| grazie ragazze!!bene la storia continua...
Mi trasciò fuori.Appena sentì l'aria fresca,mi ripresi all'istante.Cominciai a scioglermi dall ivoluscro di cattivi pensieri,che mi avevano attraversato la mente.Quanto pericolosa poteva essere quella mia nuova natura!Edward aveva ragione nel raccomandarmi a non trascurare quell'aspetto."Tutto bene?"era al mio fianco.Ripresi lucidità,e annuì.Jacob era ancora stravolto dall improvvisa situazione.Teneva Reneesme in braccio,e non staccava gli occhi da noi.La piccola invece,sembrava non si fosse accorta di nulla.Continuava a parlare del viaggio,e delle esperienze vissute con jacob.Alzai gli occhi su Edward,vergognandomi della mia debolezza"Mi dispiace"non avrei voluto creare problemi a nessuno con la mia sete.Ero stata incosciente. Una cosa del genere sarebbe potuta accadere nel mio stato denutrito.Lui mi sussurrò"Non devi scusarti di niente.Fa parte di te.Sei stata abbastanza brava, invece.Non eri nutrita.Non dimenticare che sei una vampira da poco"Mentre bisbigliava a me,guardava sott occhio nostra figlia ignara di tutto.Era ovvio.Edward non avrebbe voluto spaventare Reneesme.Assunse l espressione pacifica di prima e guardando Jacob e Reneesme,aggiunse"Bene,siete pronti per tornare a casa?"Jacob non rispose.Era ancora preoccupato per la mia reazione,mentre Reneesme gridò"SII".Non potei fare a meno di sorridere.La mia bambina mi toglieva dalla mente tutti i brutti pensieri.Era l unica cosa che mi avrebbe-forse-distratta dai segreti di Edward.Salimmo in macchina,tutti molto silenziosi.L'unica voce che si udiava ,era quella di Nessie.Parlava e raccontava ogni minimo particolare della sua permanenza dalla nonna.La ascoltavamo sorridendo.Era euforica.Io e Edward ci davamo delle occhiate di intesa,ogni tanto.Jacob invece,annuiva a Reneesme,non togliendo lo sguardo da noi due seduti davanti.Edward le rispondeva ,di tanto in tanto"Davvero?Racconta!"le dava corda.Era la prima volta che vedeva nostra figlia cosi felice.Voleva farle raccontare tutto nei particolari..In poco tempo eravamo giunti a casa Cullen.Li,avrebbe dovuto avere luogo-la sorpresa-.Attraversammo il sentiero che conduceva all'entrata..Era buio.Cercai di scorgere qualche minimo particolare che facesse intuire il bentornata.Ma niente.Tutto intorno era normale,e silenzioso.Alice aveva programmato la cosa in grande.La macchina si fermò.Edward fu il primo a scendere.Attraversò velocemente,il lato opposto, per aprire lo sportello a me,e a sua figlia.Reneesme scese dall auto indifferente e ignara di ciò che l'aspettava.Jacob la seguì.Edward attese che io fossi al suo fianco prima di muoversi.Tutti insieme ci avviammo alla porta d' entrata.Salterellando sui se stessa,Reneesme faceva da guida a tutti ,camminando avanti.Infatti fu la prima a rimanere sconvolta.Appena il suo piccolo piedino varcò la soglia di casa,le luci si accesero.L'enorme scriscione srotolò sulla sua testa,con su inciso BEN TORNATA REENESME.Ognuno dei Cullen aveva preso la posizione assegnatogli da Alice.Erano tutti quasi in cerchio,che sorridevano alla bambina.Alle loro spalle si vedeva chiarissimo un tavolo imbandito di fiori e balloncini,con sopra la torta di panna fattagli con amore da Esme e Rose.Dalla vetrata esterna,si scorgeva un all'estimento di nastri rosa ovunque e candele profumate.I regali si trovavano nel giardino,su di un tavolino di vimini,decorato nei particolari.Era uno spettacolo meraviglioso.I Cullen erano tutti vestiti con grazie ed eleganza.Alla vista di tutto questo Reneesme ebbe una insolita reazione.Non emise fiato.Sgranò gli occhi,facendoli diventare rossi e lucidi.Non riuscivo a capire se era una reazione dovuta alla felicità del momento,o se era semplicemente infastidita da tutto ciò.Mi avvicinai a lei,abbassandomi per poterla guardare in viso"Tesoro,sei contenta della sorpresa?"dissi lentamente per non turbarla più di quanto lo fosse già.Lei all improvviso esplose"SII"si fiondò su tutti saltellando dalla gioia;quasi piangeva."Grazie"continuava a ripetere.Era bello vederla allegra.Edward sorrideva più di lei.Reneesme prosegui nella scoperta delle sue decorazioni,dirigendosi nel giardino.Noi tutti la seguimmo.Jacob era alle mie spalle.Quando fu certo che la distanza tra me e i Cullen era notevole,mi passò daventi girandosi verso di me per guardarmi in faccia.Io irritata risposi"Jacob,cosa vuoi?"Lui mi fissò"Che vi è preso a tutte e due?"mi chiese sicuro di quello che diceva.Capì subito che si stava riferendo a me e ad Edward.Jacob era molto sveglio"Non so di cosa stai parlando"risposi ignorando i suoi occhi.Jacob riusciva a leggere molto bene il mio sguardo.Non vidi il suo viso,ma sentì la sua voce indignata"Bella,lo sai che a me non la dai a bere.Allora.Mi vuoi dire che è successo tra voi?"aspettava la mia risposta,rimanendo al suo posto.Io lo ignorai e gli passai oltre,senza perlare.Jacob mi afferrò per il polso.Non sentì neppure la presa.Ormai la mia pelle era talmente dura che niente avrebbe potuto scalfirla.Mi costrinse a guardarlo negli occhi"Jack, toglimi le mani di dosso"parlai nervosa per intimorirlo,nella speranza di non aggiungere altro sulla spiacevole conversazione.Sapevo che jacob,mi voleva bene,ma parlare dei segreti dei Cullen,e dei misteri di Edward,non era ne il posto e ne il momento adatto.Jacob rimase fermo con lo sguardo su di me.Non aveva assolutamente intenzione di mollare l'argomento.Percepì che qualcuno ci stava osservando.Edward era immobile a soli pochi metri da noi."C'è qualche problema?"la serenità dipinta sul volto di Edward sparì in quell'istante.Era tornato serio.Io mi girai verso di lui,senza rispondere.Abbassai gli occhi.Jacob,trattenne il mio polso tra le mani per un atro istante,dopo di chè lo mollò ,e riprese a camminare verso il giardino. Jak cosi facendo avrebbe dovuto passare accanto ad Edward.Appena lo fece,,Edwrd disse",Non penso siano cose che ti riguardano." sapeva cosa Jacob mi aveva chiesto,e non approvava.Jacob si girò per guardarlo"Io voglio solo che Bella sia felice"disse in tono calmo,ma rimproveratorio.Edward quasi ringhiò nel girarsi per guardarlo"Anche io!Cosa credi?Ti sono grato di quello che fai jacob,ma..non giudicare i miei sentimenti.Sono troppo puri e veri perchè tu li possa capire."Edward non smetteva di inchiodarlo con lo sguardo.Evidentemente Jacob nella sua mente,aveva dubbitato o immaginato cose su di Edward che non gli appartenevano.Jacob afferrò il concetto,si voltò e strinse le spalle"Come vuoi."prosegui nella sua direzione. In sottofondo la musica era tenue e delicata.Creava un'atmosfera serena.La festa aveva dato i suoi risultati.Reenesme era alle stelle.Nonostante Edward e io avevamo delle cose in sospeso da chiarire,non ci allontanavamo mai uno dall'altro.Eravamo tutti in giardino a goderci la festa.Reneesme aveva cominciato a scartere i suoi regali con curiosità.Si trovava imbarazzata davanti alla montagna di confezioni colorate.Afferrò tra le mani una scatola ovale verde."Questo è da parte mia e di Emmett"disse sorridendo Rose.Emmett vicino a lei,sogghignava"Aprilo"aggiunse ridendo come un matto.Stimolata la curiosità di Reneesme iniziò a strappare la carta con ansia.Tirò fuori un simpatico quinsaglio.Reneesme accigliò lo sguardo,e guardò gli zii."Rose pensava che ti sarebbe stato utile per tenere al quinsaglio-il cane-!"Emmett continuava a ridere di gusto.Jacob,arricciò il muso e li guardò socchiudendo gli occhi.Contagiarono anche noi,con le loro risate,che in fine anche la mia piccola rideva."Guarda bene,il regalo vero è sotto"aggiunse Rose.Reenesme,continuò a srutare nella scatola. "Wow!"disse,girandosi tra le dita un piccolo anello.Sopra c era inciso il simbolo dei Cullen."Grazie"rispose Reneesme contenta.Mentre la piccola proseguiva nei regali,vidi Edward inrigidirsi.Girò lo sguardo leggermente verso destra.Seguì il suoi occhi,per capire a cosa puntavano.Veniva verso di noi,come se stesse sfilando.Era Claudia.Continuava a volteggiare come una dea che chiedeva ai suoi fedeli di inchinarsi ad essa.Era vestita di rosso.Quel colore gli donava.Era un vero è proprio diavolo,ai miei occhi.I suoi boccoli si facevano sempre più composti e neri con la notte.I suoi occhi risplendevano come la luna.Come potevo biasimare Edward se avesse avuto qualsiasi minima attenzione verso di lei.Era bellissima.Lui abbassò gli occhi su di me,inrigidendo la mascella.Sembrava che la sua presenza lo rendesse nervoso.Per quale motivo?Incrociando i suoi occhi,decisi di indagare su di lei in modo naturale.Infondo spariva e compariva a suo piacimento."Dove era andata a finire?"chiesi ad Edward,guardando Claudia.Lui distolose lo sguardo da me,guardando altrove"Non so.Ma non mi interessa"rispose scontroso.Era come se quella frase volesse farla sapere a lei.Si rese subito conto che però stava parlando con me.Distese il viso,e mi guardo con un mezzo sorriso.Mi accarezzò la guancia"Affari suoi.Vado a prendere il regalo di Reneesme.Lo lasciato a casa."aggiunse sereno.Rimasi a guardarlo sempre più stranamente mentre si allontanava da me.Sparì prima che Claudia,mi affiancasse.Sembrava non volesse incontrarla."Bella,stai benissimo con quel vestito"disse fingendo di essere mia amic.Continuò senza neppure darmi il tempo di rispondere,grazie.Sempre se le avrei detto-GRAZIE-"Un regalo di Edward?Giusto."Mi guardava come se aspettasse che le dicessi SI.Non risposi affatto alla sua ipocrisia.Certo che sapeva che era un regalo di Edward.Probabilmente aveva visto tutto nella sua mente, quando lo aveva scelto e comprato.O addirittura quello che aveva pensato immaginandolo addosso a me.Era frustrante che un'estranea sapesse tutto di noi.Tutto di lui.Anche le cose più private.Ero invidiosa che lei,potesse sapere i pensieri di Edward prima di me.Le sue paura,le sue preoccupazioni.Poteva sapere tutto sul nascere."Edward è andato a prendere il regalo per Reneesme.E' un bel regalo."Continuava a stuccicarmi con le sue dichiarazioni di sapere ogni cosa appartenesse ad Edward.Finsi di non ascoltarla.Guardavo mia figlia scartare i regali."Questo di chi è?"diceva la piccola non badando alla presenza di Claudia.La maggior parte dei regali erano stati aperti.Esme e Carlisle le avevano regalato un bellissimo cappellino inciso a mano.Reneesme aveva la particolarità di andare a caccia,sotto il sole e la pioggia,senza accorgenese.Alice e jasper le avevano regalato un album fiorito."Cosi non spargerai foto per casa"aveva detto Alice,a Reneesme.Sapevo che ancora il regalo più bello dovevano darglelo.La stanza creata appositamente per lei,avrebbe fatto sognare Nessie.Claudia era ancora affianco a me.Si accorse che non le prestavo attenzione,e rimase in silenzio.Sorrideva sotto i baffi.Non so cosa tramasse,ma non mi piaceva.Sentivo tutti ridere e scherzare intorno a me,ed io partecipavo alle loro risate.Ma in verità il mio pensiero era su Claudia.Su Edward.Non potevo fare a meno di preoccuparmi."Questo è da parte mia"risopose jacob,dietro la piccola.Reneesme lo guardò con occhi di ammirazione.Sorrise e scartò il regalo che reggeva nelle sue piccole mani.Era un curioso braccialetto.Mi ricordava qualcosa.Si!era simile a quello che aveva regalato a me.Aveva come ciondolo un lupo nero,intagliato a mano.Il lupo era nero,e non marroncino rossiccio come il mio.Jacob con il passare del tempo,aveva scurito il suo manto ,nella trasformazione.Lui,miguardò negli occhi per un attimo,poi guardò Nessie"Guarda bene sul braccialetto"dentro al braccialetto,c'era inciso a grandi lettere..-tuo jacob,PER SEMPRE-Lei corse tra le sue braccia."Grazie,è bellissimo."La mia bambina sorrideva felice,e sporse il suo braccietto verso di me,per farsi agganciare subito il braccialetto.Mi avvicinai a loro,per accontentarli.Jacob mi guardò"Dovevo distinguerlo dal tuo"Alzai gli occhi al celo,passandomi una mano tra i capelli.Jacob voleva darmi una spiegazione alla sua frase incisa.Voleva giustificare il suo gesto,per non renderlo come una promessa eterna.Quando invece sapevo,che quel -PER SEMPRE-per jacob ,era per l 'eternità."Bella,andiamo a mostrare a Reneesme,le modifiche fatte al piano di sopra"mi disse Alice strizzandomi l'occhio.Io annui.Presi la piccola tra le mie braccia e salimmo al piano superiore."Dove andiamo?"chiedeva Reneesme,curiosa."Vedrai"risposi sorridendo.Sapevo che la nuova camera,l'avrebbe fatta felice.Cosi fu.Appena Reenesme la vide,non smetteva più di salterellare sul letto,correre sui giochi accarezzando le tende. .Continuava a ripetere "E' bellissima!"Vedere Reenesme,correre e gioire in quel modo,era appagante.Tutte le mie preoccupazioni sparivano al sol vederla.Leie Edward erano le cose più belle della mia vita.Edward.Dove era andato a finire?"Papà!"urlò Reneesme.Ultimamente ero cosi distratta dai miei pensieri, che non mi rendevo mai conto di quando Edward improvvisava.Era alle nostre spalle,con le mani dietro la schiena,e sorrideva."Non hai ancora ricevuto il regalo più importante"disse misterioso verso Reenesme.Lei si fermò dal saltellare,e lo giìurdò negli occhi"Quale?"domandò innocentemente."Il regalo mio,e della mamma"rispose Edward guardando me.La piccola si fiondò dal letto per venire verso di noi.A quel punto Edward tirò fuori da dietro la sua schiena,una scatola blu.Sulla scatola,vi erano diverse pietre e conciglie sovrapposte,con mille granelli di sabbia colorati."Già la scatola mi piace!"disse la bambina,stringendola a se.Anche io ero curiosa di cosa Edward avesse comprato a Reenesme.Claudia lo sapeva,ed io no.i .Quante cose avrebbe potuto fare Edward a mia insaputa,Tra loro non ci potevano essere segreti.Io invece,ero li a trattenere il silenzio,nella speranza che si decidesse a dichiarare le sue intenzioni.Che frustazione!Reneesme apri delicatamente la scatola,per non rovinarla.Era vero,allora che gli era piaciuta.Dalla scatola estrasse un sacchettoin velluto.Lo apri,e tirò fuori il vero regalo.Era uno stupendo Carion in legno,fatto a mano. C erano intagliate tre figure.Un uomo,una donna,ed una bambina.I volti erano molto rassomiglianti ai nostri...al mio,di Edward,e di Reenesme.Lateralmente una levetta dava la carica al Carion,facendo iniziare una leggiadra musica.Era la mia ninnananna.I personaggi in legno,rotavano lenti al suon di melodia.Sotto di essi si leggeva chiaramente in lettere d'orate:TI VOGLIAMO BENE.Io e Reenesme rimasimo senza parola.Era un dono veramente importante e prezioso.Edward si chinò verso la bambina per baciarla in fronte"Con questo ,on potrai mai dimenticare che ti vogliamo bene,sempre"Poi alzò gli occhi su di me serio,e aggiunse"Qualunque cosa accada"Io rabbrividì.Cosa significava quella frase diretta a me?Cosa doveva accadere?Alice ci allontanò dall'area di mistero che dinuovo si stava creando tra di noi."Sarà meglio scendere,o ci daranno per dispersi"Sorrideva nervosa.Scendemmo dalle scale lentamente.Io ero completamente assorta dalla frase di Edward.Dovevo assolutamente chiarire,o sarei impazzita.Appena scesimo l'ultimo gradino,la porta suonò.Edward si girò verso di me e sorrise"Meglio che vai tu"Io accigliai lo sguardo,e lui prosegui"E' tuo padre"sorrideva.Prese la bambina dalla mano e si avviò fuori"Io vi aspetto fuori"ancora sorrideva.Mi avviai per aprire la porta.Charlie,era fermo sul pianerottolo,furioso."Dov è tuo marito?" 'disse arrabbiatissimo.Reggeva tra le mani un regalo,sicuramente indirizzato a Reenesme.Io lo guardai stupita"E' fuori,perchè?".Lui senza neanche prendere fiato disse"Perchè?mi aveva promesso che sarebbe passato a prendermi prima di andare all'areoporto.Mi aveva detto che sarei venuto anche io a prendere MIA NIPOTE."Si aggitava nel parlare,e gesticolava"Perchè per chi se lo fosse dimenticato è anche mia nipiote!"urlava in modo tale,che i Cullen potessero sentirlo.Ma sicuramente Edward li aveva già avvertiti di tutto.Per questo sorrideva.Edward in verità aveva agito nel mio bene.Era preoccupato per la reazione che avrei avuto in presenza di umani,e che Charlie non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose.Non melo aveva detto,perchè conoscendomi,avrei insistito per portare mio padre con noi.Essendo sicura di me,e del mio autocontrollo.Invece mi sono sbagliata."Papà,non fare cosi.Edward si sarà dimenticato.Non lo ha fatto apposta"cercavo di calmare mio padre.Lo conoscevo bene da sapere che gli avrebbe fatto una scenata.Mentre stava per rispondermi,ancora con note vocali alte...si fermò guardando alle mie spalle,e disse sorpreso"Chi è quella ragazza?"sospirò per calmarsi.Neppure mi girai.Sapevo di chi parlasse,ma gli porsi comunque la domanda come se Claudia mi fosse indifferente."Quale ragazza papà?"domandai alzando gli occhi al celo e sbruffando.Lui non staccava gli occhi da quella direzione.Disse indicandomi col dito"Quella!quella che parla con Edward."Mi girai di scatto.Cosa?Vidi Edward e Reenesme ancora tenuti per mano,che mi davano le spalle.Claudia era china su mia figlia.Le parlava e le sorrideva.Cosa diavolo le stava dicendo?Era venuta qua per Edward,ma non avrebbe avuto anche mia figlia.L'avrei uccisa io con le mie mani.Poi all'improvviso Claudia estrasse dal nulla un regalo,porgendolo a Nessie.Il tempo sembrò fermarsi.Li come erano adesso,mi sembravano una famigliola felice.Forse ero io l'intrusa.Forse Edward era felice senza di me.SENZA DI ME!era questa la frase che mi aveva detto in macchina.Tutto mi passò velocemente nella testa.L'arrivo improvviso di Claudia,le assurde domande di Edward,i discorsi nascosti dei Cullen,e poi..il regalo di Reenesme.Cosa significava -qualsiasi cosa accada-A questo punto mi sorgeva un dubbio naturale:e se la stanza di Reenesme l avesse preparata appositamente per far rimanere mia figlia la?Era furiosa,ma allo stesso tempo delusa.Volevo piangere,e non potevo.Volevo urlare,reagire,correre.Qualsiasi cosa avrei pensato di fare,Alice l avrebbe predetta.Allora dovevo agire d'istinto,senza pensare.Volevo solo andare via da quella casa,il più lontano possibile.Senza riflettere,volai davanti gli occhi di mio padre.Presi le chiavi della macchina,e mi precipitai fuori.Sentivo in lontananza mio padre che mi chiamava.Non mi sarei fermata per nulla al mondo.Avevo bisogno di restare sola.Salì in macchina,e sgommai per partire.Tenni il piede fermo sull accelleratore,e continuai a camminare senza sapere dove.I finestrini erano aperti,e la velocità mi sbatteva i capelli in faccia.Continuai ad accellerare.Ero impazzita.Non sopportavo che Claudia mi portasse via la mia famiglia.Meglio la morte.Imboccavo strade senza meta.Non dovevo pensarea dove andare,altrimenti Alice mi avrebbe vista.Quanti cattivi pensieri mi attraversarono la mente.Uccidere Claudia,per far cessare le mie paura.Ma se Edward aveva interesse per lei,mi avrebbe odiata infine.Meglio l'abbandono,che il suo odio.Lo amavo,e non volevo perderlo.Ma lo volevo mio.Non volevo che nessun altra occupasse la sua mente.Quanto dolore sentivo dentro.Non poter piangere,era un ulteriore pena.Il mio corpo vibrava dalla sofferenza.Edward!Edward!continuavo a pensare.Urlavo il suo nome dentro di me.Il mio sguardo non si schiodava dalla strada,che ormai si era fatta sempre più nera.Dalla velocità che andavo,non riuscivo neppure a vedere le corsie.Era tutto un griggio scuro,davanti a me.Non mi importava.Accellerai.Il telefono mi vibrò in tasca.Con un gesto rapido e violento lo sferrai sul sedile accanto.Guadai il displey che si illuminava nella notte-EDWARD-Era lui,che mi stava chiamando.Continuai a guardare avanti.Edward era la persona che più contava per me.Per niente la mondo avrei rinunciato a sol sentire la sua voce,ma in quel momento..dovevo rimanere da sola.Il telefono vibrò diverse volte.Era sempre lui.Mi passavo la mano tra i capelli,con lo sguardo sofferente.Cosa avrei dovuto fare?Mi sarei dovuta calmare.Ma in quel momento la velocità mi dava sollievo.Sentivo che mi allontanavo dai miei problemi,e dalle mie paure.Ormai ero finita in strade abbandonate.Non cera nessuno,solo gli alberi scuri..Il telefono squillò per l'ennesima volta.Mi girai a guardarlo-ALICE-Era Alice!Forse mi aveva vista?forse sapeva dove ero?Senza riflettere,cambia corsia.La velocità fece slittare la macchina.Poi fu tutto un lampo.Un enorme trastuono mi vibrò in testa.I miei occhi vedevano fuoco e lame ovunque.Sentivo ancora pezzetti di vetro che si frantumavano,e gomme che rotolavano.Non capì nulla.Mi ritrovai su un ramo di un albero.Ero tranquillamente appollaiata come un gatto,con le unghie delle mani,ferme sul tronco per potermi reggere.Sotto di me,l'infermo.La macchina era ridotta a mille pezzi.Si era scontrata,contro una vecchia quercia,spezzandosi a due.Le lame dell'auto erano conficcate in ogni angolo,nel raggio di un kilometro.A terra la distesa di vetri in frantumi.Tutto intorno era fumo e fuoco.Mi resi conto che avevo avuto un incidente.Mi guardai,sorpresa.Neanche un graffio.La mia pelle era intatta,e senza accorgemene ero sbucata fuori dall'auto,poggiandomi elegantemente sul ramo dell'albero.Fantastico.Se fossi stata nella forma umana,di me a quest'ora ne sarebbe rimasto un brandello di cenere."Cavolo"dissi arrabbiata.Il vestito era rovinato.L'estremità dell'abito era strappata e bruciacchiata."Era un regalo di Edward"ero dispiaciuta.Se qualcuno mi avrebbe visto:una ragazza su un albero,che aveva avuto un incidente,e si lamentava dello strappo al vestito.Stavo proprio impazzendo.All'imoprovviso sotto di me apparve il mio angelo.Dalla sua velocità non lo avevo neppure visto arrivare.Era con Alice.Lei era immobile,al bordo della strada,che si sfrecava le naringi con le dita.Sicuramente nella speranza di vedere qualcosa.Edward,era impazzito.Sfrecciava da una lamiera all'altra trantunmandola.Afferrò il resto di macchina che era rimasto incastrato tra la quercia,e lo scaraventò dall'altra parte della strada"Bella!"continuava a ripetere.Le sue mani tremavano.I suoi occhi erano pieni di spaventosa rabbia.Sbriciolava tra le mani tutto quello che incontrava.Mi stava cercando tra le macerie."Alice,Alice,non c'è"continuava ad alzare sedili e sportelli come se fossero foglie."Non so,non vedo nulla"rispose Alice tremante di paura.Edward gli andò incontro come un razzò,gli strinse forte il braccio e quasi gli ringhiò"Devi vedere!dov 'è,dovè?"Alice paralizzata dalla paura,quasi piangeva"Non ..lo..so"Edward lasciò il braccio della sorella,e si strinse il viso tra le mani."Edward"dissi piano.Era il caso di uscire alla scoperta prima,che succedesse qualche disastro.Nonostante la mia voce era quasi un sussurro,Edwrad la senti chiara.Alzò subito il viso verso l'albero"Bella,Bella"Volò sull'albero per prendermi,anche se avrei potuto scendere benissimo da sola.Appena mi fu vicino,mi strinse forte"Bella,ero cosi in pena per te.Sono contenta che sei sana e salva"Continuava a baciarmi la fronte,le guancie,le mani."Che ti aspettavi,sono come voi adesso"dissi io fiera di esserne uscita indenne dall'incidente mortale.Lui mi fissò prendendomi il viso tre le mani"Non mi importa se sei di pietra,o di ferro.Qualsiasi cosa ti accada,io sarò sempre in ansia per te.Non cambia niente!"Io sorrisi felice.Allora Edward mi voleva ancora bene.Adesso basta,quella sera avrei chiarito,senza fare più altre pazzie.Scesimo dal ramo,egreggiamente.Arrivati giù,Alice mi fissava,mentre tirava un filo di sollievo."Scusami Alice"dissi dispiacendomi del piano che avevo escogitato per non farle capire niente.E poi erano delle scuse per Edwrad.Immaginavo che alla fine lui,avrebbe perso il controllo prendendosela con il mondo intero.Povera Alice.Lei non mi rispose.Aveva capito .Mi guardai intorno"ma gli altri dove sono?"chiesi curiosa.Non gli era importato a nessuno che io avessi avuto un incidente assurdo con l'auto?Guardai Alice,e poi Edward.Alice guardò il fratello"Spiegagelo tu"Edward si passò una mano nei capelli,imbarazato "Vedendo che non che non c'eri ho provato a chiamarti.Non rispondevi al telefono,e mi sono rivolto ad Alice.Quando ho visto nella sua mente,la visione che da li a poco ti saresti scontrata contro l'albero...bè..ecco..non ci ho capito più niente"Edward si fermò nel parlare.Alice prosegui"Mi ha afferrata da un braccio trascinandomi con se,non dicendo niente agli altri."Alice,sorrideva,all'impazienza del fratello"Mi dispiace,quando si tratta di Bella,non ragiono più"Si scusò Edward verso la sorella.Poi si voltò verso di me"Li chiameremo nella stada del ritorno.Andiamo"Mi stringeva ancora a se,senza mollare un attimo."Ho rovinato il vestito,scusa"dissi ricordandomi dell'incidente che aveva avuto SOLO il mio vestito.Edward sogghignò"Non preoccuparti,tene comprerò degli altri."Io sorrisi insieme a lui.Dopo di che Edward si fece serio in viso,e disse fissandomi negli occhi"Abbiamo altro di cui parlare stasera"Il suo tono non lasciava scampo.Avrebbe voluto delle spiegazioni per la fuga improvvisa.E alla fine io gle le avrei date.SI!era il momento di chiarire.Era il momento di affrontare le mie paure.
ditemi...come vi sembra??
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