Ora posto..
xD
Non mi piace il capitolo..
Ma accontentatevi
(Scusate per la lunga assenza)
---
Mi trascinai in avanti. Stavo morendo di sonno. Me lo sentivo. Sarei caduta e mi sarei rotta come minimo tutte le ossa del corpo, tranne il cranio, che stava già cedendo da solo. Volete sapere che ora era? Erano le due del mattino. Eh sì, e ora vi starete chiedendo cosa ci facevo io in giro alle due del mattino. In effetti ero in casa mia. Ma stavo cercando Edmund. Mi ero svegliata come sempre per andare in bagno, al mio solito orario mattutino. Quand’ero tornata in camera però non c’era nessuno. Cioè, non c’era più! Avevo semplicemente sistemato una coperta e gli avevo ceduto uno dei miei tantissimi cuscini. Aveva insistito tanto per non andare a dormire nella cuccia del cane... Mamma ovviamente non ne sapeva niente, che cosa le avrei dovuto dire? “
Mamma, Edmund dorme nella mia stanza, okay?” ? Mi avrebbe semplicemente cacciato di casa, a calci nel sederino. Comunque, ricapitolando, mi stavo trascinando in avanti e indietro, per tutta la casa. E quel imbecille? Niente! Era completamente sparito! Non capivo se era diventato invisibile o se lo faceva per farmi un dispetto. Sbadigliai, per l’ennesima volta. Schiusi appena la porta della cucina con la mano sinistra.
<< Edmund? >> sussurrai, indispettita, << Edmund, sei qui? >> ripetei. La risposta fu un silenzio tombale. Sbuffai. Mi trascinai verso il bagno.
<< Quel maledetto furfantello mi farà passare una notte in bianco >> borbottai, corrugando la fronte. Spalancai la porta del bagno. NADA.
<< Grrr.. >> sussurrai, in preda alla rabbia, << Mah, che s’arrangi >> aggiunsi tra me.
Così decisa salii le scale, svogliata, e andai a letto. Sdraiandomi, sentii qualcosa di morbido dietro di me. Pensai fossero i cuscini, quindi non mi feci tanti problemi, e mi addormentai.
DRRRIIIIIIIIIIIIIIIN.
Noooo, la sveglia! Borbottai qualcosa tra me. Mi sentivo piuttosto accaldata. Si stava bene. Avevo dormito benissimo e al calduccio. Non volevo proprio alzarmi.
Però..
Qualcosa mi stava accarezzando. Non mi dava fastidio. Ma solo perché pensavo fosse il mio gatto. << Ehi Finnegan, sei tu amorin.. >> mi voltai. Quello che mi trovai davanti fu orribile. Una visione orripilante, la più orripilante che potessi vedere. Sicuramente non c’era di peggio. Una faccia. Di una persona. Di una persona che conoscevo da poco, ma che mi sembrava di conoscere da una vita. Una persona che nessuno sarebbe mai riuscito a sopportare. Il nome di quella persona era..
<< EDMUND!!! >> il mio urlo da folle risuonò nella stanza. Ringraziai il cielo che le mura fossero ben resistenti, altrimenti mia madre si sarebbe precipitata da me.
Trattenni altre urla. Lui era lì, steso sul mio letto... ACCANTO A ME??? Volevo picchiarlo, strappargli i capelli, tagliarlo con un coltello sporco di grasso per poi immergerlo in una vasca di sale e limone. Rabbrividii al pensiero. E lui dormiva, ancora. Le labbra semi-aperte e gli occhi chiusi. Dormiva beatamente. Invece di alzarsi e tentare di scappare fece una cosa che mi sconvolse maggiormente. La mano sui capelli la trascinò sulla mia vita. Una scossa di un qualcosa mi attraversò la spina dorsale. Rabbrividii, per l’ennesima volta. Stavo per urlare ancora, quando mi strinse un po’ più a sé. Con l’altra mano mi cinse la spalla. Le sue labbra si avvicinarono piano... Si fermò. Ero rimasta senza respiro (lo stavo trattenendo per fargli sentire le mie urla successivamente, sìsì..). La mano sulla mia vita scese fino al.. fondoschiena.
<< UAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!! >> ruggii forte. Con una mano lo spintonai lontano da me e saltai giù dal letto. Probabilmente sembravo un cartone animato, in quel momento. << MANIACO! SEI SOLO UN LURIDISSIMO MANIACO!!! >> sbraitai, afferrandolo per il collo e buttandolo giù dal letto. Borbottò qualcosa, infastidito. Poi, quando aprì lentamente gli occhi, mi sorrise. Uno di quei sorrisi che dovrebbe toglierti il fiato. Uno di quei sorrisi che su di me non facevano effetto. Inarcai un sopracciglio. Sbuffò. E così ricominciai a urlare come una pazza.
<< DIMMI, COSA CI FACEVI SUL MIO LETTO?!?!?!?!?!?!? >> non riuscivo a non urlare. Sapevo che da un momento all’altro sarebbe entrata mia madre e mi avrebbe vista da sola, poiché ovviamente Edmund sarebbe diventato invisibile.
<< Ma lo sai che eri quasi congelata quando sei tornata a dormire? >> cercò di cambiare argomento.
<< RISPONDI ALLA MIA DOMANDA!!! >> sbraitai, afferrandolo per il collo e cominciando a scuoterlo su e giù.
<< Ah, così.. Nel sonno dicevi il mio nome a denti stretti e quindi pensavo avessi bisogno di me... Tutto qua >> spiegò, come se niente fosse, le sue stupidissime motivazioni.
<< BRUTTO DEFICIENTE!!! L’HO DETTO A DENTI STRETTI!!!!!!! >> ricordai ciò che mi aveva appena detto.
Cominciò a ridacchiare, sdraiandosi sui gomiti. Le sue spalle si contraevano ad ogni risata. << Mi odi? >>.
<< Io non posso odiarti... Non ho un anima >> cercai di convincermi, inutilmente. Fece finta di pensare una soluzione, un qualcosa.
<< E se dicessi che ti ho fatto cose di cui potrei pentirmi..? >>. Sembrava un invito alla festa del suo funerale.
Ricominciai a scuoterlo con furore. << DIMMI COSA MI HAI FATTO, BRUTTO IDIOTA CHE NON SEI ALTRO!!! >> urlai come una forsennata, con tanta potenza che qualsiasi persona si sarebbe spaventata.
<< Beh, per cominciare.. >> disse, come se avesse un poema da leggere, << Diciamo che ho praticamente riscaldato tutto il tuo corpo solo con le mani... >> cominciò.
Aveva riscaldato tutto il mio corpo solo con le sue schifosissime mani?
<< Sei un approfittatore, maniaco, e perdipiù senz’anima!!! >> urlai, per l’ennesima volta. Lo mollai, disgustata. Si alzò senza troppi problemi, e mi fece un sorriso sghembo.
<< Non esageriamo >> sussurrò, malizioso, << Io non sono così cattivo >> mi sfiorò la mano con la sua. Ritirai la mia immediatamente, disgustata come non mai.
<< Mi odi? >> sussurrò.
<< Sì!!! >> dissi senza pensare. Ormai era chiaro che lo odiavo e che ero arrabbiata con lui in modo bestiale.
<< Ma i senza anima.. Possono odiare? >>.
No.
---
Fatto, fa schifo xD
Commentate, please