Italia -
- E dove ?-
- Andrete a studiare in una scuola privata , una delle più rinomate , a Londra -
Londra ? No non poteva essere vero ! No era tutto uno scherzo , uno scherzo di pessimo gusto.
A quella notizia tutti erano ammutoliti , e le mi due migliori amiche mi guardavano preoccupate , come se potesse accadermi qualcosa da un momento all’altro . Ma la prof non sembrò accorgersi di nulla tanto che continuò il suo discorso.
- Inoltre siccome la scuola in cui andrete è frequentata dai giovani della classe nobiliare , essa è invitata a uno degli eventi più importanti della storia londinese , che si terrà il prossimo anno , il matrimonio del futuro erede al trono , il principe Andrew, quindi per chi deciderà di venire , sappi che deve mettere un vestito adeguato per l’occasione , è un opportunità più unica che rara -
Dopo quella ultima affermazione mi sentii tutti gli sguardi dei presenti su di me , e mormorii di sottofondo si diffusero per tutta la classe . Non poteva essere vero , no , il cuore iniziò a battere all’impazzata , una forza più grande di me si sprigionò dal mio interno e le mie gambe si mossero da sole . Mi precipitai di corsa fuori dalla classe , non facendo neanche caso a dove andavo e alle grida di protesta della Di Carlo perché non le avevo chiesto il permesso . Allora come un fiume in piena , i miei ricordi strariparono sommergendomi , facendomi ancora più male di quanto non me ne avessero già fatto e quella volta nulla li poté fermare .
 
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CAT_IMG Posted on 28/2/2010, 17:47

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Bhe nessuno a lasciato anche un semplice piccolo commento , è questo mi dispiace molto , perchè credo che non ci sia nulla di peggio dell'indifferenza . Mi sarei accontentata anche di " la tua storia fa schifo " ma almeno avrei capito cosa andava e cosa no . Comunque posso dire di essere una ragazza testarda e ho deciso di pubblicare il secondo capitolo , spero che lascierete almeno un commento .

CAPITOLO 2

Certe volte ci sono parti della nostra vita che vorremmo sparissero , lontane , nei meandri più oscuri della nostra mente , come i sogni tanto vividi e splendidi della notte, ma che alle prime luci dell’alba , sfioriscono , simili a un angelo che a poco a poco perde le ali . Diventando misere ombre di ciò che furono , sfocati ricordi di immagini meravigliose , forze motrici di palpitazione . Ma per alcuni , anche se il desiderio di rinnegare i ricordi è vivo e intenso , ritornano duri , imbattibili , rinvigoriti ogni volta di nuovi particolari che , invece di alleviare il dolore , lo acutizzano , ed essa , ferita , urla , grida . La sua richiesta d’aiuto , però , incompresa , vola alta e sola , animata dalla semplice speranza, che il tempo , suo fidato alleato , possa fermare al più presto il suo viaggio.
Era quello il mio caso . Mille immagini iniziarono a vorticare davanti ai miei occhi , immergendomi in ricordi che mai avrei voluto rivivere .
Era luglio , il più caldo degli ultimi venti anni . Mi si prospettava una giornata di ozio totale . Chiusa nella mia stanza , il condizionatore a un minimo di 21° , distesa nel letto, ascoltando radio Jukebox , una di quelle radio telematiche dove gli ascoltatori potevano richiedere i loro brani preferiti , e questi spesso erano quasi sempre italiani , le più conosciute , facili da canticchiare .
Ma purtroppo le mie amiche avevano una tradizione , rompere nei momenti meno opportuni . Mi ero appena distesa nel letto , mentre le note di Il Sole è per tutti , di Tiziano Ferro , di diffondevano per tutta la stanza ; quando il mio cellulare iniziò a suonare . Decisi di lasciarlo sbattere , ma il suo suono odioso continuò imperterrito . Alla fine esasperata risposi .
- Pronto ! -
- Ciaooooo! - Me lo dovevo immaginare che Valeria doveva in qualche modo interrompere la mia giornata di relax .
- Che cavolo vuoi ? -
- Ho interrotto qualcosa ? -
- No , semplicemente la mia giornata di assoluta pace nella mia cella frigorifera personale -
- Perché dici così ? Non posso chiamare la mia adorata amichetta ? -
- Certo , ma ho come il sospetto , che ci sia qualcosa sotto-
- Perché devi sempre pensare male ? - con voce che di angioletto non aveva proprio nulla .
- Avanti spara ! - risposi rassegnata , mentre spegnevo la radio , pronta ad ascoltare la sua ultima pazza idea .
- Senti , ecco , andiamo al mare ? -
- Al mare ?-
- Si ! Vicino la spiaggia hanno aperto una nuova pista di pattinaggio ! -
- Allora , vediamo se ho capito bene . Tu , con questo caldo di minimo 40° vuoi andare in spiaggia , affittare dei rollerblade e pattinare ?-
- Esatto !!! -
- MA SEI IMPAZZITA ?!-
- Perché ? -
- Perché ? Primo , c’è un caldo pazzesco , fuori si possono pure friggere le uova . Secondo , mi vuoi MORTA ! Io ho un equilibrio ultra precario , peggio anche di Isabella Swan ! Quegli arnesi di tortura , che tu vuoi tanto affittare , mi porteranno dritti , con la prima ambulanza , all’ospedale ! -
- Su , non esagerare ! Ci divertiremo ! Viene anche Stefania -
Se Stefania si era fatta convincere così facilmente , vuol dire , che c’era sotto qualcosa .
- Sei sicura di voler andare al mare , per il semplice e “divertente” motivo di andare a pattinare ? -
- Si perché?- chiese con la voce di chi è casto colto in fallo .
- Dimmi la verità ! Spunta il rospo , forza ! -
-Ecco...Gabrieleeisuoiamicisonoandatialmareapattinare- aveva detto tutto così velocemente che non avevo capito proprio nulla .
- Valeria , calmati . Ripeti tutto , lentamente -
- Ecco , Gabriele e gli altri sono andati al mare a pattinare -
- Ci puoi andare da sola ! Io non vengo ! -
Non mi interessava proprio nulla di Gabriele e dei suoi stupidi amici . Eravamo compagni , e in quattro anni di liceo , più di due parole non avevamo scambiato .
Non ero mai riuscita a capirli . A volte si sentivano i padroni del mondo , i più fighi , che si vantavano in continuazione delle loro conquiste . Altre volte erano divertenti e alla mano . Io onestamente le persone che mostravano due facce , come il sindaco della città di Halloween , del film Nightmare Before Christmas , non li avevo mai tollerati .
Erano sole dei bravi attori , che si sapevano adattare ad ogni situazione , e non prendevano mai un posizione e non rivelavano realmente chi erano .
Come degli specchi , mostravano ciò che una persona voleva vedere , ma la loro vera essenza dov’era? Chi erano ? Non l’avrei mai capito , troppo bravi loro a nascondersi dietro svariati volti , camaleonti di specie più che rara .
- E sentiamo , come sei riuscita a convincere Stefania ? -
- Ecco , abbiamo scoperto che Alessio lavora al bar della pista di pattinaggio -
Alessio era un altro nostro compagno di classe , forse uno dei pochi ragazzi seri e senza puzza sotto il naso .
Stefania aveva scoperto di provare qualcosa per lui alla fine del secondo anno , in seguito a dei sogni , che io avevo soprannominato premonitori , che aveva sempre e costantemente come protagonista lui . A poco , a poco , erano diventati amici , e non più semplici conoscenti . Ma non c’era mai stato altro , anche se io e Valeria sapevamo che Stefania ancora ci sperava e soffriva quando lo vedeva con una ragazza .
- Vale , davvero non mi va ! - troppo caldo , le mie forze non avrebbero retto , e con i rollerblade , avrei combinato un casino , me lo sentivo . Avevo come un presentimento e solitamente il mio istinto non sbagliava mai . Ma purtroppo , per me , Valeria era molto brava a portare allo sfinimento , facendoti fare tutto quello che voleva . E fu così anche quella volta , ritrovandomi infatti , senza neanche sapere come , all’entrata della pista di pattinaggio .
- Mi potete ricordare , come avete fatto a convincermi ? - chiesi avvilita , guardando Stefania , che quel giorno indossava un top di Minnie , a righe rosa e bianco , amava infatti tutto ciò che faceva parte del mondo dell’animazione , o che avesse a che fare con cose come i dolci . Indossava infatti una collanina con un bel muffin , poi aveva dei pantaloncini bianchi e hai piedi delle converse blu che ricordavano l’immagine di Minnie , stampata sulla maglia . inoltre aveva al polso bracciali di vari colori .
Invece io quel giorno avevo optato per un abbinamento lilla , un top lilla , pantaloncini di jeans e un paio di converse bianche con farfalline lilla e cuoricini neri . Al collo un ciondolo a forma di cuore dai mille colori .
- Non guardare me ! Io non centro nulla ! -
- Si ! Infatti , tu sei qui senza un motivo , vero?-
- È un idea di Valeria ! -
- Si . È quel moretto che serve ai tavoli non ti dice nulla vero? - le risposi io indicando Alessio , che faceva avanti e indietro fra i vari tavoli , cercando di accontentare tutti i clienti .
- Oh guarda ! Non l’avevo neanche visto ! - disse con finto stupore .
Scuotendo la testa , raggiunsi Valeria , che agitando come una matta le braccia , ci faceva segno di raggiungerla . Non l’avevo ancora notata , e mi accorsi che indossava un top bianco tutto schizzato con vari colori e la scritta peace , un po’ ovunque . Anche lei aveva optato per un paio di pantaloncini di jeans e ai piedi un paio di comode puma bianche e grigie con delle rifinitura rosa che richiamava qualche colore della maglia .
Doveva avere molta fretta di vedermi con la faccia spiaccicata a terra .
- Finalmente ! Che aspettate ? Prendete anche voi un paio di roller-blade -
Ormai afflitta , chiesi al commesso gli arnesi di tortura della mia taglia , e dopo averli indossati , provai a fare qualche passo . Con mio immenso stupore riuscivo a stare in piedi e a camminare anche ! Forse c’era la remota possibilità che sarei tornata a casa senza lividi !
- Visto ! Non è tanto difficile ! - mi disse spedita Valeria , che pattinava spedita .
Aveva ragione ! E a poco a poco , iniziai a prenderci gusto , ma purtroppo per me non avevo calcolato la mia immensa sfortuna .
Infatti , a un certo punto , qualcuno mi spinse da dietro e all’improvviso mi ritrovai a pattinare ad una velocità inaudita , per tutta la pista ! Come cavolo si bloccavano quegli arnesi ?! Ma il peggio non era ancora arrivato . Davanti a me infatti , non so come , mi ritrovai un ragazzo , se non si fosse spostato al più presto , l’avrei preso in pieno ! Quello però non sembrava minimamente accorgersi del pericolo che stava correndo , a quel punto mi rimaneva solo una cosa da fare !
- ATTENZIONE!!!-
Naturalmente sentì il mio urlo , ma troppo tardi , perché un secondo dopo , mi ritrovai per terra , tutta dolorante , distesa su quel povero sconosciuto .
Cavolo , lo sapevo che non dovevo venire ! Chi me l’aveva fatto fare?
Mi alzai a fatica , il ginocchio destro mi faceva male da impazzire , il giorno dopo avrei sicuramente avuto un ematoma grande quanto un mappamondo !
Ero pronta a fare le mie scuse , ma qualcuno prima di me aveva iniziato a parlare , anzi ad urlare .
- Ma dico sei deficiente o cosa ? Non guardi nemmeno dove vai !? Ma che cavolo ci vieni a fare in un posto del genere se sei solo brava ad ammazzare le persone ? Mi hai rotto una mano ! -
Quello stupido , deficiente , superbo ragazzetto ! Come diavolo si permetteva a parlarmi così ? Non si poteva dire che non fosse carino capelli corti castano scuri e due occhi marroni molto profondi . Ma questo di sicuro non giustificava il suo comportamento.
- E a te invece l’educazione tua madre non l’ha insegnata ? Non si urla mai in faccia a una donna ! -
- Donna ? Io qui vedo solo una stupida bambina che cerca di comportarsi da adulta ! Prima combina dei casini e poi non chiede nemmeno scusa ! -
- Io scusa a un cafone come te , non la chiederò mai ! -
- Esigo le tue scuse ! -
- No ! -
- Si ! -
- NO-
-SI-
-NOO-
-SII-
-NOOO-
-SIII-
- BASTA !!! - all’improvviso qualcuno aveva interrotto il mio battibecco con quella specie di moccioso maleducato e odioso .
Ero così nervosa che mi girai verso la fonte di quella voce , pronta a prendermela anche con lui se ce ne fosse stato il bisogno .
- Senti tu! Non ti intro- - ma mi bloccai , a bocca aperta , davanti a me stava il ragazzo più bello che avessi mai visto .
Corti capelli castano scuro-rossicci , sparati dappertutto , e due occhi meravigliosi . Erano di un colore indefinito , un misto tra il grigio e il celeste , tratti duri e fieri . Mi sarei immaginata di trovare un qualche tipo di espressione contrariata sul suo splendido viso ma invece vi era solo e unicamente un bellissimo sorriso , che mostrava una fila di denti perfetti . Poi il ragazzo che mi aveva stregato , iniziò a parlare .
- Matt scusati immediatamente con questa ragazza ! -
- Ma mi è venuta addosso lei !-
- Scusati ! -
- Cavolo Andrew ! Non sei mio padre ! Non puoi dirmi come devo comportarti ! - i due avevano iniziato a discutere ma non avevo capito molto visto che parlavano in un'altra lingua che avevo intuito fosse inglese .
- Dory ! Stai bene ? - mi chiese preoccupata Stefania .
- Si , si tutto a posto . Sto bene - le risposi.
- Wow hai fatto un volo ! Per un attimo ho temuto il peggio - aggiunse Valeria .
- Ragazze , davvero , non dovete preoccuparvi sto bene ! - e per provarglielo , iniziai a fare qualche passo , un idea più sbagliata di questa non mi poteva venire !
Subito un dolore lancinante mi attraversò tutta la gamba e sarei di certo caduta di nuovo a terra , se due braccia forti e robuste non mi avessero sorretto .
Il ragazzo misterioso , mi aveva preso al volo .
- Grazie - dissi leggermente imbarazzata .
- La tua gamba è gonfia . Ti accompagno al bar li avranno sicuramente del ghiaccio - ero rimasta notevolmente sorpresa , parlava un italiano perfetto , se non fosse stato per il suo accento sarebbe potuto passare tranquillamente per un cittadino italiano , anche se ora che ci pensavo i suoi tratti somatici avevano un non so che di inglese .
Appoggiandomi a lui , riuscii a raggiungere il bar . Li ci sedemmo a un tavolino , e mentre mi aiutava ad appoggiare la gamba su una sedia , arrivò Alessio .
- Dory ! Cosa ti è successo ? -
- È caduta . Si è fatta male alla gamba ! Puoi darci del ghiaccio ? - rispose Stefania al posto mio .
- Certo . Ve lo porto subito -
Poi all’improvviso Valeria disse una cosa che mi sorprese parecchio
- Stefania vieni andiamo a restituire i roller-blade ! - Cioè io ero seduta dolorante e lei pensava a ridare quei dannati cosi ?. Poi mi sorrise e rivolgendosi al ragazzo che mi aveva soccorsa e nel frattempo si era seduto di fronte a me , gli chiese .
- Scusa , potresti fare compagnia alla nostra amica mentre noi lasciamo i roller-blade?-
- Si , non preoccupatevi , andate pure - . I suoi modi erano eleganti , gentili ed educati , nulla a che fare con i soliti ragazzi che si incontravano di solito .
- Grazie ! Dory , noi torniamo tra un po’ ! - e così dicendo si trascinò dietro anche Stefania leggermente stranita .
Ora avevo capito tutto , Valeria aveva voluto lasciarmi da sola con lui , chissà che film si era fatta quella pazza .
- Tieni il ghiaccio per la gamba - disse Alessio che nel frattempo era tornato .
- Grazie - stavo per prenderlo quando il ragazzo misterioso mi fermò .
- Faccio io - e avvolgendo il ghiaccio in un panno me lo appoggiò sulla gamba .
- Ecco , tienilo sulla parte gonfia , dovrebbe passare il gonfiore e il rossore -
- Grazie...non so come ti chiami- gli dissi scusandomi .
- Ah si ! Non si sono ancora presentato , che stupido - mi disse sorridendo - Io sono Andrew -
- Io sono Dorotea , ma tutti mi chiamano Dory -
- Mi dispiace tanto per quello che ti è successo Dory -
- Bhe è colpa mia dopo tutto , sapevo che non era una buona idea venire qui oggi -
- Bhe onestamente non hai molto equilibrio- disse lui prendendomi in giro .
- Grazie , mi sei di molto conforto - gli risposi facendo la finta offesa .
- Comunque mi dispiace anche per come ti ha trattato mio fratello Matt -
- Si quel ragazzo che ho investito era proprio un cafone , COSA ? TUO FRATELLO ? - ero scioccata quella specie di moccioso urlante non poteva essere il fratello di Andrew , lui era così gentile ed educato , non ci potevo credere .
- Bhe non sei la prima persona che rimane sorpresa -
- Ci credo ! Siete completamente diversi ! -
- Mio fratello è una testa calda , ci togliamo solo un anno ma lui a volte sembra averne cinque -
- Non è di certo colpa tua se ha un brutto carattere -
- Questo è pure vero ma sono il fratello maggiore , dovrei in qualche modo aiutarlo , ma difficilmente mi sta a sentire -
- Peggio per lui , col carattere che si ritrova non troverà mai una ragazza ! - dissi sicura io
- Bhe su questo ti sbagli , a scuola fanno la fila per lui -
- Io di certo no ! -
- Allora avrai il ragazzo -
- No , sono ancora alla ricerca - dissi io molto ma molto imbarazzata .
- Allora credo che non ci siano problemi se ti invito a cena per scusarmi al posto di mio fratello-
- No credo proprio di no - risposi io , sorridendogli ultra felice .
 
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