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La Sedicesima Notte, Collana "A cena con il vampiro"

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gaiottina1
CAT_IMG Posted on 24/6/2009, 19:27 by: gaiottina1




Indice:
Cap 1 Tentazione pag. 1

Cap 2 Rebecca
Cap 3 Riprenderi Ethan
Cap 4 Fuori programma
Cap 5 Gelosia
Cap 6 Notte
Cap 7 Roma-Prima parte

Cap I


(Capitolo riveduti dall'editor)



Elizabeth

Ethan se ne sta sdraiato su uno dei due plaid che ho preso in tutta fretta da casa mia questa mattina. E’ in posizione supina, le braccia incrociate dietro la testa, gli occhi chiusi, le labbra piene e invitanti. Si gode con me il sole del primo pomeriggio sdraiato su una distesa di erica in un luogo sperduto tra i boschi di Forres. È un luogo isolato e soprattutto di sua proprietà, nel folto della tenuta di Rochester Manor.
Io occupo l’altro plaid, me ne sto sdraiata a pancia sotto, un braccio sotto la testa, rivolta verso di lui. Lo guardo adorante.
La sua bellezza è uno spettacolo quasi doloroso. Io sono la persona più normale di questo mondo. Anzi, non è esatto definirmi così, perché a volte la forte miopia mi rende goffa oltre che anonima… E me ne sto qui a prendere tranquillamente il sole con Ethan Rochester. È quasi inconcepibile. L’uomo più desiderabile delle Highlands, per le ragazze che lo hanno incontrato, ma altresì il ventenne più desiderabile di mezzo pianeta per le donne che ne conoscono anche solamente il nome, l’azienda e la capacità di spesa di cu è accreditato. Eppure quest’uomo incredibile è mio e io stessa non posso ancora crederci.
Ethan sembra arroventato sotto il sole tiepido di questo pomeriggio;è il mio spettacolo personale, la sua pelle si è fatta di un colore rosso rubino, sembra una divinità misteriosa. Forse il mio viso esprime lo stato d’animo adorante e ipnotizzato e dev’essere davvero così, perchè Ethan, cambiando posizione e sollevandosi di fianco, facendo forza su un gomito, apre le sue labbra meravigliose per parlarmi:
«La mia presenza ancora ti confonde?»
Compare un sorriso un po’arrogante sul viso divino; la sua voce è una carezza di velluto sulla mia pelle.
Al solo sentirla, un brivido involontario percorre il corpo, mio malgrado
«Sì... No.. Ero solo....Un po’ distratta ecco.»
Sorride, stavolta dolce, il tono della voce ancora basso e vellutato, come prima.
«Da cosa?»
Come posso confessarlo. Come posso dirgli “Sono distratta dal fatto che il ragazzo più bello, inavvicinabile, seducente al mondo stia con me per un intero fine settimana”?
Basta pensieri peccaminosi. Una prudente mezza verità è più che accettabile
«Da te.»
«Lo vedi, ho sempre ragione» mi stuzzica rilassato e sorridente. Gli occhi blu, come lapislazzuli preziosi, mi guardano magnetici. Fissarli dà un lieve capogiro e la sensazione di non poter staccare lo sguardo neanche volendo. Come ipnotizzata, le mie dita incerte non possono fare a meno di sfiorargli le labbra perfette.
I miei polpastrelli indugiano piano sulla sua bocca turgida che di riflesso si schiude impercettibilmente. Un nodo di doloroso piacere mi aggroviglia il basso ventre.
Quando Ethan reagisce come sta facendo adesso alle mie carezze, il corpo e la mente sperimentano sensazioni che sembrano sconosciute… e forse è davvero così…
Resistere è impossibile e mi avvicino pericolosamente, posando le labbra sulla sua bocca, per guadagnare un rovente, prolungato bacio a stampo. Vorrei approfondire molto di più il contatto, ma le regole che io e Ethan abbiamo deciso di rispettare per salvaguardare la mia incolumità dalla sua natura sono veramente ferree.
Ma io oggi ho un tentennamento. E se osassi per una volta oltrepassare i nostri limiti per sperimentare il sapore della passione con Ethan? Se mi lasciassi andare un po’ fra le sue braccia? Con le labbra ancora poggiate sulle sue e pronte per il distacco che arriverà di sicuro, decido per entrambi in un baleno. La tentazione stavolta è stata più forte della solita prudenza e finisce per prevalere su ogni remora
Con la mano un po’ tremante, scendo timorosa sulla maglia grigia a V, sul suo torace definito e forte. Non oso guardarlo negli occhi, per il timore, facendolo, di perdere il coraggio… è così difficile però…
La stoffa non impedisce di sentire la muscolatura forte e vibrante che c’è sotto. …E poi , decido di osare ancora di più, e la mia mano scivola sulla pelle dell’avambraccio muscoloso e sodo.
A questo punto forse ho osato troppo, perché il desiderio di assalirlo diventa incontenibile
Da un po’ di giorni è impossibile gestire lucidamente la voglia fisica che ho di Ethan, lo desidero dolorosamente e basta, al di sopra di ogni umana sopportabilità, al di là di ogni nostro tacito accordo di vita casta.
Basta, ho deciso che stavolta avrò di più
Ho pazientato abbastanza, i miei ormoni di diciottenne non mi consentono più di mantenere il controllo, in una situazione tanto assurda e precaria. Sono stufa dei compromessi.
Come posso… stuzzicare ancora un po’ il mio vampiro…

Ecco, m’è venuta un’idea improvvisa e audace... Forse troppo… Basta riflettere, altrimenti l'avrebbero avuta vinta l mie paure.
Con movimenti misurati mi alzo in ginocchio sporgendomi oltre di lui per prendere la busta con il cibo che ho preparato per la mia merenda. Ci vuole astuzia…
Con un fare lento e studiato mi sporgo sapientemente, spostando il bacino fin quasi a sfiorargli il naso. Tutta scena quell'impegno nell' acchiappare la merenda. Mi è appena venuto l’odiato ciclo mensile. L’idea è perversa ma Ethan non resisterà.

Praticamente quasi incollato a me, inspira profondamente a occhi chiusi come rapito da una sensazione inebriante.
Sogghigno di nascosto, soffermandomi ad armeggiare con il sacchetto molto più del necessario; ecco, orse poteva bastare..
Ritraendomi, potrei giurare di avere sentito un ringhio cupo appena più di una vibrazione.
«C’e’ qualcosa che non va Ethan?»
Mi sforzo di fingere un’innocenza che non mi appartiene ma fa parte del mio gioco..
«No assolutamente» deglutisce con difficoltà quella che dev’essere una potente boccata di veleno e inspira nuovamente ad occhi chiusi.
No eh? Dici… Invece qualcosa è successo … Devo assolutamente approfittare di questa improvvisa debolezza. Tiro fuori il cibo che fingo di non trovare dal sacchetto e lo lascio avvolto nel tovagliolo, deponendolo lentamente sul plaid. Intanto gli rivolgo qualche occhiata in tralice per spiare le sue reazioni. Non faccio in tempo a finire l’operazione che mi sento afferrata e sballottata da due mani fredde e dure come l’acciaio. Realizzo immediatamente quello che è accaduto: Ethan mi ha afferrata per la vita e con un gesto mi ha posizionata a cavalcioni su di lui. La presa è salda e sicura; mi ha colta alla sprovvista,
Lo aspettavo …
Ma ora che accade è sconvolgente.
Sono eccitata, stupita…, mai Ethan è stato così impetuoso ed esplicito con me.
D’altra parte, neanche io sono mai stata tanto impudica; in “ quei ” giorni ho sempre cercato di risparmiargli un tormento insopportabile, agendo con discrezione, evitando contatti approfonditi. Ma i tempi della misericordia ora sono finiti.
Mi avvento sulla sua bocca stringendogli i capelli dietro la nuca. Sono talmente eccitata che la mia lingua si fa subito strada trovando la sua, altrettanto frenetica e impaziente.
Con mio stupore stavolta Ethan ricambia il mio bacio con forza.
La reazione è prevedibile e automatica: all’insinuarsi della mia lingua nella sua bocca si accompagna una potentissima erezione che non posso fare a meno di avvertire forte contro di me.
Avvampo di imbarazzo e desiderio di lui.
Il battito del mio cuore accelera all’inverosimile.
Sentire tangibilmente quanto mi desideri fa affiorare il sangue alle guance… mi rende capace solo di emettere un soffio.
-Oh Ethan-.
Lui si lascia sfuggire un gemito sotto di me e poi… un basso ringhio gutturale.
Il desiderio non mi dà scampo.
Inizio a strusciarmi maliziosamente sopra di lui.
E… non mi sembra vero. Questo improvviso e insperato progresso nei nostri contatti fisici, dev’essere un sogno!
Si, forse proprio di un sogno deve trattarsi, perché all’improvviso Ethan mi scosta dolcemente, con una forza alla quale non potrei mai oppormi.
Così come mi ha sorpreso l’ardore di poco prima, allo stesso modo mi stupisce il distacco improvviso. Ma non dovrebbe poi meravigliarmi più di tanto, abbiamo osato anche troppo.
-Ehi stai mettendo alla prova la mia resistenza?- Sorride, ma nei suoi occhi riesco a leggere che lo sforzo di staccarsi da me è stato grande e noto, con immenso dispiacere, che il desiderio furioso ha smesso ardere.
L’urgenza di pochi istanti fa sembra passata, lo posso leggere nel suo sguardo, ora più sereno e sorridente
-Mi sembravi…come dire….molto coinvolto- obietto un po’ delusa ma ancora presa-io…
-Naturale che lo fossi-
Alza un po’ le spalle come per sottolineare l’ovvietà di quello che sta dicendo, e riesce solo ad essere ancora più meraviglioso.
“ Eccome se lo sei !” ma questa osservazione mi guardo bene dal farla a voce alta.
Mi scruta ancora con desiderio malcelato, con uno sguardo che tradisce strane intenzioni, come se volesse…assaggiarmi…il blu nei suoi occhi si sta trasformando nel colore del desiderio e della sete, il viola.
Lo ho fatto troppo eccitare. Mai ci siamo spinti così tanto in là… Questo vuol dire che in “quei” giorni sono per Ethan ancora più irresistibile e lui è più vulnerabile. Devo approfittarne adesso, oggi stesso, e approfittare di lui non mi dispiace affatto.
Ethan, ti farò cedere entro il fine settimana..
Inspiro l’aria fresca, mi sento trionfante, gli carezzo il volto pallido. Lui, con un gesto che adoro, prende la mia mano e se la porta delicato alle labbra, imprimendo un tocco che mi manda in subbuglio il basso ventre.
Ciò che avrebbe fatto diventare isterica qualsiasi ragazza normale alla sua prima volta, sarebbe diventato per me un potente alleato. La brama che Ethan aveva del mio sangue, unita al suo desiderio fisico di me, lo avrebbe fatto vacillare. Ci abbracciamo facendo aderire i nostri corpi; la sua urgenza è oramai sparita, posso avvertirlo chiaramente.
Ma oramai io ho capito, e tanto mi basta.
-Ho l’impressione che questo fine settimana a casa mia sarà molto piacevole- mi sussurra con voce bassa, la mano tra i miei capelli. Mi stringo di più a lui per cercare un contatto più profondo con il suo corpo
-E’ stata una vera fortuna che mia madre mi abbia dato il permesso-
Ridacchia sornione
-E’ tranquilla perché sa che tutta la mia famiglia è a casa- mi stacca da sé abbastanza per fissarmi negli occhi che sono ancora una volta bu come il mare e mi guardano con una intensità che un ventenne non potrebbe mai avere. Raccoglie una delle mie tante ciocche ribelli e me la sistema meticoloso dietro l’orecchio.
-Ma non dovevi mangiare?-
-Eh? Ah si!- farfuglio ricordandomi del mio espediente del cibo che prima cercavo con tanto insistenza. farò comunque lo spuntino, anche se lo stomaco è del tutto sottosopra. Meglio che mi sforzi un po’ per non destare sospetti e poi, ripensandoci, dovrò essere in forze questo fine settimana, almeno abbastanza per sedurre il mio fidanzato vampiro.

Ethan
Questo pomeriggio sta andando tutto meravigliosamente bene. Sono steso sulla brughiera circondato di pini di caledonia e …con Elizabeth un tempo giovane promessa della computer grafica nella azienda da me fondata... …Oggi… l’unica donna al mondo per me. Pur avendo gli occhi chiusi posso percepire distintamente quella specie di elettricità che fin dall’inizio mi ha attratto irresistibilmente a lei. E… il suo odore di sangue.
Lo sento forte e invitante accanto a me, una tentazione continua per la mia gola riarsa. Il suo odore inebriante oggi è molto più intenso e penetrante degli altri giorni, è una deliziosa tortura che solletica e acuisce i miei sensi . Oggi è una di quelle giornate particolari in cui è molto più difficile starle accanto, quasi impossibile. Sorrido tra me, come se di solito invece fosse semplice…
Oltre a volerla con tutto me stesso come si può volere una donna, come ogni singolo momento di ogni dannato giorno, oggi come non mai desidero più intensamente del solito anche il suo sangue…Nettare dolce e tiepido che le imporpora le guance e la percorre dentro. Oggi lo sento distintamente anche fluire piano, fuori da lei, dal suo corpo e chiamarmi…Ma questo Elizabeth non lo ha ancora capito, almeno così credo.
Per distrarmi dal mio pensiero fisso, mi sistemo meglio su di un gomito e prendo a guardarla intensamente. Non è che mi distragga poi così tanto. Come ogni altra volta che la guardo, mi perdo nei suoi occhi profondi e sinceri.
Vorrei stare così, fermo, solo a contemplarla ma è più forte di me, stuzzicarla mi eccita terribilmente, godere delle sue reazioni è un piacere a cui non posso rinunciare, e infatti, anche stavolta, non posso resistere alla tentazione di farlo…
-La mia presenza ancora ti confonde?-
Cerco di parlare in modo da sviare l’attenzione dalla mia debolezza abberrante
- Si..No.. Ero solo....Un po’ distratta ecco-
Leggo una certa confusione nei suoi occhi che non so interpretare
- Da cosa? –
Per un attimo riesce a mettermi addirittura in apprensione
- Da te -
Mi rilasso subito, Elizabeth, il mio amore, sempre sincera, fiduciosa. Lo capisco dagli sguardi lascivi che mi rivolgono le ragazze, e non solo, che incrocio per la strada. Ognuna vorrebbe toccarmi, prendermi, essere posseduta da me e non sanno quanto i loro desideri nascosti le avvicinerebbero ad una morte sicura e dolorosa. Questo pensiero ha il potere di rattristarmi per un momento, ho la piena consapevolezza che in me si coniugano l’amore e la morte. Ma è solo un attimo, perché subito non posso fare a meno di realizzare che tra tutte le donne, desidero soltanto Elizabeth.
Ho aspettato per decenni di incontrarla, e ora che l’ho trovata non ci rinuncerò per nulla al mondo. Tengo a lei molto più della mia stessa non vita.
Lentamente, a sorpresa, mentre sono assorto nei miei pensieri, avvicina una mano e mi sfiora le labbra con le dita. E’ un gesto timido ma tremendamente eccitante; Elizabeth mi guarda negli occhi spiando la mia reazione. Immediato, con il suo tocco, mi arriva un brivido, quel semplice movimento su di me, seppur innocente, mi scatena un’impulsività e una voglia di lei incontenibile. Elizabeth si avvicina con il viso al mio, fissando lo sguardo sulle mie labbra e avvicinandosi ancora, vi posa delicatamente le sue. Il fuoco che mi ha incendiato prima, ora mi divora, sento la sua mano scendere sul mio petto e fermarsi poi sul braccio.
Dura solo pochi secondi, poi Elizabeth fa qualcosa che mai mi sarei aspettato da lei e che mi rende completamente inerme. Mettendosi in ginocchio, si sporge oltre la mia persona per afferrare non so cosa dallo zaino.
Sta parlando, dice qualcosa a proposito della merenda degli umani, ma io non riesco ad ascoltare una sola parola, sono troppo stordito dall’ ondata potente del profumo inebriante del suo sangue; ora lo sento più vicino che mai.
Mi colpisce e mi brucia la gola come sale su una ferita.
Chiudo gli occhi e inspiro profondamente, godendo e straziandomi allo stesso tempo.
E’ assurdo quello che provo, vorrei non avvertirlo e nello stesso tempo vorrei che non finisse mai.
In un attimo, mi sembra di non capire più niente, la bocca si riempie di veleno, un ringhio che mi esce spontaneo e incontrollato dal petto.
Devo assolutamente fare qualcosa per alleviare questa spasmodica tensione…Non so neanche io cosa…
-C’è qualcosa che non va Ethan?-
-No, assolutamente-
Mai sono stato più bugiardo di così, spero solo che non mi abbia sentito ringhiare. E poi, in maniera del tutto inaspettata, il mio corpo comprende da solo quello che vorrei. Sembra agire in autonomia, senza che io lo comandi, guidato da un istinto tanto antico quanto potente. Con un colpo secco la metto a cavalcioni su di me, seduta sul mio bacino. Ho fatto questo movimento senza pensarci, così, d’istinto è stato quello che spontaneamente mi è venuto di fare. Elizabeth, non se lo aspettava di certo, perché di colpo arrossisce violentemente e quel sangue affiorato tiepido sotto le sue guance mi rende ancora più euforico.
E poi, mi sorprende ancora una volta, si appropria della mia bocca con ingordigia, prende possesso di me e io di lei, mi sento trepidante come un rapace che ha appena catturato la sua preda.
Elizabeth, per niente spaventata come invece avrebbe dovuto essere, non è affatto dispiaciuta, anzi, superato la sorpresa iniziale per la velocità del mio gesto, sembra divorarmi con la smania di un antico desiderio represso. Questo avrei dovuto aspettarmelo:
Cosa vuoi Rochester, sei tu che hai iniziato il gioco sporco…
Mi sento impazzire, l’autocontrollo in questa posizione diminuisce anziché aumentare. Vorrei solo strapparle i vestiti di dosso e avventarmi su di lei per nutrirmi del suo dolce nettare e possederla con violenza. Il pensiero sembra essersi formulato da solo nella testa e anche se lo vorrei, non posso tornare indietro e immaginare di non averlo fatto.
Apro per un attimo gli occhi, amareggiato e confuso: con violenza? No non posso, non è la mia preda, è la mia donna, l’amore della mia vita.
Con decisione, ma con grande difficoltà, la sposto e cerco di alleggerire in qualche modo l’atmosfera elettrica che passa tra noi
- Ehi stai cercando di mettere alla prova la mia resistenza? –
Sorrido, con il tono della voce che mi deve essere uscito disperato, cercando di seppellire più in profondità possibile quei propositi di sanguinosa passione. E mentre sorrido non posso fare a meno di ammettere a me stesso che dovrò fare i conti con questa verità: io voglio Elizabeth come mai ho desiderato qualcosa nella mia esistenza e oggi ho dato prova a me stesso di quanto poco potrò resistere ancora.
Per fortuna la smania iniziale si sta placando ed io mi chiedo, mentre continuo a guardarla negli occhi, se Elizabeth ha capito che in giorni come questi non sono del tutto capace di resisterle.
Sono combattuto, voglio disperatamente che lei mi provochi ancora con i suoi gesti innocenti ma temo al contempo di arrivare dritto ad un punto di non ritorno.
Se assaggiassi il suo sangue cosa succederebbe? Mi potrei mai fermare? Probabilmente diventerebbe la mia preda e allora non ci sarebbe luogo in cui potrei andare a nascondermi per sfuggirmi.
Scuoto la testa, come se facendolo potessi scacciare di mente questo pensiero.
Ci pensa Elizabeth con il suo abbraccio a svegliarmi dai miei incubi e mentre la stringo a me cercando di percepire il suo corpo senza nuocerle, vedo alle sue spalle che il sole è oramai prossimo al tramonto


Edited by gaiottina1 - 22/10/2009, 21:12
 
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