Eccomi di nuovo qui per postare la prima parte del 2° capitolo.
buona lettura.
baci monica.
----§ I Volturi e la proposta di Priscilla §----
Lo guardai titubante e solo dopo essere stata richiamata un paio di volte da un'impaziente Axel,mi decisi a seguirlo all'interno.
Lo seguì intimorita lungo lo stretto e angusto corridoio.
Era tutto buio e benchè ora avessi la capacità di vedere nell'oscurità non potevo non trovarlo tetro.
Rabbrividì pensando al guaio in cui mi ero cacciata.
“Fare dietrofront è fuori questione, no Axel?” chiesi sarcastica.
Lui sghignazzò. “Direi di si. Ma non preoccuparti, dopo l'incontro con i vecchi dovresti venire via con noi.”
“Dovresti?!” chiesi sconcertata.
“No, non preoccuparti Bella. Tu vieni via con noi” rispose secco. “Che ci provino a metterci ancora i bastoni tra le ruote e...” e nel corridoio si perse l'eco del suo ringhio soffocato.
Avanzammo con calma e procedendo trovammo degli scaloni in pietra che salivano su a chiocciola.
Infilai le mani in tasca e studiai per l'ennesima volta l'uomo che mi precedeva.
Avrà avuto sui 30 anni decretai subito. La sua pelle era dello stesso colore del caffè.
Insuale per un vampiro.
Ma che ne volevo sapere io? Dopotutto era il primo in cui fossi incappata di colore.
Con lo sguardo seguì distratta le crepe nel muro.
“Grazie” mormorai.
“Di cosa?” chiese lui sorpreso.
“Bha, di questo e di quello.” buttai li.“Sai. Io avevo una famiglia un tempo. Non ho mai sopportato la solitudine e quando mi hanno abbandonato mi sono sentita spenta, inutile.” sussurrai piano.
“Forse è un bene che entri in questa tua setta” trattenni a stento un sorriso “Non mi piace stare sola. E l'eternità senza nessuno affianco, senza nessuno con cui parlare o condividere un pensiero, un dolore mi sembra insopportabile.” confessai malinconica.
Nel frattempo, con la mente vagavo a qualche anno prima.
Nel periodo più felice della mia vita.
Allora la spensieratezza e l'allegria erano il mio pane quotidiano.
Tutto, per quanto difficile o complicato, prendeva una diversa piega con Edward al mio fianco.
Sorrisi amara al suo nome.
Trasalì quando la grande mano di Axel si posò sulla mia testa.
Lo osservai amareggiata e lui in risposta mi regalò un luminosissimo sorriso che mise in mostra il bianco splendente dei suoi denti.
“Non ti preoccupare. Priscilla, io e gli altri ci prenderemo cura di te piccolina. Non soffrirai più, promesso” e mi fece l'occhiolino.
Sorrisi divertita e ricominciammo a salire le tortuose scale.
Arrivati ad un pianerottolo uscimmo da una porta fatta in metallo con raccapriccianti disegni scolpiti sopra.
Mentre la superavo fissai disgustata l'icona di un vampiro che mordeva al collo una donna.
“Si, lo so. Dovrebbero cambiare arredatore” commentò lui aspro con una smorfia di ribrezzo.
Annuì mentre deglutivo.
“Tranquilla, andrà tutto bene. Ci sarà Priscilla a difenderti semmai ce ne sarà l'occorrenza”
“Continui a parlare di questa Priscilla. Ma chi è?” gli chiesi abbassando il tono di voce mentre passavamo accanto ad un vampiro dagli incredibili e lucenti occhi rossi.
Studiò prima Axel intimorito dalla sua stazza e poi passò a me evidentemente stupido dalla mia presenza.
“Lo vedrai” mi rispose con un soffio di voce.
“Axel, sei arrivato. E con te la giovae che starà alle cure di Priscilla” lo saluto gioviale una guardia.
Mi sporsi leggermente da dietro le larghe spalle di Axel per osservar meglio chi avesse parlato.
Era robusto e tarchiato con dei capelli neri piuttosto corti.
In faccia aveva stampato un ghigno spavaldo, che crollò subito dopo un'occhiataccia del mio accompagnatore e nuovo amico.
“Felix” lo salutò freddo e severo.
Ignorandolo le sue proteste Axel lo superò e una volta aperta una porta mastodontica si fece strada in quella che mi sembrava una stanza circolare.
Rimasi all'ingresso osservando ciò che mi si presentava di fronte. Era effettivamente una stanza circolare, dall'alto soffitto. Doveva essere il luogo di ritrovo o una sorta di stanza del trono del palazzo dei Volturi.
Osservai i molti vampiri che al suo interno parlottavano tra loro con lo sguardo fisso su Axel.
Lui, incurante, era avanzato fermandosi a qualche metro da 3 troni.
Seduti su di essi vi erano 3 figure, o meglio 3 vampiri. Anziani.
Avevano dei lunghi capelli corvini a parte uno che li aveva bianchi come la neve.
Malgrado la distanza rimasi colpita dalla loro pelle. Cerea, perfino di più nella media di noi vampiri, con una rete di rughe. Non saprei dire se la sua vista mi affascinasse o mi inorridisse.
“Aro, Caius, Marcus” li salutò reverente con un'elegante cenno del capo.
Girò leggermente il busto e compì un inchino verso una figura femminile.
Rimasi incantata nel fissarla.
Era alta ed il lungo vestito azzurro che indossava ricalcava le dolci curve del suo corpo.
Aveva dei lunghi capelli biondo platino che le ricadevano fino a metà schiena in morbide onde.
Il viso era di una dolcezza inaudita e su di esso spiccavano degli occhi di puro e lucente miele dorato.
Era senza dubbio la più bella vampira che avessi mi visto. Perfino Rosalie sarebbe sfigurata al suo fianco.
Al gesto di Axel gli sorrise benevola.
“Priscilla” la salutò lui ancora più rispettoso che verso ai Volturi.
“Allora Axel, hai condotto qui la vampira che ti avevamo ordinato” chiese il Volturo con i capelli bianchi. Notai quanto fosse sgradevole il suono della sua voce.
“Si, Caius.” rispose. Ebbi come l'impressione che Axel provasse la mia stesse sensazione di antipatia nei suoi confronti.
Si girò e mi invitò con un cenno della mano a raggiungerlo.
Presi un bel respiro ed avanzai.
Solo ora, tutti gli occhi dei presenti si fiondarono su di me.
Con sguardi furtivi li osservai parlottare e uno perfino mi studiò con fare malizioso.
Un brivido mi percorse tutta la spina dorsale ma tirai avanti ostentando quella sicurezza che non avevo.
Mi sono cacciata proprio in un bel guaio commentai