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Bella Swan: The Edge Of Reason, Almeno Bridget Jones non doveva scegliere fra un vampiro e un licantropo!

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MelCullen
CAT_IMG Posted on 1/3/2008, 13:43




A dir la verità quella lì(Bella) a mandato a quel "BEEEEP" a Jessica....
 
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Rawr! at the Disco
CAT_IMG Posted on 1/3/2008, 14:40




Eh si l'ha mandato a Jessica xD
Comunque grazie ancora dei commyyy
 
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egypta
CAT_IMG Posted on 24/6/2008, 10:47




IhIhIh Grande bellissima fanfic!!IhIhIh Vediamo ora che combineranno IhIhIh
 
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Rawr! at the Disco
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 18:09




ritorno alla carica, tattaratattatààààà!


Capitolo 3
No Good Reason


“Seguire il cuore non è cosi facile come si crede.
A volte il cuore ti porta dove non dovresti andare,
in posti che fanno paura pur essendo eccitanti,
pericolosi pur essendo attraenti.
E a volte il cuore ti fa vivere storie che non potranno avere un lieto fine.
La parte più difficile, quando segui il tuo cuore,
è che abbandoni la normalità, entri nell'ignoto.
E da lì non potrai più tornare indietro.
Sto agendo senza logica.”
(Roswell)


Non avevo buone ragioni per sentirmi imbarazzata dai discorsi di una Jessica Stanley qualsiasi. Edward era pur sempre il mio fidanzato, no? Avevo il diritto di immaginarmelo in certe situazioni.
Diodelsesso.
Diodelsesso.
Oh, Dio. Perché quella telefonata continuava a balenarmi in testa come le scene di un film horror?
…là sotto, ha il paradiso terrestre…
E allora perché esitare?
…ti si scopa prima di mettere piede sul vialetto di casa…
B a s t a.
Prima che i miei pensieri cominciassero ad assumere la natura di quelli di un liceale appena uscito dagli spogliatoi delle cheerleaders, chiusi a chiave la porta di casa e mi diressi fuori dal vialetto.
Decisi di andare a fare un giro da sola, così mi avventurai nella foresta. Tutto era immerso nel silenzio, di rado si sentiva lo schioccare di un ramo sotto i miei piedi inesperti, l’odore acre di terra bagnata e muschio mi aiutava a rilassarmi, e pian piano che scivolavo nel verde mi inoltravo nei miei pensieri.
Inciampai goffamente due o tre volte, mentre cercavo di immaginarmi il viso di Edward (Dopo la telefonata di poco prima mi ero auto-imposta di immaginarmi solo ed esclusivamente quello). Era un’assenza troppo lunga e insopportabile per me, ovvio che cercassi la compagnia di qualcuno per sopperire alla mancanza del mio bel vampiro.
Ripensai agli avvenimenti degli ultimi giorni, compresa la sera precedente a La Push.
Jake era uno dei miei amici più affidabili, forse uno dei pochi -o forse l’unico- ed era anche vero che ogni suo dolore -come ogni sua gioia- era la mia. Non potevo permettermi di farlo soffrire, perciò quando mi aveva detto quelle parole, ieri sera, non potevo fare a meno di reagire in quel modo.
Allora perché, nel più profondo della mia anima, riservavo un insopportabile senso di colpa?
Inciampai ancora, e caddi.
Sentivo l’odore pungente e sgradevole del fango misto all’erba nelle narici, e l’avrei considerato di certo un’essenza sublime se avessi saputo che il mio naso, di lì a poco, avrebbe incontrato l’insopportabile puzzo di sale e ruggine. Esatto: sangue.
Alzai gli occhi, e mi ritrovai a pochi centimetri da una spropositata pozza di quel liquido rosso, con accanto i resti dilaniati di…un corpo? L’odore mi diede il capogiro. Sentivo scorrere accanto a me un corso d'acqua –forse- pensai –quello che sentivo scorrere accanto alla casa dei Cullen.
Non mi sentivo più le gambe, tuttavia pensai che se mi fossi avvicinata abbastanza al fiume per sciacquarmi la faccia, la situazione sarebbe migliorata.
Pessima decisione.
Essendo la persona più scoordinata, più imbranata e più goffa dell’intero Universo (ed è grande, eh), appena mi sistemai in posizione eretta, le figure circostanti cominciarono a farsi piano piano più sfocate.
Come potevo insinuare di diventare un vampiro se avevo una totale avversione per il sangue?
All’improvviso crollai in avanti, e l’acqua impetuosa del canale fu l’ultima cosa che vidi prima di perdere i sensi.
Sentivo solo freddo intorno a me. Urtai la testa contro qualcosa di pesante, e da lì non ricordai più nulla.
Qualche minuto dopo sentii un calore avvampare tutto intorno.

***


Mi svegliai di botto, consapevole che il letto in cui stavo dormendo fino a poco prima non era di certo il mio.
Un raggio di sole mi trafiggeva un occhio, rendendomi spiacevolmente orba.
Avevo l’imbarazzante sensazione che neanche i vestiti che avevo addosso fossero i miei. Volsi lo sguardo verso il mio corpo e mi vidi addosso una canotta bianca di qualche misura più grande.
Un’imbarazzo improvviso mi fece avvampare. Jacob Black.
«Bensvegliata, cara la mia Bella Addormentata…» cominciò Jake.
Lo inchiodai con lo sguardo, cercando di assumere una faccia minimamente minacciosa. Naturalmente il mio tentativo fallì, a causa del fastidioso raggio di sole assassino.
Ora sembravo una stupida orba con indosso la canottiera del suo ex migliore amico che ha baciato mentre il suo fidanzato superdotato e supersexy era a fare a pezzi qualche vampiro.
Jacob sembrò cogliere la mia irritazione.
«Ecco Bella, ti ho trovato svenuta nel fiume mentre ero in perlustrazione, probabilmente ti sarai spaventata per l’alce che Jared ha attaccato…Comunque mi sono sentito in dovere di…Salvarti, ecco.»
Lo fissai stizzita «Dimmi, Jake, da quando hai pensato di prendere il posto di Superman?»
Alzò un sopracciglio in segno di sfida «E tu da quando hai deciso di darti al nuoto?»
Non ero in vena di litigare.
«Grazie, comunque», mormorai «Se fossi rimasta un secondo di più in acqua sarei morta»
Accennò alla sua canotta che avevo addosso «Almeno ho trovato qualcosa da metterti al posto dei tuoi vestiti fradici»
Come? Jake mi aveva tolto i…vestiti?
Mi fischiarono le orecchie per l’imbarazzo, mentre arrossivo fino alla punta dei capelli. Avrei voluto sotterrare la testa sotto le coperte!
Jake sorrise beffardo, poi aggiunse «Non preoccuparti, non ho visto nulla…»
Mi tranquillizzai.
«…ho solo dato una sbirciatina!»
«Jake sei un pervertito!», la voce mi tremava per la rabbia mista all’imbarazzo.
Lui mi guardò offeso. Poi si soffermò a guardare sull’incavo del mio collo.
«Che c’è? Ho qualcosa che non va? Un taglio?», davvero non riuscivo a capire.
Fino a quando la sua espressione seria non tramutò il un sorriso malizioso «No, semplicemente ammiravo la mia opera»
Opera? Mi poggiai una mano sul collo. Un residuo di fondotinta mi rimase sui polpastrelli.
Probabilmente, l’acqua del torrente aveva lavato via il travestimento, mettendo in bella mostra la macchiolina rossa che mi aveva fatto Jacob. Se fossimo stati in un cartone animato, la mia testa avrebbe cominciato a fumare.
Mi scagliai contro di lui con tutta l’energia che avevo, sperando solo di non inciampare in qualche pantofola omicida sparsa per caso sul pavimento.
«I miei vestiti…Sono sola…Tu che fai?Te ne approfitti…» strillavo frasi sconnesse mentre prendevo a pugni il petto e la schiena di Jake, che noncurante sedeva sulla sua poltrona. «Un succhiotto?! Non ti sei neanche preso la briga di…Hai idea di cosa ti farà Edward…»
Di tutta risposta lui si limitò a fissare la scollatura della mia –della sua, volevo dire- canottiera.
«Non dovresti mettere in mostra così pericolosamente le tue forme, Bells. Specialmente quando hai vicino un cagnaccio alquanto impulsivo», abbozzò un sorriso beato.
Era più di quanto potessi sopportare.
«Sei un emerito idiota»
«Oh, non c’è di che Bella. I tuoi vestiti sono in garage ad asciugare» rispose tranquillo.
Sapevo che quella tattica non funzionava con lui. Cercai di moderare i toni. Mi allontanai impercettibilmente, fissando il legno del pavimento.
«Jacob…Grazie. Davvero. Quello che sto provando adesso non c’entra con la nostra amicizia…Sono solo un po’ sottosopra, ecco», mi sforzai di sorridere «Ritrovarsi un succhiotto appena sveglia ed essere vista mezza svestita dal peggior nemico del proprio fidanzato, credimi non è il meglio che può desiderare una donna.» conclusi.
Bella figuraccia.
Tuttavia, il mio amico licantropo non sembrava per niente infastidito, o turbato.
«Bells, ti ho vista solo in intimo! E credimi, i tuoi mutandoni sono di quanto meno eccitante si possa immaginare» si finse inorridito.
Al che mi abbandonai ad una risata liberatoria.
«Aspetta Jake hai un capello nell’occhio»
«Dove?»
Mi curvai su di lui per rimuovere il capello d’intralcio.
In quel momento, la porta si spalancò.
«Jacob, che schifo! Abbiate un po’ di pudore di fare le vostre sozzerie dove nessuno vi può vedere…», aveva esclamato Leah, indispettita.
Bella stronza! Come poteva pensare che io e Jake stessimo…!
Prima di concedermi il tempo di risponderle a tono, si chiuse la porta alle spalle con un tonfo.
Lasciala perdere – mi suggerì Jacob con uno sguardo eloquente.
Scossi la testa, poi pregai il mio amico di ridarmi i miei vestiti. Quando fui sicura di essere completamente coperta (avevo fatto voltare Jake per sicurezza), mi affrettai ad andare via.
«Mi manchi già» aveva biascicato, nello sconforto.
Io gli sorrisi e gli toccai la guancia bollente con il dorso della mano, per poi voltarmi senza dire una parola. Era già fin troppo frustrante per aggiungere altro.
Dovetti raggiungere la periferia di Forks a piedi, per fortuna incrociai un autobus sulla mia strada che mi evitò qualche kilometro.
Se non altro, avevo placato i miei bollenti spiriti.
Fino a quando non intravidi una Volvo metallizzata elegantemente parcheggiata sul mio vialetto di casa.
Il mio cuore saltò di parecchi battiti.


vi assicuro, vi prometto e vi giuro che dal prossimo capitolo compare Edward versione supersexy !
Voi commentate, poi le mani faranno il resto :D (non pensate a male!!! Nel senso di scrivere!)
LOL
 
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purediamond991
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 20:41




GRAZIEEEEEEEEEEE! èP BELLISSIMO...MA TII PREGO CONTINUA...ho APPENA FINITO IL TERZO E UN SOLLIEVO LEGGERE DI LORO..IL 1 AGOSTO è SEMPRE TRP LONTANO!!
 
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Rawr! at the Disco
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 20:46




Grazieeeeeeeeeee!!!
Mi raccomando ho pronto il quarto, volete che lo posti? :P
 
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egypta
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 21:03




Postaaaa postaaaa ti prego!!!sembrarà

stupido ma mi stò appassionando alla

tua fanfiction!!quindi....Posta^^
 
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purediamond991
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 21:30




postaaaa
 
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purediamond991
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 21:50




CURIOSAaaa

xò ci prometti scene hot anke cn edward????qlle cn jacob mi stanno facendo un po innervosire ihihihihih ciao ciao e ancora grazie!
 
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» Cullen ;
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 22:00




Ecco, eccomi! Una tua nuova fan *_____*
Amo questa ff. Ho letto ora questi 3 capitoli e ho riso come una demente senza riuscire a fermarmi {tanto che mio padre è corso a cercare sulle pagine gialle il manicomio più vicino} xD
Continua continua che oramai questa storia mi ha preso e non riesco a stare sulle spine *____*
La vincerà la scommessa Jessica?! Spero per Bella di si ù___ù
 
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Rawr! at the Disco
CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 22:08




Ahahahaha ragazze non sapete come mi fate felice con i vostri commenti <3
Domani posto il quarto...!
[» Cullen ; non posso biasimare tuo padre, c'è mia sorella che quando scrivo i capitoli rispondo a mono-nomi: EDWARD xDDDD]
 
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CAT_IMG Posted on 29/6/2008, 22:51
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Weird is beautiful.
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new reader!!xD
dai adoro il modo in cui scrivi e la trama della ff!!
spero di poter legger presto un altro capitolo!
 
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mnemozina21
CAT_IMG Posted on 30/6/2008, 01:33




E' una figata...e poi è davvero molto divertento...almeno io mi sono piegata in due dalle risate in alcuni punti!!!!! vogliamo il quarto capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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Rawr! at the Disco
CAT_IMG Posted on 30/6/2008, 09:50




Ragazze ma è troppo poco dire che vi amo??? LOL.
Un regalino per voi :)


Capitolo 4
A Little Less “Dangerous Vampire”, A Little More “Touch Me!”


“Diciamo che ho afferrato il concetto di Astinenza da Femmine
Soprattutto se la femmina in questione sei tu”
(Edward Cullen)



Oh, merda. Oh, merda, merda. Non poteva essere tornato. Non adesso, almeno. L’immagine di Edward in pose da calendario sexy mi passarono davanti agli occhi: dovetti serrare bene la mascella per evitare di sbavare come un cagnolino davanti ad una bistecca.
Certo, come se adesso uscisse dalla macchina tutto ignudo gridando “Sorpresa!” come fanno gli spogliarellisti gay che escono dalle torte di compleanno giganti.
Mi avvicinai cauta e la portiera si spalancò.
«Bella!»
Quella voce. La sua voce.
Mi corse incontro. Era di un bello mozzafiato. Le mie intenzioni erano di spiaccicargli in faccia un bel sorriso accattivante, ma evidentemente mi uscì un’espressione inebetita, dato che scoppiò nella sua solita e irresistibile risata cristallina.
Mi prese per i fianchi e mi attirò a sé, baciandomi la fronte.
Edward era tornato: un misero e sobrio bacio sulla fronte. Una scena molto distante dalle fantasie degli ultimi giorni.
Senza dubbio la delusione mi si leggeva in faccia, perché Edward si avvicinò pericolosamente, respirando sulle mie labbra. La testa cominciava a girare.
«Mi sei mancata, mia piccola e attraente fidanzata umana», sfoderò uno dei suoi sorrisi sghembi, mentre appoggiava la sua fronte fredda sulla mia.
Il mio cuore batteva all’impazzata.
Alla fine, riuscii a calmarmi e a formulare una semplice domanda senza balbettare «Perché sei tornato così presto?» chiesi con voce flebile, mentre Edward mi metteva a sedere sul cofano della Volvo e cominciava a tracciare il contorno delle mie labbra con la sua lingua gelida. Riformulai la domanda, ansimando debolmente.
Non rispose, troppo occupato a perdersi nel mio profumo, da cui era stato costretto a separarsi per troppo tempo.
Fortunatamente mi ricordai del succhiotto che troneggiava sul mio collo, e scesi dal cofano di botto. Non sapevo come l’avrebbe presa se avesse saputo quello che avevo fatto con Jake a La Push.
«Che hai? Ho fatto qualcosa di male?» mi chiese Edward, prudente.
Io coprii il misfatto con una mano, facendo finta di grattarmi «No, devo solo andare…Al bagno. Aspettami qui!»
Lui alzò un sopracciglio con fare circospetto.
Mentre mi avviavo verso la porta, lo sentii sospirare.
«Ah, le ragazze!»
Sorrisi compiaciuta.
Decisi di riparare il danno con una crema per curare gli ematomi. Sicuramente Edward avrebbe mosso sul “fronte collo”, e non volevo si ritrovasse in bocca due chili di make-up.
Parve funzionare, almeno la macchiolina non era così evidente e si poteva benissimo confondere con un foruncolo.
Avevo ancora i vestiti umidi, quindi passai per l’armadio a mettermi addosso un top bianco e la giacca di pelle.
Edward era tornato.
Quando uscii sul vialetto lo trovai appoggiato alla portiera della Volvo, con i suoi capelli scompigliati e la camicia nera che metteva in risalto i muscoli tesi: era bello come un dio.
«Risolto il piccolo contrattempo?», mi prese in giro.
Lo guardai, insolente «Non mi hai ancora detto perché sei tornato così presto»
«Abbiamo finito prima del previsto. Esme e Carlisle sarebbero felicissimi di poterti avere da noi, questo pomeriggio», mi guardò esitante «…abbiamo ancora parecchi arretrati da recuperare»
Edward che mi propone di infrangere le convenzionali regole fra umani e vampiri? Era sicuramente una presa per i fondelli.
Mi mordicchiai un labbro, insicura.
«O in California ti hanno fatto la lobotomia, o davvero non riesco a capire la natura di questo cambiamento» affermai tranquilla, mentre Edward seguiva con un dito gelido lo scollo della mia canotta.
Rise piano al mio orecchio, facendomi sospirare debolmente.
«Bella, sai che sono assuefatto da te…Stare in astinenza per tutte queste settimane non è stata una grande idea. Mi sono ritrovato più volte a stringere la mano ad Emmett con più enfasi del dovuto: pensava fossi passato all’altra sponda!», esclamò divertito.
Spostai di lato la testa, mostrando il collo pallido, e lo guardai «Quindi tutti quei discorsi sull’autocontrollo…Avresti l’intenzione di ritrattare?»
«Non esattamente…Ho solo esteso un po’ i termini. Andiamo, Bella: la carne è debole…» sussurrò compiaciuto sull’incavo del mio collo.
Una vocina prepotente si faceva largo dentro di me. Non so perché, ma aveva una terribile somiglianza con quella di Jessica Stanley.
Via libera! Via libera! E’ tutto tuo!
Edward cominciò a baciarmi il collo.
Idiota! Non sprecare la situazione!
Risalì piano con le sue labbra gelide fino all’incavo del mento.
Hai intenzione di rimanere lì impalata come una bambola gonfiabile?
L’unica cosa che riuscii a fare fu portare le mani di Edward dietro la mia schiena.
Chiusi gli occhi, mentre le sue labbra marmoree incontravano impetuose le mie, calde e morbide.
Il campanello d’allarme nella mia testa mi avvisò che se non mi appoggiavo a qualcosa sarei ruzzolata per terra come un’idiota. Mi gettai con le spalle contro la portiera della Volvo, mentre le labbra di Edward si socchiusero insaziabili sulle mie.
Ecco, ora mi avrebbe allontanata e tutto sarebbe finito.
Invece continuò, le mani dalla schiena si spostarono più in basso.
Non respiravo più. Da quando era diventato così intraprendente?
Fui io, ansimante, a spostare la testa all’indietro per riprendere fiato.
«Sapevo che non avresti resistito» aveva biascicato.
Feci una smorfia «Questo è davvero tutto quello hai imparato in un secolo di attività, ragazzo?» lo punzecchiai sarcastica.
Scoprì insolente i canini affilati «E’ solo l’inizio…» e mi spinse in auto con un gesto delicato. Mi diede un fugace bacio sulla fronte «Ora andiamo, sono tutti ansiosi di vederti»
Durante tutto il tragitto tenne la sua mano gelida sulla mia gamba.
I ritorni a sorpresa hanno sempre qualcosa di intrigante, mi dissi. Sotto la fasciatura stretta della stoffa del jeans, la mia pelle fremeva a contatto con quella del vampiro.

***


Ci fermammo davanti al garage dei Cullen, e i restanti componenti della famiglia erano tutti in giardino alle prese con piante e fiori.
Tutti quei mesi di inattività delle mani sagge di Esme non avevano di certo fatto bene alle sue aiuole.
«Bella!! Oh, come sono contenta di rivederti…Hai fame? Carlisle ha appena portato una guantiera di dolci che gli ha regalato un suo paziente e non sa più come smaltirla» esclamò Esme, che cercava sempre di rimpinzarmi come se fossi un grasso e lentigginoso bambino nelle mani della sua vecchia prozia.
Declinai l’offerta, e dopo aver salutato ogni membro dei Cullen, Alice mi trascinò verso il giardino sul retro con l’intenzione di “farmi ammirare le bellezze del paesaggio circostante”. Ovviamente, era per parlare di suo fratello.
«Allora?» mi scrutò, avida di sapere.
Io, di tutta risposta, le lanciai uno sguardo interrogativo. «Allora cosa?»
Si avvicinò ad un tavolo prendendo un pesante vaso di ortensie.
«Allora, hai intenzione di rimanere a cena per stasera o preferisci che organizzi una cenetta romantica solo per voi due, per favorire un po’ il corso degli eventi?»
Corso di cosa? Alice aveva avuto qualche visione intima mia e di Edward?
Come attirato dai pensieri della sorella, il bel vampiro fece capolino nel giardino per vedere cosa stavamo tramando. Contemporaneamente Alice mi ficcò tra le braccia il vaso di ortensie.
«Tieni, Bells, mettilo su quella mensola…!»
Colta alla sprovvista dal peso del vaso, persi l’equilibrio e lo feci ruzzolare sotto il tavolo, dove si spaccò.
Mortificata, mi lanciai a raccogliere i cocci.
«Dio, Alice, scusami! E’ tutta colpa mia, ora pulisco subito…» dissi scivolando sotto la superficie di marmo.
Edward, che in tutto questo era rimasto con uno sguardo interrogativo disegnato sul volto angelico, guardava la sorella come se le potessero spuntare da un momento all’altro due grandi e pelose orecchie gialle.
Lei troncò qualunque domanda con un risolino «Ehm, ci stavamo dando un po’ al giardinaggio, vero Bella?»
Raccogliendo i cocci, risposi da sotto il tavolo «Oh, si certo…Anche se non si è rivelata una grande idea!»
La pianta, intatta, era scivolata qualche centimetro più in là. Mi sporsi per raccoglierla, e solo dopo pochi attimi mi accorsi di aver fatto la più grande figuraccia di tutta la mia vita.
Il mio jeans, già abbastanza stretto di suo, si era abbassato per il movimento, e ora scopriva un triangolino di pizzo fucsia. Diciamo che non era stata l’idea più brillante del secolo indossare un regalo stravagante di Renée proprio il giorno in cui Edward aveva deciso di comportarsi da playboy navigato.
«Eh, hai capito Bella che sfoggia il suo ultimo pezzo di intimo supersexy…» esclamò divertito Emmett passandomi accanto, guadagnandosi così un pugno da parte di Edward, che non riusciva a staccare gli occhi dal mio, oh, Dio!, beh, insomma, dal mio fondoschiena, ecco.
Dopo aver recuperato tutti i pezzi del vaso di ortensie, riemersi da sotto al tavolo, paonazza.
Mi trovai di fronte la faccia divertita di Alice, e dietro di lei, Edward, che aveva sfoderato un sorrisetto malizioso che lasciava ad intendere parecchie cose.
Di tutta risposta, mi finsi molto interessata alle macchie di terra sulle mie scarpe, e abbassai lo sguardo imbarazzata. Oh, ora si che ero davvero molto sexy.
«Penso che per oggi ne abbiamo avuto abbastanza, di giardinaggio» disse Alice, che tratteneva a stento le risate.


Allora?? Che ve ne pare???
 
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mnemozina21
CAT_IMG Posted on 30/6/2008, 11:55




mi piace molto...è carinissima!!!!! lettrice ufficiale dalle tua ff!!!
 
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95 replies since 29/2/2008, 13:46   4751 views
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