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Bella Swan: The Edge Of Reason, Almeno Bridget Jones non doveva scegliere fra un vampiro e un licantropo!

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skannibal pitti™
CAT_IMG Posted on 29/8/2008, 11:35




Pappppàààà ppapppaparapà papàààààà
E' lo spazio dell'autrice (:
Allora, si questa ff è sottotitolata alla pagina 777,11 € del mediavideo col 50% di sconto senza pagare la maxirata finale perchè se compri adesso paghi a gennaio 2009.
No, davvero, prendete le dovute precauzioni edwardiane perchè questo capitolo può provocare attacchi cardiaci e ipertensione
[Mi dispiace per il tuo labbro Roby xD]
Comunque, scusate scusate scusate per l'assenza.
Sono stata in vacanza e avevo ispirazione meno uno :O grazie a tutte le lettrici <3
E ora, fanficcy!


Capitolo 5
Situations


“Le situazioni adesso sono irrilevanti
lei ama il modo in cui io la eccito
io amo il modo in cui lei respira”
(Situations – Escape The Fate)



Quella sera decisi di trattenermi a casa Cullen per la cena, tanto Alice aveva insistito per avvisare Charlie che sarei rientrata tardi e si era offerta di prepararmi da mangiare lei stessa.
«Bella preferisci dei crostini di paté in salsa al curry o delle tocchette di anatra pescatrice del sudest asiatico affogate in un intingolo di cren con un tripudio di gamberetti allo zafferano olandese?» mi domandò Alice leggendo da un libro di ricette, che per l’occasione si era ficcata in testa anche un cappello da chef.
Sbuffai.
«Alice, per me va bene anche un sandwich, non c’è bisogno di un “tripudio di gamberetti allo zafferano” per farmi mangiare, eh»
Si tolse il copricapo, delusa. «Edward mi ha detto che tu sei bravissima a cucinare, io volevo sorprenderti con qualcosa di speciale!»
Sorrisi, mentre entravano in cucina il mio fidanzato seguito da Jasper, discutendo sulla prossima battuta di caccia.
«Che ne dici di spingerci fino ad Albuquerque, la stagione di caccia è finita da un pezzo e ho sentito che lì c’è un sacco di roba…» propose Jasper.
«Non è un po’ troppo lontano? Ci vorrà un bel po’ per tornare…» rispose Edward, guardandomi affranto. Io di tutta risposta gli cacciai la lingua (facendo attenzione ad assumere una posa abbastanza provocante) e mi rivolsi ad Alice «Hmm, ti va di preparare qualcosa insieme?»
Per poco non mi saltò addosso dalla gioia. Sembrava quasi un tripudio di vampira allo zafferano olandese.
Optammo per un tortino ai funghi abbastanza semplice, che avrei fatto assaggiare anche a Charlie una volta tornata a casa.
«Bella Bella prendi la panna spray»
«A che serve?»
«Boh!!! Ma tu prendila lo stesso può sempre servire!»
Cucinare con Alice era un’impresa impossibile.
Intanto alle nostre spalle, i due vampiri e rispettivamente nostri fidanzati, se la ridevano sotto i baffi guardando le loro donne alle prese con i fornelli.
Ero davvero orgogliosa di me perché fino a quel momento non mi ero né scottata né avevo rischiato di morire soffocata da una tritatutto. Wow, stavo davvero imparando a domare la mia goffaggine!
«Alice, dove tenete le pentole?» le chiesi, cercando tra gli stipi di quell’angolo di casa pressoché inutile.
Lei si grattò la testa, pensierosa «Uhm, in quel mobiletto in alto affianco allo scolapasta ce n’è una antiaderente»
Presi una sedia per salirci sopra, e vidi Edward appoggiarsi alla cucina in modo che, se fossi caduta, sarebbe riuscito a riacchiapparmi in tempo.
Patetico.
Mi arrampicai sulla sedia rivolgendo al bel vampiro un’occhiataccia, alla quale rispose con il suo solito sorriso sghembo. Farmi andare fuori di testa con la sua bellezza mozzafiato non era di certo il modo migliore per proteggermi dalle insidie che una cucina può nascondere!
Cominciai a frugare tra le pentole, facendo un bel po’ di rumore.
Alice e Jasper si erano lanciati in un’accurata descrizione della loro ultima prestazione sessuale, probabilmente tra gli scaffali di un grande magazzino in centro, a quanto avevo capito da sopra il fracasso.
Intanto Edward aveva cominciato a seguire con un dito gelido il contorno del mio ombelico, lasciato scoperto dal top attillato. Cercai di concentrarmi sulle pentole.
Pentola a pressione…Edward…Pentola a vapore…Edward, cacchio con quelle mani!…Pentola antiaderente!
Acciuffai il manico e la estrassi come se fosse Excalibur.
Edward era scivolato silenzioso di fronte a me, sotto le mie braccia tese alla ricerca della pentola perduta.
Mi sentivo il suo sguardo bruciare addosso. Abbassai gli occhi e notai che mi stava guardando il seno!
Beh, a dire la verità non ne aveva tutti i torti: quella mattina avevo dimenticato di indossare il reggiseno, e ora dal top bianco si notavano chiaramente due areole colorite e sporgenti.
«Non sai adesso cosa ti farei…» aveva sussurrato impercettibilmente, forse più a sé stesso. Il cavallo dei suoi jeans era chiaramente gonfio. Cosa diavolo stava succedendo?
Distolsi lo sguardo, imbarazzata. A quanto pareva, Alice e Jasper avevano assistito alla scenetta, perché ora su entrambi i volti si era dipinta un’espressione di chiaro divertimento.
«Io vado in…bagno» annunciò Edward svelto uscendo dalla stanza.
«Mi raccomando, non fare troppi lavori manuali, capace che me lo consumi, quell’uccello…» gli gridò dietro Jasper, beffardo.
Il bel vampiro tornò indietro e lanciò in faccia al fratello la camicia che si era tolto poco prima con uno sguardo eloquente «Figlio di una gran…buona donna!»
L’indole da gentiluomo di altri tempi di Edward si faceva sentire anche in situazioni come quelle.
Io e Alice ridemmo di gusto, e tornammo al nostro tortino.
«Ehi Jasper, perché prima…beh si, insomma…perché hai fatto quella battuta?» cominciai un po’ impacciata, felice di dover dare le spalle al vampiro.
Lo sentii soffocare una risata. Alice, accanto a me, canticchiava stendendo la pasta sfoglia, fingendo che quella fosse una discussione come un’altra.
«Bella, e secondo te tu sei l’unica che ci rimette per i vostri “limiti”? Ma sai quante pippe si è tirato quando tornava dai vostri party supercasti e puri?» mimò il gesto con la mano. Dio, per poco non cadeva dalla sedia per come rideva a crepapelle.
Di questo passo le mie guance avrebbero preso fuoco.
Oh dio!! Edward, il mio Edward, il vampiro glaciale e innocente che si, mio Dio! , tocca!, pensando alla sua fidanzata umana?
Senza che la mia mente si controllasse, cominciò a balenarmi l’immagine di Edward in atteggiamenti non proprio morali.
La camera da letto…Luci soffuse…Le mani nei jeans…Edward ansimante che si morde un labbro…In preda al piacere butta la testa all’indietro…
Dovetti reggermi al piano da lavoro per evitare di cadere e sbattere la testa sul pavimento freddo.
«Bella?! Non dirmi che stavi pensando a qualcosa di brutto con quell’espressione là eh!» la voce di Alice mi svegliò da quella visione.
Mi accorsi solo in quel momento di avere la bocca socchiusa, la testa piegata di lato e gli occhi chiusi.
«Oh, no, beh, io…ehm…»
La vampira alzò un sopracciglio «Ho infornato il tortino, fra qualche minuto sarà pronto. Tu va’ pure a rinfrescarti un po’, ti ho messo una cambiata sul letto di Ed» mi informò premurosa. Doveva esserci qualcosa sotto quella vocina zuccherosa e gli occhioni dolci.
Mi diressi verso il bagno scuotendo la testa. Passare una serata a casa Cullen era una continua sorpresa!
Arrivai alla porta e la trovai accostata: un fascio di luce soffusa e vapore uscivano dallo spiraglio tra il muro e la porta. Mi accostai per vedere chi ci fosse dentro, anche se sapevo già la risposta.
La visione che mi si parò davanti era di quanto più incantevole ci si possa aspettare.
Edward, il mio fidanzato, se ne stava nel bel mezzo della sala da bagno, appena uscito dalla doccia, con un asciugamano stretta in vita.
I capelli ricadevano sulla fronte incorniciando quel viso angelico, delle goccioline scivolavano sinuose sulle spalle, sui pettorali scolpiti, lungo i fianchi, e una goccia scivolò audace giù, tra le pieghe dell’asciugamano.
«Bella?» la sua voce mi fece sussultare.
"Bella…uhh! Sei una bambina cattiva… Per stasera ti voglio solo mia, voglio strapparti i vestiti di dosso…"
In un attimo il vampiro mi fu vicino. Mi sollevò il mento con un dito gelido.
Prima che potessi opporre resistenza mi prese in braccio senza fare sforzo -malgrado il mio peso- e mi posò delicatamente sul lavello, cominciando ad armeggiare con la lampo del suoi jeans.
“Bella! Bella! Sei tutta un fuoco!”
“Bella…Uh…Sei tutta un fuoco…!”
Mi resi conto che la scena in cui mi veniva gettata l’acqua fredda in piena faccia non faceva parte della mia fantasia proibita.
A dire la verità, non era successo nulla di quello che avevo immaginato.
Edward mi aveva messo con la testa sotto il lavandino e ora stava tentando di infilarmi un termometro in bocca.
«Ma che ca…?» riuscii a sbraitare, prima che il mio ragazzo spingesse il termometro fino in gola, provocandomi conati di vomito.
«Oddio, oddio Bella scusa, non so come si manovrano questi oggetti di tortura…» si scusò Edward, sollevandomi in braccio e dirigendosi verso la sua stanza.
Mi depose sul suo enorme (e alquanto inutile, visto che non lo usava né per dormire né per altri scopi fisici) letto a baldacchino.
Prima che potessi chiedere spiegazioni, o meglio potessi riempirlo di improperi, Edward mi premette un dito freddo sulle mie labbra.
«Hai la febbre, non so come te la sei presa…Magari sarai stata fuori durante un acquazzone o cose simili, però ora hai bisogno di riposare.»
Febbre. Era il minimo! In meno di una settimana ero stata investita da un’onda anomala e finita in un fiume freddissimo in mezzo alla foresta: ero pur sempre un’umana!
Fortunatamente Edward non chiese spiegazioni, anche perché non sapevo come l’avrebbe presa se gli avessi raccontato delle mie scorribande a La Push.
«Alice mi ha lasciato una cambiata, anche se non la vedo…»
Il bel vampiro roteò gli occhi, sornione. «Stai forse parlando di queste
Quelle che teneva sospese tra l’indice e il pollice erano forse delle mutandine?
Ad un occhio pudico e razionale poteva sembrare un ammasso di nastrini trasparenti e bordini fuxia pelosi.
A giudicare dal tono cauto del mio ragazzo, avevo fatto una faccia parecchio inorridita «Se non ti piacciono non ti obbligo a metterle»
Alzai un sopracciglio, dubbiosa «Sono decisamente troppo succinte per i miei gusti», dissi prendendole tra le mani.
Edward non riuscì a trattenere una risata.
Mi girai su un fianco fingendo di essermi offesa mentre il mio fidanzato mi accarezzava i capelli.
«Smetti di prendermi in giro altrimenti quelle…cose lì non me le vedrai addosso neanche se campi per un altro secolo» lo provocai, mettendomi a sedere.
E me lo ritrovai lì, a mezzo centimetro dalla faccia, occhi negli occhi, il mio respiro sulle sue labbra: sapevo che lo faceva impazzire, ma credetemi non era mia intenzione.
«Sarà…meglio…che vada a cambiarmi…» sussurrò Edward, leggermente imbarazzato dalla sua mise insolita. E in un attimo fu sulla soglia.
Alzai un sopracciglio.
«Amore, questa è la tua camera. O vuoi per caso vestirti in cucina?»
Si morse un labbro «Hai perfettamente ragione…andrò a cambiarmi…da qualche parte!» chiuse la porta alle sue spalle, trattenendo dentro un lembo di asciugamano. Uno strappo, e Edward che tornava dentro a riprendersi quel che restava del suo “indumento”. Fece una faccia da finto scioccato, e sparì dalla porta coprendosi alla beneemeglio dopo avermi rassicurato con un occhiolino.
Dio, ma perché era maledettamente sexy anche quando doveva sembrare goffo, invece io sembravo la brutta copia del Gabibbo ogni qualvolta cercavo di essere provocante? A volte la natura è proprio ingiusta.
E mi addormentai su questo pensiero, annebbiata dalla febbre.




u.u
 
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Lullaby;
CAT_IMG Posted on 29/8/2008, 13:06




Io.. Io.. Ma io ti amo! Oramai avevo perso le speranze, e tu mi tiri fuori una.. Cosa del genere!
Ma passiamo ad un commento come si deve.


CITAZIONE
«Bella preferisci dei crostini di paté in salsa al curry o delle tocchette di anatra pescatrice del sudest asiatico affogate in un intingolo di cren con un tripudio di gamberetti allo zafferano olandese?»

Alice, tesoro, possibile che nel tuo vocabolario esista solo la parola esagerazione?

CITAZIONE
«Che ne dici di spingerci fino ad Albuquerque, la stagione di caccia è finita da un pezzo e ho sentito che lì c’è un sacco di roba…» propose Jasper.
«Non è un po’ troppo lontano? Ci vorrà un bel po’ per tornare…» rispose Edward, guardandomi affranto.

Doooolshe lui <3

CITAZIONE
Sembrava quasi un tripudio di vampira allo zafferano olandese.

Ho riso per circa mezz'ora come una cojo*a xD

CITAZIONE
«Bella Bella prendi la panna spray»
«A che serve?»
«Boh!!! Ma tu prendila lo stesso può sempre servire!»

Te lo dico io a che serve, ingenua di una Bella!
Serve a ricoprire interamente Edward (nudo ovviamente).. E poi gli lecchiamo via tuuuutta la panna ò______ò

CITAZIONE
Ero davvero orgogliosa di me perché fino a quel momento non mi ero né scottata né avevo rischiato di morire soffocata da una tritatutto. Wow, stavo davvero imparando a domare la mia goffaggine!

Potrebbe sempre esplodere la bombola del gas, tesoro. Non cantare vittoria troppo presto ù__ù

CITAZIONE
Presi una sedia per salirci sopra, e vidi Edward appoggiarsi alla cucina in modo che, se fossi caduta, sarebbe riuscito a riacchiapparmi in tempo.
Patetico.

Mshuashuashua xD

CITAZIONE
Alice e Jasper si erano lanciati in un’accurata descrizione della loro ultima prestazione sessuale, probabilmente tra gli scaffali di un grande magazzino in centro, a quanto avevo capito da sopra il fracasso.

Ah, si fa così a casa Cullen? Vaaaabbè .-.

CITAZIONE
Intanto Edward aveva cominciato a seguire con un dito gelido il contorno del mio ombelico, lasciato scoperto dal top attillato. Cercai di concentrarmi sulle pentole.
Pentola a pressione…Edward…Pentola a vapore…Edward, cacchio con quelle mani!…Pentola antiaderente!
Acciuffai il manico e la estrassi come se fosse Excalibur.

Ammetto che io mi sarei tirata giù tutto il mobile. Bella ha un autocontrollo invidiabile .___.

CITAZIONE
Mi sentivo il suo sguardo bruciare addosso. Abbassai gli occhi e notai che mi stava guardando il seno!
Beh, a dire la verità non ne aveva tutti i torti: quella mattina avevo dimenticato di indossare il reggiseno, e ora dal top bianco si notavano chiaramente due areole colorite e sporgenti.
«Non sai adesso cosa ti farei…» aveva sussurrato impercettibilmente, forse più a sé stesso. Il cavallo dei suoi jeans era chiaramente gonfio.

Edward! Io invece lo so bene cosa ti farei!
*Sbava Pensando A Fantasie Perverse*

CITAZIONE
Cosa diavolo stava succedendo?

Qualcuno ti ha mai fatto un discorsetto sui genitali maschili, piccolina? No, eh? Ma vedrai che Edward provvederà presto a spiegarti tutto, con tanto di dimostrazione pratica!

CITAZIONE
«Io vado in…bagno» annunciò Edward svelto uscendo dalla stanza.
«Mi raccomando, non fare troppi lavori manuali, capace che me lo consumi, quell’uccello…» gli gridò dietro Jasper, beffardo.

Mshuashuashua Jasper sei un mito ù_ù

CITAZIONE
«Bella, e secondo te tu sei l’unica che ci rimette per i vostri “limiti”? Ma sai quante pippe si è tirato quando tornava dai vostri party supercasti e puri?» mimò il gesto con la mano.

Mi piace questa parte nascosta di Edward.. Oh si..

CITAZIONE
«Bella?! Non dirmi che stavi pensando a qualcosa di brutto con quell’espressione là eh!»

Chiamalo brutto, Alice.. Chiamalo brutto!
Io direi piuttosto che era il Paradiso con la P maiuscola!

CITAZIONE
Edward, il mio fidanzato, se ne stava nel bel mezzo della sala da bagno, appena uscito dalla doccia, con un asciugamano stretta in vita.
I capelli ricadevano sulla fronte incorniciando quel viso angelico, delle goccioline scivolavano sinuose sulle spalle, sui pettorali scolpiti, lungo i fianchi, e una goccia scivolò audace giù, tra le pieghe dell’asciugamano.

*Muore*

CITAZIONE
Edward mi aveva messo con la testa sotto il lavandino e ora stava tentando di infilarmi un termometro in bocca.

Si, si, strozzala e soffocola Edward! Così sarai tutto mioooooooo *Sguardo Assatanato*

CITAZIONE
«Oddio, oddio Bella scusa, non so come si manovrano questi oggetti di tortura…»

Certi altri oggetti però li sai manovrare bene, eh Edward? x3

CITAZIONE
«Amore, questa è la tua camera. O vuoi per caso vestirti in cucina?»

Infatti, cambiati qui! Ho già preparato i popcorn per assistere alla scena!
E anche un defibrillatore, nel caso ce ne fosse bisogno.

CITAZIONE
Chiuse la porta alle sue spalle, trattenendo dentro un lembo di asciugamano. Uno strappo, e Edward che tornava dentro a riprendersi quel che restava del suo “indumento”. Fece una faccia da finto scioccato, e sparì dalla porta coprendosi alla beneemeglio dopo avermi rassicurato con un occhiolino.

*Muore di nuovo*

CITAZIONE
Dio, ma perché era maledettamente sexy anche quando doveva sembrare goffo, invece io sembravo la brutta copia del Gabibbo ogni qualvolta cercavo di essere provocante?

Queste sono le grandi domande della vita! Peccato che non hanno risposta, eh già ù_ù


Scusa il commento demenziale, ma ho la mente annebbiata come Bella.. Anche se non dalla febbre xD

Ti prego dimmi che continuerai presto **
 
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pao5272
CAT_IMG Posted on 30/8/2008, 02:50




wuuu bello bello questo chap!!

CITAZIONE
«Non sai adesso cosa ti farei…» aveva sussurrato impercettibilmente, forse più a sé stesso. Il cavallo dei suoi jeans era chiaramente gonfio. Cosa diavolo stava succedendo?

O_O .. OME!! .. wuu .. perfetto ... sexy .. aww .. Dio com'é beata Bella!!!

CITAZIONE
«Mi raccomando, non fare troppi lavori manuali, capace che me lo consumi, quell’uccello…» gli gridò dietro Jasper, beffardo.

ahhhahahah ... oh Dio!! ... hahahahaha .... Jasper .. oltre a sexy divertente!!

CITAZIONE
La visione che mi si parò davanti era di quanto più incantevole ci si possa aspettare.
Edward, il mio fidanzato, se ne stava nel bel mezzo della sala da bagno, appena uscito dalla doccia, con un asciugamano stretta in vita.
I capelli ricadevano sulla fronte incorniciando quel viso angelico, delle goccioline scivolavano sinuose sulle spalle, sui pettorali scolpiti, lungo i fianchi, e una goccia scivolò audace giù, tra le pieghe dell’asciugamano.

O__O .... *sbav* ... :wub: :wub: ..

super chap!! ... complimenti!!

posta pronto!!!

xoxo
 
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Darla ;)
CAT_IMG Posted on 30/8/2008, 21:09




bellissimo cap!!!ahahah bravissima continua così!!!
Darla
 
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skannibal pitti™
CAT_IMG Posted on 31/8/2008, 18:53




Lullaby, Pao & Darla vi AMO con la A la M e la O maiuscola :O
Grazie per i commenti non immaginerete quanto mi ci sia voluto per scrivere questo popo' di bendiEdward :ph34r:
Siete davvero super u.u
 
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pao5272
CAT_IMG Posted on 31/8/2008, 20:19




wuuu ... io ti amo di piú!! hahah ..
sei stupenda a scrivere .. ogni chap di questa ff é meraviglioso!!! :wub:
keep going as you're doing! ^_^

xoxo
 
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Darla ;)
CAT_IMG Posted on 31/8/2008, 21:31




quoto con pao: leggere i tuoi capitoli è una vera gioia, scrivi davvero bene e spero di leggere presto il prossimo cap! :D
Darla
 
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pao5272
CAT_IMG Posted on 1/9/2008, 01:31




hehe vedi! .. pure Darla la pensa come me!! :B):
CITAZIONE
scrivi davvero bene e spero di leggere presto il prossimo cap! :D

please!! .. do it sooner!! :P ^_^

xoxo
 
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skannibal pitti™
CAT_IMG Posted on 26/9/2008, 18:09




Lo so, lo so! Ci ho messo un sacco >_<"""
Beh, meglio tardi che mai u.u

Capitolo 5
You Shook Me All Night Long


“Lei era una macchina veloce
Manteneva il suo motore pulito
Era dannatamente la miglior donna che avessi mai visto
Aveva occhi senza sguardo
Non raccontava menzogne
Mettendomi fuori gioco con quelle cosce americane”
(You Shook Me All Night Long - ACDC)



Il suono martellante del cellulare quasi mi buttò giù dal letto. Con gli occhi impastati dal sonno, cercai a tentoni quella piccola diavoleria trillante.
«Umapshaks jhdhk eeeh?» bofonchiai.
Sentii una voce profonda che gridava ordini dall’altra parte del telefono e un rumore metallico.
«Bella? Sono Jacob»
Mi grattai la testa «Jacob? Che diavolo sta succedendo lì?»
Il licantropo cercò di sopraffare il chiasso con la sua voce «Razza di idioti, non vedete che sono al telefono?» il rumore di una lattina che veniva lanciata da qualche parte, in quella stanza dall’altro lato del ricevitore «Si, ecco Bells…Sai che non vado molto d’accordo con la polizia ultimamente…Io e i ragazzi stavamo bevendo qualche birra già a Port Angeles quando si sono avvicinati due stronzi che cercavano botte, e beh sai io sono un ragazzo molto generoso così…»
Riusciva a immaginarselo come se le fosse stato davanti, a grattarsi il sopracciglio cercando una giustificazione.
«Jake, Jake, aspetta…Quei due erano per caso due poliziotti?»
«Si esatto, proprio due gran sbirri pieni di me…» alzò la voce calcando il ‘cortese’ appellativo, per farsi sentire meglio.
Aprii bocca cercando di dire qualcosa, ma non mi uscì niente.
«…Allora ti ho telefonato per vedere se mi tiri fuori dai guai» dichiarò Jacob, raggiante.
«Scordatelo»
«Dai Bells, fallo per il bacio dell’altra sera…»
Sbarrai gli occhi, ferita nell’orgoglio, e lasciai la presa del cellulare come se d’un tratto fosse diventato incandescente. Come poteva ricattarmi in quel modo? Soprattutto in casa del mio ragazzo! E se Edward avesse sentito?
Come se avesse percepito i miei pensieri, la voce di Jacob si fece di colpo fredda e distaccata «Ah, capisco, sei dal tuo succhiasangue…Beh cara, se la metti così non preoccuparti! Aspetterò che qualcuno meno egoista mi venga a tirare fuori da questa merda…»
Ero indignata. «Bella faccia tosta! Ora non posso stare neanche con il mio fidanzato» calcai involontariamente sull’ultima parola «E poi l’egoista sarei io!»
In tutto questo, non mi ero neanche accorta di non essermi cambiata prima di addormentarmi. La giacca di pelle era posata disordinatamente su una sedia a pochi centimetri dai miei polpastrelli, come a suggerirmi qualcosa.
«Ah, non sono io quello che va a cercare il suo migliore amico solo per amoreggiare, e quando salta fuori il suo dandy sanguisuga stop! per lei sei morto.» riprese fiato rumorosamente «…come non darti torto, Bells, stai facendo pratica per quando diventerai una di loro»
Puro veleno.
«Jake, hai detto che ti hanno sbattuto dentro, quindi questa dovrebbe essere la tua ultima telefonata?»
«Si Bella, e ti prego vieni a tirar… » non terminò la frase, che riattaccai con violenza. “E vedi di restarci!”
Qualche minuto dopo, Edward fece capolino nella stanza. Ero seduta sul bordo del letto guardando il vuoto, stringendo fra le mani la giacca. Edward mi si avvicinò cauto, accarezzandomi una guancia.
«Ti manda Alice, vero?» riuscivo a sentire le venature della pelle sotto i polpastrelli.
Edward annuì piano. Sospirai. Per l’ennesima volta ero capitata in una versione paranormale del trovarsi “tra l’incudine e il martello”. Se restavo con Edward, Jake l’avrebbe interpretato come un ammutinamento; se fossi andata da lui invece…
«Vado a prendere Jacob in prigione» sentenziai, dopo un lungo minuto di silenzio.
Il vampiro scattò in avanti, sbarrandomi la strada «Cosa?!» cercava i miei occhi, per immobilizzarmi il cervello con il suo sguardo incantatore.
A malincuore, raccolsi tutto il mio coraggio e cercai di sembrare più inflessibile «Mi hai sentito Edward, mi dispiace per la nostra seratina romantica ma dovrai aspettare un po’» e gli posai un bacio sulla fronte.
Corsi giù per le scale ancora prima di poter sentire la sua replica.
«Bella…Potrebbe essere pericoloso!» Edward mi aveva raggiunto, e ora si tratteneva a distanza per concedermi il tempo di decidere.
Non avevo per niente voglia di giocare ad acchiapparella col vampiro, avrebbe potuto trascinarmi di peso nella sua stanza e chiudermi dentro, se solo avesse voluto.
Mi sfiorò appena il braccio, con aria sofferente «Solo…Non lasciare che ti…disturbi.»
E corsi in giardino.
Sorprendentemente, Edward –o chi sotto suo ordine- aveva elegantemente parcheggiato il mio pick-up malconcio nel vialetto.
Mi odiavo.

Il rumore pesante degli scarponi dell’inserviente annunciarono il mio arrivo al commissariato di Port Angeles.
«I ragazzi d’oggi non li puoi controllare…» un, due, un, due «…vanno nei locali e sembrano impazziti…Ma io so cos’è che li fa dare di matto!»
L’inserviente si fermò di scatto e puntandomi lo spazzolone gocciolante al petto, bisbigliò «E’ la droga!!! Sono tutti tossicomani questi qua, dal primo all’ultimo!»
Lo guardai stralunata e annuii, pensando che fosse meglio dargli ragione ed evitare che si scaldasse troppo.
«Lei è un familiare?» mi domandò, cominciando a girare il pesante chiavistello nella serratura della cella.
«Ehm, un’amica» risposi, tormentandomi il labbro inferiore.
L’uomo, calvo e sulla sessantina, mi guardò indagatore «Ah, un’amica…» e si allontanò farfugliando qualcosa sulle squillo che preferii non ascoltare.
Non feci in tempo ad analizzare quel posto angusto e maleodorante che Jake mi saltò addosso.
«Bells, ti adoro! Sapevo che saresti venuta! Oooh, non so come ringraziarti…» se ne avesse avuto la possibilità, mi avrebbe baciata.
Infondo, lo avevo solo tirato fuori dai guai per l’ennesima volta, preferendolo ad un pomeriggio di coccole con il mio Ed!
«Si ma ora andiamocene, questo posto puzza di piscio rancido da far schifo…» e uscimmo fuori, l’aria frizzante di Port Angeles a esploderti nei polmoni e il blu pulsante del cielo pronto a scorrere sui vizi del popolo della notte. Stavo guidando all’altezza di una serie di nightclub, quando Jacob ruppe il silenzio «Andiamo a bere qualcosa per festeggiare?»
Lo guardai insidiosa «Veramente le brave bambine vanno a letto prima della mezzanotte…»
«Ah, bene. Il mio o il tuo?» e mi sorrise, un sorriso radioso capace di illuminare l’intera Forks.
Cominciai a ridere come una scema «Fuori, fuori!!! Scendi da questa macchina, piccolo maniaco folle…»
In un attimo mi fu vicino ad aprirmi la portiera.
«Madame, questo è il nightclub più immorale di tutto lo stato di Washington…Dopo di lei»
Lo guardai incredula per un attimo «Jake, tu hai diciassette anni! Non ti faranno entrare neanche se…»
Alzò un sopracciglio in segno di sfida, mentre varcava la soglia del nightclub «Non ne sarei così sicuro»
Appena entrammo, un vortice di bassi, voci e fumo ci invase come un’onda.
«Guarda chi ha sputato il gatto, Jake! Ti stai dando da fare, eh artista?» Paul, uno dei licantropi di La Push, si vece avanti dalla folla, dando una pacca sulla spalla a Jake «Ma che fai, ci provi con gli scarti dei succhias…» non riuscì a finire la frase, che un pugno di Jake lo raggiunse.
«Argh …per gli slip di leopardo di Sam, venite un po’ che vi offro qualcosa»
Jacob mi guardò divertito «Andiamo, no?».
Due martini e parecchi margarita dopo, mi invitò a ballare.
Il locale era fantastico, per quello che si riusciva a vedere tra le luci e la calca di gente che fremeva al ritmo martellante dell’electro.
«Non dirmi che non ti stai divertendo Bells…» mi sussurrò all’orecchio Jacob, cercando di sovrastare la musica.
Più che sussurrare, mi aveva letteralmente resa sorda.
«Jake ti sento non c’è bisogno di…Ooooooohhhhh!» l’effetto dei margarita cominciava a farsi notare: non sentivo più le gambe e avevo la testa completamente fusa. Ciondolai fino alla pista da ballo, accennando un movimento di fianchi che sembrava più propria di uno squinternato che un passo di danza.
Jacob si stava facendo largo tra la ressa «Bella, stai bene?»
Lo raggiunsi, e strusciandomi contro il suo petto mormorai «Non sono mai stata meglio in vita mia…». Le mie labbra si avvicinarono alle sue tentatrici, ma prima che Jake potesse prendere qualunque iniziativa che comprendesse la sfera corporale, mi tolsi la giacca e gliela ficcai tra le braccia.
Mi diressi verso il centro della pista, dove c’era un bancone su cui erano posizionati dei pali fluorescenti per la pole dancing e cominciai a ballare.
«Bella ma che ti prende?» mi gridò Jacob da sotto, anche se appariva visibilmente divertito e… eccitato?
Cercai di immaginare come mi fossi in quel momento: accaldata, le gote infuocate, gli occhi brillanti, le labbra scarlatte.
Non dovevo essere uno spettacolo particolarmente intrigante. Risi involontariamente.
«Miss Swan, vuole per caso giocare a fare l’erotica?»
La confusione, lo stato di ebbrezza, la mia scarsa –anzi, inesistente- capacità di reggere l’alcol si mescolarono con quelle parole ed esplosero tutte insieme in una sensazione di folle e psichedelica leggerezza.
Mi lasciai scivolare, appoggiata contro il palo, all’altezza del viso di Jacob «Non sto giocando»
Sghignazzò compiaciuto, portai la testa all’indietro e risi di gusto.
E giù, in un vortice di alcol, radiazioni luminose e musica electro.


Non me ne vogliateeeeeeeee :°°°D
 
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pao5272
CAT_IMG Posted on 28/9/2008, 18:38




CITAZIONE
«Ah, capisco, sei dal tuo succhiasangue…Beh cara, se la metti così non preoccuparti! Aspetterò che qualcuno meno egoista mi venga a tirare fuori da questa merda…»

arg!! :angry: .... *grrrrr* ... manipulatore ... :angry:
CITAZIONE
con aria sofferente «Solo…Non lasciare che ti…disturbi.»

:cry: ... aww .. povero Edward ... davvero non merita una come Bella ... :angry:
CITAZIONE
«Madame, questo è il nightclub più immorale di tutto lo stato di Washington…Dopo di lei»

wow .. e qual'é l'indirizzo?¿ ... :P
CITAZIONE
«Argh …per gli slip di leopardo di Sam, venite un po’ che vi offro qualcosa»

O_O ... hahahahaha!! ....
CITAZIONE
«Non sto giocando»

°_______________° .... cosa?¿ ... questa poteva pure risparmiarla! :angry:



Oh my! ... guarda te questo chap! :P ... buonissssimo!!
ma perché con Jake ah?¿ .. :cry: .. fai che Edward abbia la sua vendetta allora! :P :shifty:
waaa .. super bravissima!
spero posti pronto! ^_^

XOXO
 
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skannibal pitti™
CAT_IMG Posted on 1/10/2008, 14:39




*_____*
grazie Pao C: gli slip di leopardo di Sam sono un particolare non trascurabile xD
 
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{ Rosalie.
CAT_IMG Posted on 1/10/2008, 15:28




Che bella questa FF!
Sto ridendo come un'idiota xD
Proprio carinissima.
Ma Jacob no,ti prego!
Falla stare con Edward <3
E Posta Presto!
 
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MissLeto30
CAT_IMG Posted on 1/10/2008, 15:37




ODDIO ho letto tta questa ff ad un fiato mammamia ke storiaaaa!!!
diko hai letteralmente descritto i miei sogni xversi su edward oddio mio kome hai fatto?? XD
solo le parti con jacob odio...XD ma xkè nn gli hai fatto fare il sukkioto a edward?? XD
kissà se lo sa fare XD
va bè cmq posta subito una parte con edward please XD
 
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Francy the best 4ever
CAT_IMG Posted on 1/10/2008, 16:03




fai levare Bella da sto club e riportala de Eddy!
Edward nn merita una come Bella....

Comunque bellissima sta FF!
 
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skannibal pitti™
CAT_IMG Posted on 1/10/2008, 20:44




Vi amo, siiiii!
Vabbè ma Jacob ogni tanto resuscita per fare il rompibiiiiiip comune xD
 
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95 replies since 29/2/2008, 13:46   4751 views
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